Cronaca
Mercatone Uno, ipotesi bancarotta fraudolenta: indagati in cinque
Chiusa l'inchiesta sul crac della Shernon Holding srl
Terlizzi - giovedì 10 settembre 2020
10.52
È terminata la fase d'inchiesta sul crac della Mercatone Uno, che a Terlizzi ha lasciato a casa da maggio 2019 ed in gravi difficoltà economiche ben 51 famiglie (1.800 in tutta Italia).
La Procura della Repubblica di Milano ha infatti ipotizzato il reato di bancarotta fraudolenta per il fallimento della Shernon Holding srl, la società che controllava 55 punti vendita in tutta la penisola, rilevati nell'agosto del 2018.
L'articolata inchiesta, condotta dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza del capoluogo lombardo, è stata coordinata dal pubblico ministero Roberto Fontana.
Tra le persone a cui è stato notificato l'avviso di conclusione indagini ci sono Valdero Rigoni, amministratore della Shernon dal 2017, sua figlia Valentina Rigoni e ad altri tre amministratori della società.
A loro vengono contestati, tra gli altri, i reati di bancarotta con distrazione di circa 2,5 milioni di euro, in alcuni casi a favore di altre società gestite dal Rigoni.
A febbraio scorso, davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bologna, i sei imputati per il crac della Mercatone Uno, che aveva sede ad Imola, sono stati tutti assolti.
La Procura della Repubblica di Milano ha infatti ipotizzato il reato di bancarotta fraudolenta per il fallimento della Shernon Holding srl, la società che controllava 55 punti vendita in tutta la penisola, rilevati nell'agosto del 2018.
L'articolata inchiesta, condotta dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza del capoluogo lombardo, è stata coordinata dal pubblico ministero Roberto Fontana.
Tra le persone a cui è stato notificato l'avviso di conclusione indagini ci sono Valdero Rigoni, amministratore della Shernon dal 2017, sua figlia Valentina Rigoni e ad altri tre amministratori della società.
A loro vengono contestati, tra gli altri, i reati di bancarotta con distrazione di circa 2,5 milioni di euro, in alcuni casi a favore di altre società gestite dal Rigoni.
A febbraio scorso, davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bologna, i sei imputati per il crac della Mercatone Uno, che aveva sede ad Imola, sono stati tutti assolti.