Eventi e cultura
Pienone a Terlizzi per la Notte Nazionale del Liceo Classico
Molto seguito l'incontro con l'attore Maurizio Micheli
Terlizzi - sabato 6 maggio 2023
11.09
Anche quest'anno, venerdi 5 maggio, si è celebrata la "Notte Nazionale del Liceo Classico" (giunta alla sua nona edizione) che ha coinvolto ben 355 licei classici italiani, tra cui il Sylos-Fiore di Terlizzi.
A fare gli onori di casa la dirigente scolastica Anna Maria Allegretta, che ha accompagnato gli studenti in un "viaggio" di eventi di qualità tra storia, cultura classica e arte, con i ragazzi stessi protagonisti sul palco dell'auditorium della scuola.
Opere teatrali, performance musicali e di danza, letture e momenti di riflessione hanno emozionato il numerosissimo pubblico presente. Splendidi i messaggi trasmessi dagli studenti: dal grido di pace nel mondo, alla rivendicazione di libertà delle donne in Iran, per chiudere con l'importanza delle relazioni umane e l'uso ossessivo degli smartphone.
Ad impreziosire la serata e a dialogare sul palco col professor Pasquale Bellini (prima docente e poi direttore presso l'Accademia di Belle Arti di Bari, nonché critico teatrale della Gazzetta del Mezzogiorno), l'attore comico e commediografo Maurizio Micheli. Nato a Livorno e cresciuto a Bari, vanta una corposa carriera alle spalle: si ricorderà, tra gli altri, il ruolo da protagonista nel celebre film "Il commissario Lo Gatto" (con Lino Banfi) diretto dal regista Dino Risi.
Ricca di aneddoti e tuffi nel passato la conversazione tra i due artisti ed ex liceali, che evidenziano la funzione formativa degli studi classici anche nell'esperienza teatrale.
«Divertirsi e sorridere prima ancora di divertire e far sorridere il pubblico», racconta l'attore Micheli, sottolineando la portata di per sé spiritosa del dialetto pugliese, nell'interpretazione di uno dei suoi ultimi successi cinematografici, il film "Quo vado?" (2016) diretto da Gennaro Nunziante, con attore principale Luca Pasquale Medici (Checco Zalone).
La "Notte Nazionale del Liceo Classico", a Terlizzi, è stata più di una festa. È stata una modalità innovativa di fare scuola, di realizzare contenuti in un ambiente pieno di vitalità e talenti, con ragazzi che, al netto di tutte le difficoltà del periodo storico, hanno saputo trasmettere al pubblico le fondamenta dello sviluppo umano, il nutriente che mai deve venir meno: i sogni!
A fare gli onori di casa la dirigente scolastica Anna Maria Allegretta, che ha accompagnato gli studenti in un "viaggio" di eventi di qualità tra storia, cultura classica e arte, con i ragazzi stessi protagonisti sul palco dell'auditorium della scuola.
Opere teatrali, performance musicali e di danza, letture e momenti di riflessione hanno emozionato il numerosissimo pubblico presente. Splendidi i messaggi trasmessi dagli studenti: dal grido di pace nel mondo, alla rivendicazione di libertà delle donne in Iran, per chiudere con l'importanza delle relazioni umane e l'uso ossessivo degli smartphone.
Ad impreziosire la serata e a dialogare sul palco col professor Pasquale Bellini (prima docente e poi direttore presso l'Accademia di Belle Arti di Bari, nonché critico teatrale della Gazzetta del Mezzogiorno), l'attore comico e commediografo Maurizio Micheli. Nato a Livorno e cresciuto a Bari, vanta una corposa carriera alle spalle: si ricorderà, tra gli altri, il ruolo da protagonista nel celebre film "Il commissario Lo Gatto" (con Lino Banfi) diretto dal regista Dino Risi.
Ricca di aneddoti e tuffi nel passato la conversazione tra i due artisti ed ex liceali, che evidenziano la funzione formativa degli studi classici anche nell'esperienza teatrale.
«Divertirsi e sorridere prima ancora di divertire e far sorridere il pubblico», racconta l'attore Micheli, sottolineando la portata di per sé spiritosa del dialetto pugliese, nell'interpretazione di uno dei suoi ultimi successi cinematografici, il film "Quo vado?" (2016) diretto da Gennaro Nunziante, con attore principale Luca Pasquale Medici (Checco Zalone).
La "Notte Nazionale del Liceo Classico", a Terlizzi, è stata più di una festa. È stata una modalità innovativa di fare scuola, di realizzare contenuti in un ambiente pieno di vitalità e talenti, con ragazzi che, al netto di tutte le difficoltà del periodo storico, hanno saputo trasmettere al pubblico le fondamenta dello sviluppo umano, il nutriente che mai deve venir meno: i sogni!