Associazioni
Matacchione ed il suo staff già al lavoro per la Festa Maggiore di Terlizzi
Le dichiarazioni del presidente del Comitato confermato per il secondo anno
Terlizzi - venerdì 16 febbraio 2024
Comunicato Stampa
Diverse settimane fa l'ufficialità della sua nomina a Presidente del Comitato Feste Patronali per il secondo anno consecutivo, affiancato da Valentina Gesmundo, Vicepresidente e Damiano Ventola, economo.
Oggi, Michelangelo Matacchione rilascia le sue prime dichiarazioni, rivolgendo un messaggio a tutta la cittadinanza, esprimendo soddisfazione, grande senso di responsabilità e visibile commozione.
Qui di seguito le sue parole:
«L'esperienza dello scorso anno ha davvero significato molto per il mio percorso di vita e per la mia squadra. Accolgo questo onore, per la seconda volta, ringraziando S. E. Mons. Domenico Cornacchia e don Roberto De Bartolo, parroco della Concattedrale di Terlizzi, con grande rispetto e senso di gratitudine. L'amore e la fede che ci lega a Maria SS. di Sovereto costituiscono per noi una guida imprescindibile. Siamo già al lavoro per regalare a tutta la comunità una festa che possa essere ricordata per la sua unicità, fatta di cose semplici che possano parlare molto delle nostre radici, del nostro territorio, senza mai perdere di vista la fervida devozione che rappresenta il motore delle nostre scelte. A breve comunicheremo anche la data di inaugurazione del Comitato Feste Patronali 2024: sarà un modo per rinnovare il nostro impegno e affrontare, passo dopo passo, questo meraviglioso viaggio che ci ha trasmesso tante belle emozioni. Una straordinaria novità è già nell'aria e ha a che fare con quello spirito di cooperazione e di coesione che legherà la nostra comunità e le nostre tradizioni a quelle degli altri comuni della nostra diocesi. La mia idea ha proprio l'obiettivo di creare un'unione chiara e ben definita tra i quattro comitati, così da garantire quel confronto mai raggiunto fino ad ora. Ho trovato piena disponibilità e grande entusiasmo da parte dei Presidenti delle diverse feste patronali dei comuni a noi limitrofi. Questo è davvero un passo importante che spero possa coinvolgere tutti al più presto e che sta acquistando sempre più concretezza. Un percorso sinodale, se condiviso, genera ancora più bellezza».
Oggi, Michelangelo Matacchione rilascia le sue prime dichiarazioni, rivolgendo un messaggio a tutta la cittadinanza, esprimendo soddisfazione, grande senso di responsabilità e visibile commozione.
Qui di seguito le sue parole:
«L'esperienza dello scorso anno ha davvero significato molto per il mio percorso di vita e per la mia squadra. Accolgo questo onore, per la seconda volta, ringraziando S. E. Mons. Domenico Cornacchia e don Roberto De Bartolo, parroco della Concattedrale di Terlizzi, con grande rispetto e senso di gratitudine. L'amore e la fede che ci lega a Maria SS. di Sovereto costituiscono per noi una guida imprescindibile. Siamo già al lavoro per regalare a tutta la comunità una festa che possa essere ricordata per la sua unicità, fatta di cose semplici che possano parlare molto delle nostre radici, del nostro territorio, senza mai perdere di vista la fervida devozione che rappresenta il motore delle nostre scelte. A breve comunicheremo anche la data di inaugurazione del Comitato Feste Patronali 2024: sarà un modo per rinnovare il nostro impegno e affrontare, passo dopo passo, questo meraviglioso viaggio che ci ha trasmesso tante belle emozioni. Una straordinaria novità è già nell'aria e ha a che fare con quello spirito di cooperazione e di coesione che legherà la nostra comunità e le nostre tradizioni a quelle degli altri comuni della nostra diocesi. La mia idea ha proprio l'obiettivo di creare un'unione chiara e ben definita tra i quattro comitati, così da garantire quel confronto mai raggiunto fino ad ora. Ho trovato piena disponibilità e grande entusiasmo da parte dei Presidenti delle diverse feste patronali dei comuni a noi limitrofi. Questo è davvero un passo importante che spero possa coinvolgere tutti al più presto e che sta acquistando sempre più concretezza. Un percorso sinodale, se condiviso, genera ancora più bellezza».