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Attualità
Matrimoni anche fuori dagli uffici comunali, c'è il sì del consiglio comunale
Approvato il regolamento per i matrimoni civili fuori dal Comune
Terlizzi - martedì 8 marzo 2016
7.02
Chi l'ha detto che i matrimoni devono essere necessariamente celebrati negli uffici del Comune, in biblioteca o in pinacote? La scelta di una location meno formale e allo stesso tempo più suggestiva per il rito civile sta diventando un vero tormentone: già oggi sono tanti i futuri sposi che chiedono una scenografia architettonica diversa dai soliti uffici di palazzo di città. Fino ad oggi però il regolamento comunale non permetteva l'uso di strutture diverse da quelle pubbliche. Il Consiglio comunale di ieri ha mosso un altro passo verso la celebrazione dei matrimoni civili nelle sedi diverse da quelle istituzionali riconosciute dal regolamento.
Se finora erano solo quelle di Palazzo di Città, biblioteca e pinacoteca le sedi deputate al 'sì', presto i matrimoni presso altre sedi, quelle di particolare pregio storico, architettonico ed artistico, saranno realtà. Ora, sulla scorta di idoneo avviso pubblico, verranno individuate le strutture a ciò finalizzate.
Nell'attesa, c'è da una parte chi si prepara a un nuovo business, dall'altra chi sogna di celebrare il giorno più bello sulla terrazza panoramica della Torre dell'Orologio; nell'imponente e storico Palazzo Guastamacchia; nell'appartamento privato Cipriani, proprio sulla chiesa di San Gioacchino con affaccio sulla centralissima piazza Cavour; nell'androne di Palazzo De Gemmis; immersi in uno scorcio del centro storico come l'Arco di via Toselli oppure in un angolo medievale di Sovereto.
Per non dire di quegli altri spazi che quasi nessuno conosce, sotterranei alla Cattedrale o alla chiesa di Santa Maria La Nova, la cui ristrutturazione potrebbe far affiorare altre bellezze storiche inedite
"Abbiamo palazzi storici e ville meravigliose in Città- il commento di sindaco Ninni Gemmato- Terlizzi ha una storia millenaria che racconta anche tramite edifici di indiscutibile valore artistico e simbolico. La decisione di farli divenire sedi di celebrazione dei matrimoni, in realtà, è frutto proprio di una serie di richieste in tal senso da parte di nubendi. D'altro canto, abbiamo anche raccolto alcune disponibilità di proprietari di dimore storiche che hanno manifestato la volontà di candidare, non appena sarà redatto l'avviso, una o più strutture.
Il duplice scopo del provvedimento, pertanto, è proprio quello di rispondere alle esigenze dei cittadini ma anche, e non da meno, di valorizzare alcuni aspetti paesaggistici e storico-architettonici di Terlizzi. Naturalmente, rimarranno validamente fruibili le sedi comunali già previste dal nostro regolamento cittadino". "Nell'arco di poche settimane, questo è il secondo importante regolamento che si adotta in città, capace di cambiare in meglio la gamma di servizi resi- ha detto ancora il primo cittadino riferendosi al il regolamento per le sale giochi, approvato solo la scorsa seduta di Consiglio- E' il segno che Terlizzi sta cambiando, sotto i più diversificati aspetti socio-culturali".
Se finora erano solo quelle di Palazzo di Città, biblioteca e pinacoteca le sedi deputate al 'sì', presto i matrimoni presso altre sedi, quelle di particolare pregio storico, architettonico ed artistico, saranno realtà. Ora, sulla scorta di idoneo avviso pubblico, verranno individuate le strutture a ciò finalizzate.
Nell'attesa, c'è da una parte chi si prepara a un nuovo business, dall'altra chi sogna di celebrare il giorno più bello sulla terrazza panoramica della Torre dell'Orologio; nell'imponente e storico Palazzo Guastamacchia; nell'appartamento privato Cipriani, proprio sulla chiesa di San Gioacchino con affaccio sulla centralissima piazza Cavour; nell'androne di Palazzo De Gemmis; immersi in uno scorcio del centro storico come l'Arco di via Toselli oppure in un angolo medievale di Sovereto.
Per non dire di quegli altri spazi che quasi nessuno conosce, sotterranei alla Cattedrale o alla chiesa di Santa Maria La Nova, la cui ristrutturazione potrebbe far affiorare altre bellezze storiche inedite
"Abbiamo palazzi storici e ville meravigliose in Città- il commento di sindaco Ninni Gemmato- Terlizzi ha una storia millenaria che racconta anche tramite edifici di indiscutibile valore artistico e simbolico. La decisione di farli divenire sedi di celebrazione dei matrimoni, in realtà, è frutto proprio di una serie di richieste in tal senso da parte di nubendi. D'altro canto, abbiamo anche raccolto alcune disponibilità di proprietari di dimore storiche che hanno manifestato la volontà di candidare, non appena sarà redatto l'avviso, una o più strutture.
Il duplice scopo del provvedimento, pertanto, è proprio quello di rispondere alle esigenze dei cittadini ma anche, e non da meno, di valorizzare alcuni aspetti paesaggistici e storico-architettonici di Terlizzi. Naturalmente, rimarranno validamente fruibili le sedi comunali già previste dal nostro regolamento cittadino". "Nell'arco di poche settimane, questo è il secondo importante regolamento che si adotta in città, capace di cambiare in meglio la gamma di servizi resi- ha detto ancora il primo cittadino riferendosi al il regolamento per le sale giochi, approvato solo la scorsa seduta di Consiglio- E' il segno che Terlizzi sta cambiando, sotto i più diversificati aspetti socio-culturali".