Religioni
"Mater Lucis", il carro floreale di Floriana Urbano
Sfilerà domani sera per il paese
Terlizzi - domenica 7 ottobre 2018
7.17
Per la terza volta, come già avvenuto nel 2015 e nel 2016, l'architetto progettista Floriana Urbano coordina i lavori dell'affiatata squadra de "Gli amici di Terlizzi" nella realizzazione del carro floreale della Madonna del Rosario che sfilerà domani sera per le vie del paese. «È importante che a un buon progetto corrispondano buone mani», commenta Floriana, visibilmente emozionata per il ruolo che ricopre.
Se negli anni passati a fare da leitmotiv sono stati l'acqua e il suono, quest'anno il filo conduttore è dato dalla corona del rosario in un gioco di luci strabiliante. "Mater Lucis" ("Madre di Luce") è, appunto, il nome scelto per rappresentare al meglio l'accezione attribuita alla macchina da festa. «Maria è la madre di tutte le madri. La madre è colei che soffia sulle palpebre dei figli e fa volare via il buio, illuminando tutti i fedeli», spiega l'architetto che ha confidato di aver dedicato il carro alla sua mamma Francesca, una piccola donna esile e delicata ma con una grande forza.
Il rosario è una ghirlanda di rose che simboleggiano la preghiera devozionale alla Madonna. La rosa, infatti, è il fiore mariano di luce per eccellenza; nelle iconografie antiche Maria è sovente ritratta con una rosa canina, emblema del Paradiso.
ECCO IL PROGETTO DEL CARRO FLOREALE CHE ACCOMPAGNERÀ LA MADONNA
Sin da fine agosto si sta lavorando alla costruzione del carro per via della sua complessità: alto cinque metri, largo più di tre metri e dal peso di circa due quintali, sono state impiegate oltre mille rose di tre varietà, le bianche Mondial e rosellina Spray, nonché la lilla Ocean Song. Una nuvola di cinquanta sfere di rose e luci rappresenta il creato, al quale si accompagnano altrettanti ornamenti circolari. È ricorrente la forma del cerchio che si avvicina a quella della rosa, al fine di richiamare la perfezione e l'armonia eterna, senza alcun inizio o fine. Lateralmente è predisposta una struttura metallica dorata che, impreziosita di phalaenopsis e gypsophila, simula un abbraccio alato che avvolge il simulacro di Maria posto al centro del carro tra la nuvola floreale. Il volto di Maria è esaltato da un'aureola maestosa, dal diametro di quasi due metri, composta da venti gemme di rose bianche e dorate che rispecchiano i venti misteri della corona del rosario, ossia eventi rilevanti della vita di Gesù e Nostra Signora. Nella parte sottostante del carro, invece, sono predisposte delle luci blu in modo da illuminare il manto stradale al suo passaggio: l'effetto desiderato è quello di una nuvola bianca che cammina su di un cielo blu.
Un tripudio di luce, quindi, tra il bianco, il dorato e il lilla che vuole lodare la preghiera quale momento di pace e solidarietà. «Trasmettere un messaggio richiede tante energie allo studio del progetto» illustra Floriana, «Ogni linea, ogni figura geometrica e solida ha un significato legato alla forma della rosa per celebrare la profondità del mistero della vita». Ancora un ringraziamento da parte di Floriana alle braccia instancabili di "Mater Lucis": Francesco De Chirico, Vincenzo De Sario, Raffaele Dell'Aquila, Francesco Mariani, Michele Tutolo e Sabino Ceci.
Se negli anni passati a fare da leitmotiv sono stati l'acqua e il suono, quest'anno il filo conduttore è dato dalla corona del rosario in un gioco di luci strabiliante. "Mater Lucis" ("Madre di Luce") è, appunto, il nome scelto per rappresentare al meglio l'accezione attribuita alla macchina da festa. «Maria è la madre di tutte le madri. La madre è colei che soffia sulle palpebre dei figli e fa volare via il buio, illuminando tutti i fedeli», spiega l'architetto che ha confidato di aver dedicato il carro alla sua mamma Francesca, una piccola donna esile e delicata ma con una grande forza.
Il rosario è una ghirlanda di rose che simboleggiano la preghiera devozionale alla Madonna. La rosa, infatti, è il fiore mariano di luce per eccellenza; nelle iconografie antiche Maria è sovente ritratta con una rosa canina, emblema del Paradiso.
ECCO IL PROGETTO DEL CARRO FLOREALE CHE ACCOMPAGNERÀ LA MADONNA
Sin da fine agosto si sta lavorando alla costruzione del carro per via della sua complessità: alto cinque metri, largo più di tre metri e dal peso di circa due quintali, sono state impiegate oltre mille rose di tre varietà, le bianche Mondial e rosellina Spray, nonché la lilla Ocean Song. Una nuvola di cinquanta sfere di rose e luci rappresenta il creato, al quale si accompagnano altrettanti ornamenti circolari. È ricorrente la forma del cerchio che si avvicina a quella della rosa, al fine di richiamare la perfezione e l'armonia eterna, senza alcun inizio o fine. Lateralmente è predisposta una struttura metallica dorata che, impreziosita di phalaenopsis e gypsophila, simula un abbraccio alato che avvolge il simulacro di Maria posto al centro del carro tra la nuvola floreale. Il volto di Maria è esaltato da un'aureola maestosa, dal diametro di quasi due metri, composta da venti gemme di rose bianche e dorate che rispecchiano i venti misteri della corona del rosario, ossia eventi rilevanti della vita di Gesù e Nostra Signora. Nella parte sottostante del carro, invece, sono predisposte delle luci blu in modo da illuminare il manto stradale al suo passaggio: l'effetto desiderato è quello di una nuvola bianca che cammina su di un cielo blu.
Un tripudio di luce, quindi, tra il bianco, il dorato e il lilla che vuole lodare la preghiera quale momento di pace e solidarietà. «Trasmettere un messaggio richiede tante energie allo studio del progetto» illustra Floriana, «Ogni linea, ogni figura geometrica e solida ha un significato legato alla forma della rosa per celebrare la profondità del mistero della vita». Ancora un ringraziamento da parte di Floriana alle braccia instancabili di "Mater Lucis": Francesco De Chirico, Vincenzo De Sario, Raffaele Dell'Aquila, Francesco Mariani, Michele Tutolo e Sabino Ceci.