Fuoricittà
Molfetta, genitori fanno arrestare figlio: stanchi dalle continue richieste di denaro
Operazione dei carabinieri in ambito familiare
Terlizzi - lunedì 11 dicembre 2017
10.45
Ieri pomeriggio, nel giro di poche ore, i Carabinieri della Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Molfetta sono dovuti intervenire in due distinti ambiti familiari in quanto chiamati, tramite il 112 di pronto intervento, a sedare liti tra parenti.
Verso le ore 12.00 i Carabinieri si sono portati presso l'abitazione di M.C. 19enne del luogo, ove hanno trovato due genitori che, ormai stanchi di acconsentire ad ogni richiesta di denaro con violenza e minaccia da parte del figlio 19enne, avevano deciso di porvi un freno anche perché la necessità dei soldi era dovuta al verosimile acquisto di sostanze stupefacenti. Appena giunti nell'abitazione, mentre i genitori stavano esponendo i fatti riguardanti le minacce subite e ancora in corso, il 19enne, vista la situazione, tentava la fuga dando delle spinte ai militari per guadagnarsi l'uscita. A quel punto i Carabinieri lo hanno arrestato, oltre che per estorsione in danno dei genitori, anche per resistenza a pubblico ufficiale.
Verso le 16.30 altre pattuglie della stessa Compagnia sono intervenute per un'altra aggressione in famiglia. In questo caso A. G. 43enne, operaio, censurato, con un coltello in mano, pretendeva, anche qui per l'ennesima volta, del denaro dal proprio genitore 80enne per acquistare alcool e droga. Nella circostanza l'anziano genitore riusciva ad abbandonare l'abitazione ed a chiamare il 112. All'arrivo dei Carabinieri A.G., che era rimasto in casa in attesa del rientro del genitore, viste le circostanze, veniva arrestato. Il coltello di cui A.G. aveva la disponibilità, della lunghezza di cm. 8, è stato sequestrato.
Per entrambi gli arrestati, su disposizione della competente A.G. si sono aperte le porte del carcere di Trani (BT).
Nell'occasione i Carabinieri ricordano alla cittadinanza che, di fronte alle dipendenze di alcool e droga, accogliere le richieste di denaro da parte dei congiunti, purtroppo non consente di risolvere il problema, anzi lo aggrava sempre più, arrivando, in caso di diniego anche alle minacce e alle violenze. Pertanto, quando ogni altro tentativo è fallito per aiutare chi ha dipendenze di alcol e droga, ricorrere alla Giustizia denunciando i fatti, in molti casi, è spesso l'unico modo per dare una concreta svolta a situazioni che possono degenerare e portare al compimento di atti inconsulti in danno dell'incolumità fisica dei congiunti.
Verso le ore 12.00 i Carabinieri si sono portati presso l'abitazione di M.C. 19enne del luogo, ove hanno trovato due genitori che, ormai stanchi di acconsentire ad ogni richiesta di denaro con violenza e minaccia da parte del figlio 19enne, avevano deciso di porvi un freno anche perché la necessità dei soldi era dovuta al verosimile acquisto di sostanze stupefacenti. Appena giunti nell'abitazione, mentre i genitori stavano esponendo i fatti riguardanti le minacce subite e ancora in corso, il 19enne, vista la situazione, tentava la fuga dando delle spinte ai militari per guadagnarsi l'uscita. A quel punto i Carabinieri lo hanno arrestato, oltre che per estorsione in danno dei genitori, anche per resistenza a pubblico ufficiale.
Verso le 16.30 altre pattuglie della stessa Compagnia sono intervenute per un'altra aggressione in famiglia. In questo caso A. G. 43enne, operaio, censurato, con un coltello in mano, pretendeva, anche qui per l'ennesima volta, del denaro dal proprio genitore 80enne per acquistare alcool e droga. Nella circostanza l'anziano genitore riusciva ad abbandonare l'abitazione ed a chiamare il 112. All'arrivo dei Carabinieri A.G., che era rimasto in casa in attesa del rientro del genitore, viste le circostanze, veniva arrestato. Il coltello di cui A.G. aveva la disponibilità, della lunghezza di cm. 8, è stato sequestrato.
Per entrambi gli arrestati, su disposizione della competente A.G. si sono aperte le porte del carcere di Trani (BT).
Nell'occasione i Carabinieri ricordano alla cittadinanza che, di fronte alle dipendenze di alcool e droga, accogliere le richieste di denaro da parte dei congiunti, purtroppo non consente di risolvere il problema, anzi lo aggrava sempre più, arrivando, in caso di diniego anche alle minacce e alle violenze. Pertanto, quando ogni altro tentativo è fallito per aiutare chi ha dipendenze di alcol e droga, ricorrere alla Giustizia denunciando i fatti, in molti casi, è spesso l'unico modo per dare una concreta svolta a situazioni che possono degenerare e portare al compimento di atti inconsulti in danno dell'incolumità fisica dei congiunti.