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Attualità
La consigliera Mariangela Galliani: «Ecco perché sono contraria alle vaccinazioni»
«La multa di 500 euro pregiudica il diritto all'istruzione»
Terlizzi - martedì 19 settembre 2017
23.58
Con l'inizio dell'anno scolastico, l'argomento vaccini si è fatto sempre più scottante a causa della loro somministrazione obbligatoria imposta per legge ai bambini che frequentano la scuola dell'obbligo. Anche a Terlizzi il nuovo regime sta disorientando molti genitori che fanno fatica a comprendere le procedure necessarie per iniziare l'anno scolastico senza problemi. Ma c'è anche il fronte dei genitori che dicono "no" ai vacccini in quanto convinti che la vaccinazione sia una pratica priva di un profilo di efficacia dimostrata con assoluta certezza.
A farsi portavoce di questa posizione è Mariangela Galliani, consigliera comunale eletta nelle fila di Fratelli d'Italia, la quale però tiene a precisare di non riconoscersi nel movimento No Vax. Anzi, sarebbe assolutamente a favore dei vaccini se nella sua esperienza di genitore avesse incontrato un solo medico «disposto a garantire la innocuità dei vaccini non soltanto a parole, ma attraverso una propria dichiarazione scritta».
È vero, i vaccini potrebbero nascondere delle insidie, come del resto qualsiasi farmaco prescritto. Eppure, Mariangela non ci sta, facendo trapelare dalle sue dichiarazioni il dolore di mamma per gli effetti indesiderati patiti dal suo figlioletto. «I vaccini non sono innocui: basta leggere un qualsiasi bugiardino per rendersene conto e da genitore ho avuto occasione di sperimentarlo sulla pelle del mio bambino». Una brutta esperienza che ha segnato per sempre il suo modo di vedere, rendendola critica nei confronti del vaccino quale tecnica per sconfiggere o arginare le malattie infettive.
La consigliera rivendica «il diritto di compiere una scelta non obbligata ma consapevole e ponderata sulla base non di statistiche ma di dati certi, verificati per ciascun bambino». Ben poco vale, quindi, l'analisi dei rapporti di costi-benefici sull'intera comunità, se si corre il «rischio che quell'1 su 1.000 citato in fondo ai bugiardini, in carattere minuscolo, sia proprio tuo figlio».
Vaccinare significherebbe assumere «un trattamento sanitario atto a proteggere il bambino, presumibilmente per sempre, da un pericolo che forse non incontrerà mai».
«Vaccinerei i miei figli - aggiunge Mariangela Galliani - anche contro il mal di pancia se fosse possibile e se fosse certamente sicuro. Conta la forza della convinzione che il vaccino, che non è cura, ma prevenzione, sia innocuo. Del tutto innocuo».
E sulla sanzione di 500 euro per i genitori che non vaccinano i propri figli, Mariangela non ha remore, trattandosi di «uno strumento violento e vergognoso che nega l'accesso alla scelta consapevole e non obbligata a tutti quei genitori che oggi cinquecento euro non li hanno neanche per sfamarli i figli».
La multa diventa sinonimo di pregiudizio sui diritti dei bambini, primo tra tutti quello all'istruzione, oltre ad avere come scopo quello di «far cassa». Padri e madri con maggiori possibilità economiche ricorrono, così, a nuove forme di scuola «alternative e libere». «Anche in questo caso è solo una questione di denaro».

È vero, i vaccini potrebbero nascondere delle insidie, come del resto qualsiasi farmaco prescritto. Eppure, Mariangela non ci sta, facendo trapelare dalle sue dichiarazioni il dolore di mamma per gli effetti indesiderati patiti dal suo figlioletto. «I vaccini non sono innocui: basta leggere un qualsiasi bugiardino per rendersene conto e da genitore ho avuto occasione di sperimentarlo sulla pelle del mio bambino». Una brutta esperienza che ha segnato per sempre il suo modo di vedere, rendendola critica nei confronti del vaccino quale tecnica per sconfiggere o arginare le malattie infettive.
La consigliera rivendica «il diritto di compiere una scelta non obbligata ma consapevole e ponderata sulla base non di statistiche ma di dati certi, verificati per ciascun bambino». Ben poco vale, quindi, l'analisi dei rapporti di costi-benefici sull'intera comunità, se si corre il «rischio che quell'1 su 1.000 citato in fondo ai bugiardini, in carattere minuscolo, sia proprio tuo figlio».
Vaccinare significherebbe assumere «un trattamento sanitario atto a proteggere il bambino, presumibilmente per sempre, da un pericolo che forse non incontrerà mai».
«Vaccinerei i miei figli - aggiunge Mariangela Galliani - anche contro il mal di pancia se fosse possibile e se fosse certamente sicuro. Conta la forza della convinzione che il vaccino, che non è cura, ma prevenzione, sia innocuo. Del tutto innocuo».
E sulla sanzione di 500 euro per i genitori che non vaccinano i propri figli, Mariangela non ha remore, trattandosi di «uno strumento violento e vergognoso che nega l'accesso alla scelta consapevole e non obbligata a tutti quei genitori che oggi cinquecento euro non li hanno neanche per sfamarli i figli».
La multa diventa sinonimo di pregiudizio sui diritti dei bambini, primo tra tutti quello all'istruzione, oltre ad avere come scopo quello di «far cassa». Padri e madri con maggiori possibilità economiche ricorrono, così, a nuove forme di scuola «alternative e libere». «Anche in questo caso è solo una questione di denaro».