Politica
Michele Grassi: «Terlizzi in stato comatoso, serve sussulto di coscienza»
Duro attacco dell'esponente Democratico all'Amministrazione comunale
Terlizzi - mercoledì 15 settembre 2021
«Terlizzi è ormai in stato comatoso. Lo è da molti mesi e lo sarà per ancora molti mesi, sino a quando ci saranno le elezioni amministrative e sino a che non ci sarà un nuovo sindaco, una nuova Giunta e una nuova Governance».
Ad affermarlo, anche via social network, è il consigliere comunale del Partito Democratico, Michele Grassi, che si dice «molto dispiaciuto nel descrivere questa situazione impietosa, ma è necessario che ciascuno sappia, si renda conto. L' estate sta terminando, le vacanze si sono concluse da un pezzo, adesso ciascuno si sta accorgendo direttamente dei tanti problemi irrisolti ed anche irrisolvibili. Dopo aver "ucciso" (con la complicità dei comodoni) la "democrazia" (tutto virtuale) i cittadini non sanno più con chi parlare degli Amministratori (completamente assenti) e della burocrazia comunale (scarsa di risorse, senza alcun indirizzo e scaricabarile)», è il duro affondo di uno dei maggiori oppositori dell'esecutivo guidato da Ninni Gemmato.
Secondo Grassi sarebbero tanti i settori della vita quotidiana terlizzese di cui i cittadini si lamentano, dalla sicurezza (i fatti delle ultime ore, sebbene riconducibili ad un contesto familiare degradato non lasciano sereni), alla viabilità, alle scuole, ma le lamentele arriverebbero anche, secondo Grassi, «per la sporcizia, per i servizi sociali, per gli allagamenti, per il mercato dei fiori, per il Parco Marinelli, per i lavori pubblici fermi, per le manutenzioni, per l'urbanistica creativa, per il commercio estero, per le telecamere non funzionanti, per la pista ciclabile, per i marciapiedi saltati e per "mille e mille motivi"».
Secondo il consigliere del PD, «lo stato comatoso lo vogliono gli Amministratori (sindaco, Giunta e consiglieri di maggioranza), perché ormai senza più neanche un po' di passione politica e amministrativa. Scomparsi completamente, forse tranne per questioni privatistiche. Sarà colpa loro sicuramente - è la considerazione a margine che invece riguarda l'altro campo politico -, ma servirebbe un colpo di reni, un sussulto di dignità, un moto di coscienza dei cittadini più illuminati».
Grassi infine non si tira indietro e a chi lo rimprovera di essere troppo duro nei confronti dell'esecutivo cittadino ribatte che «reggere per molti mesi ancora sarà veramente dura, soprattutto per chi come me si sente il dovere morale, politico e amministrativo di arginare ulteriori macerie e financo di pensare di ricostruire la cittadina bella, laboriosa e importante che Terlizzi potrebbe essere».
Un manifesto di intenti per il futuro ormai prossimo ed un messaggio forte e chiaro ad un intero fronte politico, in attesa che anche il Partito Democratico ritrovi la quadra interna, quella che manca dalle dimissioni di Malayka Balzano da segretaria, mai confermate né mai smentite dal mese di maggio.
Ad affermarlo, anche via social network, è il consigliere comunale del Partito Democratico, Michele Grassi, che si dice «molto dispiaciuto nel descrivere questa situazione impietosa, ma è necessario che ciascuno sappia, si renda conto. L' estate sta terminando, le vacanze si sono concluse da un pezzo, adesso ciascuno si sta accorgendo direttamente dei tanti problemi irrisolti ed anche irrisolvibili. Dopo aver "ucciso" (con la complicità dei comodoni) la "democrazia" (tutto virtuale) i cittadini non sanno più con chi parlare degli Amministratori (completamente assenti) e della burocrazia comunale (scarsa di risorse, senza alcun indirizzo e scaricabarile)», è il duro affondo di uno dei maggiori oppositori dell'esecutivo guidato da Ninni Gemmato.
Secondo Grassi sarebbero tanti i settori della vita quotidiana terlizzese di cui i cittadini si lamentano, dalla sicurezza (i fatti delle ultime ore, sebbene riconducibili ad un contesto familiare degradato non lasciano sereni), alla viabilità, alle scuole, ma le lamentele arriverebbero anche, secondo Grassi, «per la sporcizia, per i servizi sociali, per gli allagamenti, per il mercato dei fiori, per il Parco Marinelli, per i lavori pubblici fermi, per le manutenzioni, per l'urbanistica creativa, per il commercio estero, per le telecamere non funzionanti, per la pista ciclabile, per i marciapiedi saltati e per "mille e mille motivi"».
Secondo il consigliere del PD, «lo stato comatoso lo vogliono gli Amministratori (sindaco, Giunta e consiglieri di maggioranza), perché ormai senza più neanche un po' di passione politica e amministrativa. Scomparsi completamente, forse tranne per questioni privatistiche. Sarà colpa loro sicuramente - è la considerazione a margine che invece riguarda l'altro campo politico -, ma servirebbe un colpo di reni, un sussulto di dignità, un moto di coscienza dei cittadini più illuminati».
Grassi infine non si tira indietro e a chi lo rimprovera di essere troppo duro nei confronti dell'esecutivo cittadino ribatte che «reggere per molti mesi ancora sarà veramente dura, soprattutto per chi come me si sente il dovere morale, politico e amministrativo di arginare ulteriori macerie e financo di pensare di ricostruire la cittadina bella, laboriosa e importante che Terlizzi potrebbe essere».
Un manifesto di intenti per il futuro ormai prossimo ed un messaggio forte e chiaro ad un intero fronte politico, in attesa che anche il Partito Democratico ritrovi la quadra interna, quella che manca dalle dimissioni di Malayka Balzano da segretaria, mai confermate né mai smentite dal mese di maggio.