
Attualità
Multe a raffica per autovelox sulla sp231, in arrivo pioggia di ricorsi
Centinaia le sanzioni notificate ma per alcuni avvocati ci sarebbero palesi elementi di nullità
Terlizzi - venerdì 14 maggio 2021
9.28
Raffica di multe per centinaia di automobilisti che sono transitati sulla strada provinciale 231, all'altezza di Terlizzi, venendo immortalati dall'autovelox.
Centinaia di migliaia di euro entrerebbero nelle casse comunali se le sanzioni fossero pagate da tutti gli automobilisti che hanno superato il limite di velocità, venendo multati per questa infrazione al codice della strada. Multe che vanno da poco meno di 50 euro e che in alcuni casi sfiorano anche il migliaio di euro, con decurtazioni di punti sulla patente.
E sono tantissimi gli automobilisti multati, di ogni parte della Puglia. Molti di essi hanno scritto il proprio disappunto sui social network, generando una accesa discussione che ha intercettato anche alcuni legali, secondo i quali le sanzioni elevate sarebbero tutte nulle. E via con la pioggia di ricorsi.
«Il mio studio ha raccolto, in pochi giorni, almeno 150 ricorsi, di cui alcune decine già presentate. Tantissime sono le richieste di assistenza che ci stanno giungendo da ogni parte della Puglia per contestare le multe notificate dalla Polizia Locale di Terlizzi», racconta l'avvocato Pieraldo Capogna.
«Diversi sono i profili di illegittimità che si potrebbero contestare alle sanzioni elevate e che stanno arrivando a pioggia ai cittadini che hanno percorso la provinciale 231, venendo intercettati dall'autovelox all'altezza di Terlizzi», spiega l'avvocato Salvatore Lotito .
In particolare - si legge su alcuni post dedicati all'argomento - la segnaletica dell'autovelox non sarebbe stata posizionata secondo i parametri previsti dalla legge. Spetterà tuttavia al destinatario del ricorso (prefetto o giudice di pace) stabilire se effettivamente ci siano i profili di illegittimità esposti dagli avvocati.
Se da un lato ci sono automobilisti che hanno deciso di impugnare le sanzioni, dall'altra ci sono persone che hanno scelto di pagare presto per ottenere lo "sconto" sulla multa. Per loro prevista anche la decurtazione dei punti patente.
La postazione di rilevazione elettronica della velocità fu installata il 17 marzo scorso. E, quasi allo scadere dei 60 giorni dall'infrazione rilevata, le multe stanno arrivando a destinazione.
Nell'annunciare il provvedimento, il sindaco Ninni Gemmato affermò: «Le postazioni saranno segnalate come previsto dalla legge, ma l'auspicio è che non ce ne sia bisogno. L'invito è alla prudenza, sempre. La sicurezza per sé e per gli altri deve essere un'attitudine, una costante del nostro vivere la città».
Starà ora ai giudici o al Prefetto stabilire se la promessa di Gemmato di segnalare le postazioni come previsto dalla legge sia stata rispettata.
Centinaia di migliaia di euro entrerebbero nelle casse comunali se le sanzioni fossero pagate da tutti gli automobilisti che hanno superato il limite di velocità, venendo multati per questa infrazione al codice della strada. Multe che vanno da poco meno di 50 euro e che in alcuni casi sfiorano anche il migliaio di euro, con decurtazioni di punti sulla patente.
E sono tantissimi gli automobilisti multati, di ogni parte della Puglia. Molti di essi hanno scritto il proprio disappunto sui social network, generando una accesa discussione che ha intercettato anche alcuni legali, secondo i quali le sanzioni elevate sarebbero tutte nulle. E via con la pioggia di ricorsi.
«Il mio studio ha raccolto, in pochi giorni, almeno 150 ricorsi, di cui alcune decine già presentate. Tantissime sono le richieste di assistenza che ci stanno giungendo da ogni parte della Puglia per contestare le multe notificate dalla Polizia Locale di Terlizzi», racconta l'avvocato Pieraldo Capogna.
«Diversi sono i profili di illegittimità che si potrebbero contestare alle sanzioni elevate e che stanno arrivando a pioggia ai cittadini che hanno percorso la provinciale 231, venendo intercettati dall'autovelox all'altezza di Terlizzi», spiega l'avvocato Salvatore Lotito .
In particolare - si legge su alcuni post dedicati all'argomento - la segnaletica dell'autovelox non sarebbe stata posizionata secondo i parametri previsti dalla legge. Spetterà tuttavia al destinatario del ricorso (prefetto o giudice di pace) stabilire se effettivamente ci siano i profili di illegittimità esposti dagli avvocati.
Se da un lato ci sono automobilisti che hanno deciso di impugnare le sanzioni, dall'altra ci sono persone che hanno scelto di pagare presto per ottenere lo "sconto" sulla multa. Per loro prevista anche la decurtazione dei punti patente.
La postazione di rilevazione elettronica della velocità fu installata il 17 marzo scorso. E, quasi allo scadere dei 60 giorni dall'infrazione rilevata, le multe stanno arrivando a destinazione.
Nell'annunciare il provvedimento, il sindaco Ninni Gemmato affermò: «Le postazioni saranno segnalate come previsto dalla legge, ma l'auspicio è che non ce ne sia bisogno. L'invito è alla prudenza, sempre. La sicurezza per sé e per gli altri deve essere un'attitudine, una costante del nostro vivere la città».
Starà ora ai giudici o al Prefetto stabilire se la promessa di Gemmato di segnalare le postazioni come previsto dalla legge sia stata rispettata.