Politica
Mozione di sfiducia delle opposizioni al Sindaco Gemmato
L'atto depositato durante il Consiglio comunale di questa mattina
Terlizzi - giovedì 6 agosto 2020
12.26
Una maggioranza spesso assente o decimata e la necessità di far proseguire il lavoro della macchina amministrativa. Sono queste le principali ragioni che hanno indotto questa mattina, 6 agosto, tutti i rappresentanti delle forze di opposizione a leggere e presentare una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco Ninni Gemmato.
Michele Grassi, Michelangelo De Chirico, Giampaolo Sigrisi, Giuseppe Volpe, Vito D'Amato, Gaetano Minutillo e Nicola Morrone hanno presentato un atto in cui rammentano come «malgrado il Consiglio comunale abbia espresso l'indirizzo politico di sfiducia sull'operato della Giunta comunale e del Sindaco in settori strategici, ossia Agricoltura e Urbanistica», Gemmato non avrebbe fatto nulla in tal senso né da un punto di vista amministrativo, né da quello politico.
Nel documento delle opposizioni viene altresì rimarcata la perdurante assenza di buona parte della maggioranza nella massima assise, ma anche in questo senso, secondo gli oppositori, il primo cittadino «è rimasto inerte, come se questa non sia una vera e propria problematica per la vita amministrativa, dimostrando al momento che la maggioranza consiliare è fortemente in crisi, se non ancora formalmente venuta meno».
Dai banchi delle opposizioni si ribadisce che Terlizzi è in una fase di stallo da diversi punti di vista, mentre il Sindaco avrebbe raccontato «la sua città ideale, presente solo nell'immaginazione». Un esempio sarebbe quello riconducibile alla mancanza di una figura dirigenziale, che finisce per oberare il Segretario Generale, il quale deve agire in settori strategici quali Ambiente e Polizia Municipale. Ci sarebbe stato, quindi - è la denuncia - un progressivo «depauperamento della struttura burocratica, con conseguente aggravamento dello stato d'immobilismo e di inefficienza amministrativa».
Sarebbero quindi "gravi" le inadempienze del primo cittadino terlizzese e per questo gli oppositori chiedono formalmente di votare la mozione di sfiducia da loro presentata ai sensi dell'art. 52 del D.lgs 267/2000.
Un atto forte, che nelle prossime ore capiremo quali ripercussioni potrà avere sulla politica terlizzese.
Michele Grassi, Michelangelo De Chirico, Giampaolo Sigrisi, Giuseppe Volpe, Vito D'Amato, Gaetano Minutillo e Nicola Morrone hanno presentato un atto in cui rammentano come «malgrado il Consiglio comunale abbia espresso l'indirizzo politico di sfiducia sull'operato della Giunta comunale e del Sindaco in settori strategici, ossia Agricoltura e Urbanistica», Gemmato non avrebbe fatto nulla in tal senso né da un punto di vista amministrativo, né da quello politico.
Nel documento delle opposizioni viene altresì rimarcata la perdurante assenza di buona parte della maggioranza nella massima assise, ma anche in questo senso, secondo gli oppositori, il primo cittadino «è rimasto inerte, come se questa non sia una vera e propria problematica per la vita amministrativa, dimostrando al momento che la maggioranza consiliare è fortemente in crisi, se non ancora formalmente venuta meno».
Dai banchi delle opposizioni si ribadisce che Terlizzi è in una fase di stallo da diversi punti di vista, mentre il Sindaco avrebbe raccontato «la sua città ideale, presente solo nell'immaginazione». Un esempio sarebbe quello riconducibile alla mancanza di una figura dirigenziale, che finisce per oberare il Segretario Generale, il quale deve agire in settori strategici quali Ambiente e Polizia Municipale. Ci sarebbe stato, quindi - è la denuncia - un progressivo «depauperamento della struttura burocratica, con conseguente aggravamento dello stato d'immobilismo e di inefficienza amministrativa».
Sarebbero quindi "gravi" le inadempienze del primo cittadino terlizzese e per questo gli oppositori chiedono formalmente di votare la mozione di sfiducia da loro presentata ai sensi dell'art. 52 del D.lgs 267/2000.
Un atto forte, che nelle prossime ore capiremo quali ripercussioni potrà avere sulla politica terlizzese.