Attualità
Nubifragio su Terlizzi: la situazione nelle campagne
Scongiurati grossi danni alle colture
Terlizzi - venerdì 28 luglio 2023
Un violento nubifragio si è abbattuto su Terlizzi durante la serata di mercoledì 26 luglio, poco dopo le ore 22:00, come abbiamo documentato in diretta e nei minuti immediatamente successivi all'accaduto.
Moltissimi sono stati i disagi, i pericoli e le preoccupazioni dei cittadini che affollavano in quei frangenti le vie del centro storico per lo svago di una passeggiata o l'intrattenimento nei diversi locali del paese.
La violenta bomba d'acqua, accompagnata da un forte vento, aveva di fatto allagato le strade della città in pochissimi minuti, in strada anche rami spazzati dal vento, oltre a diverse transenne (utilizzate per veicolare il traffico) e carrellati per la raccolta differenziata, finiti sommersi e spinti dalla corrente, a mettere ancora più a rischio l'incolumità di pedoni e automobilisti.
Nelle ore immediatamente successive al violento fortunale, tantissime erano state le denunce di automobilisti per targhe di auto andate smarrite.
A questo si sono aggiunte le moltissime segnalazioni alla Polizia Locale, Carabinieri e Vigili del Fuoco, dei cittadini residenti nelle zone periferiche della città, ed impossibilitati a rientrare nelle proprie abitazioni in quanto il sottopasso di via Mazzini risultava bloccato per allagamento e pure nei pressi del sovrappasso di Viale del Lilium, l'acqua aveva superato anche i 30 cm di altezza, rendendo l'attraversamento complicatissimo.
L'evento atmosferico di straordinaria portata, seppur durato solo 40 minuti, vissuto oltretutto anche nei paesi limitrofi e con gli stessi disagi, aveva allarmato in primo luogo i produttori agricoli ed olivicoli del territorio, preoccupati di dover pagare un dazio elevato a tre settimane circa dalla raccolta delle mandorle, e soprattutto a pochi mesi dalla raccolta delle olive.
Una pratica che conclude il ciclo agricolo annuale iniziato in primavera con la raccolta dei primi frutti e concluso in inverno proprio con le olive, prezioso frutto che chiude la stagione e predispone la preparazione e la semina per il nuovo anno.
Va precisato che il lavoro non avviene solo in autunno/inverno bensì, parecchi mesi prima perché è indispensabile effettuare una buona potatura sugli alberi degli ulivi e le buone pratiche agricole che preparano la pianta a portare i suoi frutti.
Giustificata dunque l'apprensione del comparto agricolo di vedere i frutti del lavoro di un anno andati persi, come accaduto durante gli anni passati.
Rischio per fortuna scongiurato, visto che i millimetri di acqua precipitati al suolo nelle zone limitrofe alla città, sono stati di gran lunga inferiori, anzi a seguito delle altissime temperature che si erano registrate nel corso delle ultime settimane, è risultato essere un accadimento che ha portato in qualche misure giovamento alle campagne.
Restano gli interrogativi su fenomeni atmosferici così improvvisi e violenti, che in talune circostanze possono essere davvero deleteri per l'intero comparto agricolo, settore trainante dell'economia locale.
Moltissimi sono stati i disagi, i pericoli e le preoccupazioni dei cittadini che affollavano in quei frangenti le vie del centro storico per lo svago di una passeggiata o l'intrattenimento nei diversi locali del paese.
La violenta bomba d'acqua, accompagnata da un forte vento, aveva di fatto allagato le strade della città in pochissimi minuti, in strada anche rami spazzati dal vento, oltre a diverse transenne (utilizzate per veicolare il traffico) e carrellati per la raccolta differenziata, finiti sommersi e spinti dalla corrente, a mettere ancora più a rischio l'incolumità di pedoni e automobilisti.
Nelle ore immediatamente successive al violento fortunale, tantissime erano state le denunce di automobilisti per targhe di auto andate smarrite.
A questo si sono aggiunte le moltissime segnalazioni alla Polizia Locale, Carabinieri e Vigili del Fuoco, dei cittadini residenti nelle zone periferiche della città, ed impossibilitati a rientrare nelle proprie abitazioni in quanto il sottopasso di via Mazzini risultava bloccato per allagamento e pure nei pressi del sovrappasso di Viale del Lilium, l'acqua aveva superato anche i 30 cm di altezza, rendendo l'attraversamento complicatissimo.
L'evento atmosferico di straordinaria portata, seppur durato solo 40 minuti, vissuto oltretutto anche nei paesi limitrofi e con gli stessi disagi, aveva allarmato in primo luogo i produttori agricoli ed olivicoli del territorio, preoccupati di dover pagare un dazio elevato a tre settimane circa dalla raccolta delle mandorle, e soprattutto a pochi mesi dalla raccolta delle olive.
Una pratica che conclude il ciclo agricolo annuale iniziato in primavera con la raccolta dei primi frutti e concluso in inverno proprio con le olive, prezioso frutto che chiude la stagione e predispone la preparazione e la semina per il nuovo anno.
Va precisato che il lavoro non avviene solo in autunno/inverno bensì, parecchi mesi prima perché è indispensabile effettuare una buona potatura sugli alberi degli ulivi e le buone pratiche agricole che preparano la pianta a portare i suoi frutti.
Giustificata dunque l'apprensione del comparto agricolo di vedere i frutti del lavoro di un anno andati persi, come accaduto durante gli anni passati.
Rischio per fortuna scongiurato, visto che i millimetri di acqua precipitati al suolo nelle zone limitrofe alla città, sono stati di gran lunga inferiori, anzi a seguito delle altissime temperature che si erano registrate nel corso delle ultime settimane, è risultato essere un accadimento che ha portato in qualche misure giovamento alle campagne.
Restano gli interrogativi su fenomeni atmosferici così improvvisi e violenti, che in talune circostanze possono essere davvero deleteri per l'intero comparto agricolo, settore trainante dell'economia locale.