Cronaca
Nuovo comandante per la Compagnia Carabinieri: è Francesco Iodice
39 anni, originario di Capua, il capitano arriva dalla Tenenza di Melito di Napoli. Avrà competenza anche su Terlizzi
Terlizzi - sabato 14 settembre 2019
10.20
Vicino alle esigenze della collettività, siano esse di natura preventiva, repressiva, educativa ovvero sociale, tra la gente e per la gente, al servizio delle comunità, sempre con la stessa vocazione: proteggere, servire e consigliare.
È il profilo di Francesco Iodice, il capitano che dallo scorso 10 settembre ha assunto il comando della Compagnia dei Carabinieri di Molfetta, con competenza su Bitonto, Giovinazzo, Palo del Colle e Terlizzi, raccogliendo il testimone passatogli dal capitano - ora promosso a maggiore - Vito Ingrosso, che dopo cinque anni di intenso lavoro negli uffici di via Vittime di Nassirya è stato trasferito a Roma dove ricoprirà un prestigioso incarico.
L'ufficiale dell'Arma, nato 39 anni fa a Capua, in provincia di Caserta, sposato e padre di tre figli, ha intrapreso la carriera militare nel 2006, prima di iniziare il suo percorso professionale nel 10° Reggimento Carabinieri "Campania". Fino a pochi giorni fa era al timone della Tenenza di Melito di Napoli, incarico ricoperto per 7 anni, dal 2012 al 2019. A Molfetta, invece, si sta affacciando alla sua prima esperienza da comandante di Compagnia.
L'esperienza di servizio maturata al vertice della Tenenza dei Carabinieri di Melito di Napoli - all'interno della Compagnia dei Carabinieri di Marano - in un comune di 37.862 abitanti inserito nella città metropolitana di Napoli, ha consentito all'ufficiale di accumulare una conoscenza piena e diversificata di dinamiche criminali complesse, in vari territori caratterizzati dalla presenza di efferate organizzazioni di spiccato stampo camorristico.
A Melito di Napoli, infatti, ha maturato numerose esperienze professionali nel contrasto alla criminalità organizzata, soprattutto contro il clan Amato-Pagano, una delle cosche protagoniste della faida di Scampia, egemone a Marano ed a Mugnano di Napoli, che continua a mantenere il monopolio del traffico di stupefacenti e il controllo militare del territorio attraverso l'attività estorsiva, nonostante i fondatori del gruppo siano tutti detenuti.
Adesso, però, è tempo di pensare alla sua prima esperienza in Puglia. La Compagnia Carabinieri di Molfetta richiede un impegno costante ed ha giurisdizione su un vasto territorio composto dalle città di Molfetta, Giovinazzo, Bitonto, Terlizzi e Palo del Colle, per un totale di quattro Stazioni ed una Tenenza che coprono un territorio di oltre 180mila abitanti. Un incarico di grande responsabilità per il 39enne ufficiale nativo di Capua.
Bitonto in particolar modo, infatti, città dove è stata uccisa Anna Rosa Tarantino, vittima innocente di un agguato criminale, uccisa il 30 dicembre 2017 nei vicoli del centro storico durante uno scontro a fuoco tra clan rivali, ha inciso negativamente sebbene oggi grazie al lavoro ed ai successi delle forze dell'ordine ed alle condanne della magistratura, il territorio è stato ripulito ed è tornato a far parlare di sé, soprattutto, per le sue bellezze.
Francesco Iodice è già al lavoro e sta conoscendo i suoi uomini e le cinque città: il suo sarà un lavoro quotidiano contro la criminalità, ma anche con la vicinanza umana. Insomma, l'autorità della legge, ma anche la disponibilità. Perché la vera ricompensa è la gratificazione della gente.
È il profilo di Francesco Iodice, il capitano che dallo scorso 10 settembre ha assunto il comando della Compagnia dei Carabinieri di Molfetta, con competenza su Bitonto, Giovinazzo, Palo del Colle e Terlizzi, raccogliendo il testimone passatogli dal capitano - ora promosso a maggiore - Vito Ingrosso, che dopo cinque anni di intenso lavoro negli uffici di via Vittime di Nassirya è stato trasferito a Roma dove ricoprirà un prestigioso incarico.
L'ufficiale dell'Arma, nato 39 anni fa a Capua, in provincia di Caserta, sposato e padre di tre figli, ha intrapreso la carriera militare nel 2006, prima di iniziare il suo percorso professionale nel 10° Reggimento Carabinieri "Campania". Fino a pochi giorni fa era al timone della Tenenza di Melito di Napoli, incarico ricoperto per 7 anni, dal 2012 al 2019. A Molfetta, invece, si sta affacciando alla sua prima esperienza da comandante di Compagnia.
L'esperienza di servizio maturata al vertice della Tenenza dei Carabinieri di Melito di Napoli - all'interno della Compagnia dei Carabinieri di Marano - in un comune di 37.862 abitanti inserito nella città metropolitana di Napoli, ha consentito all'ufficiale di accumulare una conoscenza piena e diversificata di dinamiche criminali complesse, in vari territori caratterizzati dalla presenza di efferate organizzazioni di spiccato stampo camorristico.
A Melito di Napoli, infatti, ha maturato numerose esperienze professionali nel contrasto alla criminalità organizzata, soprattutto contro il clan Amato-Pagano, una delle cosche protagoniste della faida di Scampia, egemone a Marano ed a Mugnano di Napoli, che continua a mantenere il monopolio del traffico di stupefacenti e il controllo militare del territorio attraverso l'attività estorsiva, nonostante i fondatori del gruppo siano tutti detenuti.
Adesso, però, è tempo di pensare alla sua prima esperienza in Puglia. La Compagnia Carabinieri di Molfetta richiede un impegno costante ed ha giurisdizione su un vasto territorio composto dalle città di Molfetta, Giovinazzo, Bitonto, Terlizzi e Palo del Colle, per un totale di quattro Stazioni ed una Tenenza che coprono un territorio di oltre 180mila abitanti. Un incarico di grande responsabilità per il 39enne ufficiale nativo di Capua.
Bitonto in particolar modo, infatti, città dove è stata uccisa Anna Rosa Tarantino, vittima innocente di un agguato criminale, uccisa il 30 dicembre 2017 nei vicoli del centro storico durante uno scontro a fuoco tra clan rivali, ha inciso negativamente sebbene oggi grazie al lavoro ed ai successi delle forze dell'ordine ed alle condanne della magistratura, il territorio è stato ripulito ed è tornato a far parlare di sé, soprattutto, per le sue bellezze.
Francesco Iodice è già al lavoro e sta conoscendo i suoi uomini e le cinque città: il suo sarà un lavoro quotidiano contro la criminalità, ma anche con la vicinanza umana. Insomma, l'autorità della legge, ma anche la disponibilità. Perché la vera ricompensa è la gratificazione della gente.