Politica
Mercatone Uno, Laricchia e Galizia: «Anticipato a lunedì il tavolo convocato al Mise»
Per la deputata e la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle «la priorità sono i lavoratori»
Terlizzi - domenica 26 maggio 2019
1.57
«La chiusura dei punti vendita di Mercatone Uno è gravissima. Dopo pochi mesi, l'investitore a cui era stata venduta l'azienda, sotto gli occhi dell'ex ministro Calenda e nei giorni in cui stava lasciando il Ministero, è fallito».
«Ora la priorità sono i lavoratori, per questo siamo orgogliosi che il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio abbia anticipato a lunedì 27 maggio il tavolo al Mise, la cui convocazione era già prevista per il 30 maggio. Ancora una volta tocca a questo governo rimediare agli errori commessi dai precedenti».
Lo dichiarano la deputata del M5S Francesca Galizia e la consigliera del M5S Antonella Laricchia, che ieri mattina ha incontrato i dipendenti della sede di Bari, riuniti all'esterno del punto vendita, dopo aver saputo attraverso il passaparola quello che stava succedendo.
«Faremo il massimo a tutti i livelli - prosegue - per tutelare i 256 lavoratori dei sei punti vendita pugliesi, che in questi mesi hanno fatto sacrifici enormi per non perdere il lavoro».
«A tutti i dipendenti con cui ho parlato oggi (ieri, nda) - conclude - ho voluto esprimere la mia massima solidarietà e rassicurare che nello Stato oggi ci sono oggi altre persone. Non permetteremo ai fantasmi del passato di tornare. Quanto successo non dovrà più ripetersi».
«Ora la priorità sono i lavoratori, per questo siamo orgogliosi che il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio abbia anticipato a lunedì 27 maggio il tavolo al Mise, la cui convocazione era già prevista per il 30 maggio. Ancora una volta tocca a questo governo rimediare agli errori commessi dai precedenti».
Lo dichiarano la deputata del M5S Francesca Galizia e la consigliera del M5S Antonella Laricchia, che ieri mattina ha incontrato i dipendenti della sede di Bari, riuniti all'esterno del punto vendita, dopo aver saputo attraverso il passaparola quello che stava succedendo.
«Faremo il massimo a tutti i livelli - prosegue - per tutelare i 256 lavoratori dei sei punti vendita pugliesi, che in questi mesi hanno fatto sacrifici enormi per non perdere il lavoro».
«A tutti i dipendenti con cui ho parlato oggi (ieri, nda) - conclude - ho voluto esprimere la mia massima solidarietà e rassicurare che nello Stato oggi ci sono oggi altre persone. Non permetteremo ai fantasmi del passato di tornare. Quanto successo non dovrà più ripetersi».