
Attualità
Mercatone Uno, Mons. Cornacchia ai lavoratori: «Non sentitevi soli»
Messaggio del prelato ai dipendenti che stanno vivendo un inizio estate da incubo
Terlizzi - sabato 15 giugno 2019
16.39
Monsignor Domenico Cornacchia, Vescovo della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, ha rivolto un messaggio ai lavoratori della Mercatone Uno di Terlizzi, in presidio permanente, rimasti invischiati loro malgrado nella dolorosa vicenda del fallimento della Shernon Holding e della chiusura dei punti vendita in tutta Italia, con la conseguente perdita dei posti di lavoro.
Secondo quanto riportato da Agensir, Cornacchia, in queste ore impegnato a Terlizzi per la Visita Pastorale proprio al mondo delle imprese, ha detto: «Noi ci auguriamo che coloro da cui dipende la sorte di questo grande anello di una lunga catena, possano intervenire a favore dei lavoratori della Mercatone Uno.
Chi subisce questa situazione sono solo semplici persone che chiedono di avere una giusta paga per l'economia delle loro famiglie».
Monsignor Cornacchia ha ricordato anche come i pugliesi siano capaci di fare cose grandi con poche risorse e che questa situazione ricade sulle famiglie di una terra laboriosa: «Non è giusto - ha rimarcato il prelato - che veniamo dissanguati e che le giuste ambizioni di tante famiglie vengano annientate».
La chiosa, davanti ai cancelli di una sede mestamente chiusa, è stata toccante: «Voglio che non vi sentiate soli - ha ripetuto Cornacchia -, sappiate che della vostra situazione ne parliamo e ne discutiamo e ciò che è nelle nostre possibilità sarà fatto, con tutto il cuore, dando voce a chi non ha voce».
Secondo quanto riportato da Agensir, Cornacchia, in queste ore impegnato a Terlizzi per la Visita Pastorale proprio al mondo delle imprese, ha detto: «Noi ci auguriamo che coloro da cui dipende la sorte di questo grande anello di una lunga catena, possano intervenire a favore dei lavoratori della Mercatone Uno.
Chi subisce questa situazione sono solo semplici persone che chiedono di avere una giusta paga per l'economia delle loro famiglie».
Monsignor Cornacchia ha ricordato anche come i pugliesi siano capaci di fare cose grandi con poche risorse e che questa situazione ricade sulle famiglie di una terra laboriosa: «Non è giusto - ha rimarcato il prelato - che veniamo dissanguati e che le giuste ambizioni di tante famiglie vengano annientate».
La chiosa, davanti ai cancelli di una sede mestamente chiusa, è stata toccante: «Voglio che non vi sentiate soli - ha ripetuto Cornacchia -, sappiate che della vostra situazione ne parliamo e ne discutiamo e ciò che è nelle nostre possibilità sarà fatto, con tutto il cuore, dando voce a chi non ha voce».