Fuoricittà
Memoria viva
Istituzioni cittadine e scolaresche terlizzesi a Roma per ricordare don Pietro Pappagallo e Gioacchino Gesmundo
Terlizzi - martedì 30 gennaio 2024
Erano in tanti su quei pullman. Il sindaco Michelangelo De Chirico, il consigliere Giuseppe Volpe, i membri della sezione ANPI di Terlizzi e le scolaresche. Generazioni di mezzo e nuove, tutti uniti da una meta: Roma. Tutti uniti da un obiettivo: onorare la memoria di don Pietro Pappagallo e del professor Gioacchino Gesmundo, nell'80° anniversario del loro arresto, prima della loro atroce morte alle Fosse Ardeatine.
La delegazione terlizzese ha raggiunto la capitale ieri, 29 gennaio, diretta al Liceo Scientifico "Cavour", dove ai saluti istituzionali ha fatto seguito l'intervento del prof. Davide Conti, storico, saggista e consulente dell'Archivio storico del Senato, che si è occupato di "Occupazione nazifascista e Resistenza nella Roma del 1943-44". Lì è stata apposta una corona, così come in via Licia, nell'abitazione che fu del prof. Gesmundo.
Nel pomeriggio, in via Tasso, un'altra apposizione di una corona al Museo storico della Liberazione. Poi, in piazza dell'Esquilino, l'omaggio della banda della Polizia Locale di Roma. A conclusione di una giornata intensa, dai grandi risvolti formativi per i ragazzi e le ragazze presenti, l'apposizione dell'ultima corona davanti alla casa di don Pietro Pappagallo, in via Urbania.
La memoria dei massacri nazifascisti è viva a Terlizzi. La comunità cittadina non ha dimenticato quanto accadde durante la seconda guerra mondiale e nel ventennio fascista. Una memoria viva che l'amministrazione comunale sta cercando di veicolare alle nuove generazioni portandole sui luoghi della storia, perché forse solo così ci sarà consapevolezza e conoscenza piena di quei tragici fatti.
Ed il sacrificio di don Pietro e del professor Gesmundo e di tutti i martiri delle Fosse Ardeatine non sarà stato vano.
Il nostro fotoracconto sotto l'articolo grazie al consigliere Giuseppe Volpe.
La delegazione terlizzese ha raggiunto la capitale ieri, 29 gennaio, diretta al Liceo Scientifico "Cavour", dove ai saluti istituzionali ha fatto seguito l'intervento del prof. Davide Conti, storico, saggista e consulente dell'Archivio storico del Senato, che si è occupato di "Occupazione nazifascista e Resistenza nella Roma del 1943-44". Lì è stata apposta una corona, così come in via Licia, nell'abitazione che fu del prof. Gesmundo.
Nel pomeriggio, in via Tasso, un'altra apposizione di una corona al Museo storico della Liberazione. Poi, in piazza dell'Esquilino, l'omaggio della banda della Polizia Locale di Roma. A conclusione di una giornata intensa, dai grandi risvolti formativi per i ragazzi e le ragazze presenti, l'apposizione dell'ultima corona davanti alla casa di don Pietro Pappagallo, in via Urbania.
La memoria dei massacri nazifascisti è viva a Terlizzi. La comunità cittadina non ha dimenticato quanto accadde durante la seconda guerra mondiale e nel ventennio fascista. Una memoria viva che l'amministrazione comunale sta cercando di veicolare alle nuove generazioni portandole sui luoghi della storia, perché forse solo così ci sarà consapevolezza e conoscenza piena di quei tragici fatti.
Ed il sacrificio di don Pietro e del professor Gesmundo e di tutti i martiri delle Fosse Ardeatine non sarà stato vano.
Il nostro fotoracconto sotto l'articolo grazie al consigliere Giuseppe Volpe.