Attualità
Piscina, via libera da maggioranza e opposizione
Ok all'esonero dei contributi per il diritto di superfice e degli oneri di urbanizzazione
Terlizzi - mercoledì 7 settembre 2016
7.40
Il soggetto privato che in futuro costruirà la piscina comunale su suolo comunale non dovrà pagare nessun contributo concessorio, né gli oneri di urbanizzazione sulle superfici destinate all'impianto natatorio. Così ha deciso ieri sera il consiglio comunale dando il via libera di fatto alla realizzazione di quest'opera. Sono servite quattro sedute per arrivare a questo risultato ma alla fine «Terlizzi avrà una piscina comunale!» esulta la coalizione di centrodestra.
Il centrosinistra in aula con l'ex sindaco Vincenzo di Tria, pur dichiarandosi favorevole alla costruzione del nuovo impianto, aveva sottolineato la necessità di specificare e rafforzare la natura pubblica della piscina comunale nel futuro bando - o in qualche altro documento approvato dal consiglio comunale. In altre parole, si sottolineava l'opportunità politica di vincolare il futuro gestore a rendere concreta l'utilità della piscina a favore della cittadinanza: accesso ai disabili, agevolazioni per le donne in attesa o per gli anziani, convenzioni con gli alunni delle scuole. Dove appaiono questi vantaggi per la città? Cosa ne "guadagna" Terlizzi da un'opera che, sì, verrà pure realizzata dai privati (per un investimento non inferiore a un milione e mezzo di euro), ma sempre su un suolo pubblico in concessione per 99 anni e senza pagare oneri (proprio al fine di rendere economicamente fattibile l'opera stessa e l'investimento)? Interrogativi che si sono posti anche alcuni consiglieri di maggioranza come Minutillo e Caldarola, i quali hanno avallato la richiesta dell'opposizione di perimetrare l'intervento dei privati.
Trovato un punto di incontro su questi aspetti alla fine quel che che conta adesso è che le premesse per costruire l'impianto nella zona 167 ora ci sono tutte. Maggioranza e opposizione hanno votato insieme trovando la quadra. Si tratta, spiega una nota del centrodestra, dell'atto ufficiale «che porterà al bando e alla gara per la realizzazione di un'opera pubblica di enorme importanza sociale. Molti cittadini, infatti, costretti a spostarsi nei centri vicini, in questi mesi hanno chiesto all' amministrazione di adoperarsi perché Terlizzi si dotasse presto di un centro polifunzionale per gli sport acquatici. Non sarà un centro d'élite, aperto solo a chi ha possibilità economiche oltre che capacità fisiche» si ribadisce nella nota «i consiglieri di maggioranza hanno chiaramente messo in evidenza la funzione sociale della struttura che sarà utilizzata anche dai concittadini meno fortunati, i diversamente abili, gli anziani, i soggetti con patologie diverse ed anche da chi ha un reddito basso. Questo sarà garantito da uno sconto che l'impresa costruttrice avrà sulle opere di urbanizzazione e che, ovviamente, non costerà nulla alla collettività considerando i benefici sopra descritti. Anche perché sarà costruito in zona PEEP di proprietà comunale dove già ci sono scuole e strutture pubbliche».
Il centrosinistra in aula con l'ex sindaco Vincenzo di Tria, pur dichiarandosi favorevole alla costruzione del nuovo impianto, aveva sottolineato la necessità di specificare e rafforzare la natura pubblica della piscina comunale nel futuro bando - o in qualche altro documento approvato dal consiglio comunale. In altre parole, si sottolineava l'opportunità politica di vincolare il futuro gestore a rendere concreta l'utilità della piscina a favore della cittadinanza: accesso ai disabili, agevolazioni per le donne in attesa o per gli anziani, convenzioni con gli alunni delle scuole. Dove appaiono questi vantaggi per la città? Cosa ne "guadagna" Terlizzi da un'opera che, sì, verrà pure realizzata dai privati (per un investimento non inferiore a un milione e mezzo di euro), ma sempre su un suolo pubblico in concessione per 99 anni e senza pagare oneri (proprio al fine di rendere economicamente fattibile l'opera stessa e l'investimento)? Interrogativi che si sono posti anche alcuni consiglieri di maggioranza come Minutillo e Caldarola, i quali hanno avallato la richiesta dell'opposizione di perimetrare l'intervento dei privati.
Trovato un punto di incontro su questi aspetti alla fine quel che che conta adesso è che le premesse per costruire l'impianto nella zona 167 ora ci sono tutte. Maggioranza e opposizione hanno votato insieme trovando la quadra. Si tratta, spiega una nota del centrodestra, dell'atto ufficiale «che porterà al bando e alla gara per la realizzazione di un'opera pubblica di enorme importanza sociale. Molti cittadini, infatti, costretti a spostarsi nei centri vicini, in questi mesi hanno chiesto all' amministrazione di adoperarsi perché Terlizzi si dotasse presto di un centro polifunzionale per gli sport acquatici. Non sarà un centro d'élite, aperto solo a chi ha possibilità economiche oltre che capacità fisiche» si ribadisce nella nota «i consiglieri di maggioranza hanno chiaramente messo in evidenza la funzione sociale della struttura che sarà utilizzata anche dai concittadini meno fortunati, i diversamente abili, gli anziani, i soggetti con patologie diverse ed anche da chi ha un reddito basso. Questo sarà garantito da uno sconto che l'impresa costruttrice avrà sulle opere di urbanizzazione e che, ovviamente, non costerà nulla alla collettività considerando i benefici sopra descritti. Anche perché sarà costruito in zona PEEP di proprietà comunale dove già ci sono scuole e strutture pubbliche».