Politica
Ornella Rutigliani a tutto campo
In esclusiva l'intervista di TerlizziViva all'Assessora alla Cultura, Turismo e Pubblica Istruzione
Terlizzi - giovedì 4 agosto 2022
In esclusiva per Terlizziviva, la prima intervista a Ornella Rutigliani, giovane Assessore nell'amministrazione del Sindaco Michelangelo De Chirico con deleghe alle Politiche di Comunità, Coesione sociale e Cultura, Turismo, Servizio Civile, Pubblica Istruzione, Legalità, Welfare, Giustizia Sociale e Disabilità, Politiche abitative.
Quarantadue anni e con una laurea in Scienze della Formazione Primaria, è docente di scuola primaria. Espressione di Città Civile, è al servizio della comunità, lieta di portare la sua esperienza e la sua sensibilità a favore dell'intera collettività terlizzese.
Assessora Rutigliani, quali sono i punti di forza attuali della nostra cittadina in merito alla cultura? Quali azioni intraprenderà per favorire uno sviluppo culturale di più ampio respiro?
In questo primo mese dalla mia nomina di assessore alla cultura, sono stata letteralmente inondata da richieste di incontri da parte delle varie associazioni e da proposte culturali di vario genere.
È dimostrato che Terlizzi è ricchissima di numerose eccellenze culturali in tutti i campi e questa è una grande leva di forza per la nostra comunità.
Ci sono innumerevoli associazioni attive sul territorio che, a mio avviso, non hanno avuto spazio per esprimersi a dovere: sono davvero tanti i progetti e i programmi culturali arrivati sulla mia scrivania.
Sarà mio compito a breve incontrare le associazioni operanti sul territorio cittadino per ascoltarle e per capire come questa amministrazione possa essere efficacemente al loro fianco, affinché le varie anime culturali possano esprimersi nella loro interezza. Terlizzi è ricca di giovani scrittori, poeti, musicisti, appassionati di storia locale, davvero un panorama vario con una proposta culturale enorme.
Non vanno tuttavia nascoste le criticità, prima fra tutte una certa refrattarietà a fare rete, talvolta un individualismo che non produce valore aggiunto. Ecco, spero di dare un contributo perché le nostre eccellenze culturali diventino patrimonio comune della città.
Non dimentichiamoci che ancora oggi Terlizzi non ha il suo teatro. A questo proposito, vanno distinti due aspetti: il contenitore e il contenuto.
Sul contenitore ci siamo già messi all'opera per chiarire come definire il contenzioso con la curatela del fallimento della società che ha ristrutturato l'immobile. Tengo a precisare che questa vertenza non impedirebbe di andare avanti con i lavori di completamento. Ecco, questo è un altro aspetto su cui non si è mai fatta chiarezza. I lavori sono terminati? E se no, cosa manca? E' in ballo, a questo proposito, un grosso finanziamento.
Dobbiamo capire cosa fare con il teatro e arriviamo, dunque, al contenuto. Chi lavora nel teatro mi darà ragione. Dobbiamo cominciare a ragionare sulla gestione e mi permetto di azzardare, ma solo per esemplificare il nostro approccio: se allo stato dell'arte il teatro potesse già essere aperto, l'amministrazione non dovrebbe aver paura a farlo perché ci sono tante esperienze concrete in tal senso. Così si fa Teatro di Comunità, nello spirito del Teatro Millico, che non casualmente fu realizzato nello stesso fabbricato del Municipio.
Come sarà implementata la delega ai Servizi Sociali, cavallo di battaglia del Partito Democratico? Quali sinergie saranno poste in atto tra Città Civile e il PD?
I servizi sociali, ma questo discorso vale per tutte le deleghe, non sono un appannaggio di questo o di quel partito. Sono deleghe del sindaco e sono strumenti di azione dell'amministrazione nel suo complesso. I partiti, certo, esprimono l'indirizzo politico, ma questo si esplica nelle sedi istituzionali. Le sinergie ci sono già state nel varo di questa amministrazione e proseguiranno nel rispetto reciproco, non solo con il PD ma con tutte le forze politiche della maggioranza. Principalmente, però, con le forze civili e sociali presenti sul territorio.
Da anni l'associazione "È fatto giorno aps" promuove il rispetto delle regole, organizzando il "Festival per la legalità". In qualità di istituzione, come intende controbilanciare il dilagare di fenomeni criminosi? A marzo scorso è stato scoperto un arsenale di armi nel cimitero; inoltre le relazioni della DIA segnalano Terlizzi come uno dei centri di spaccio di stupefacenti.
Vale per la legalità quello che ho detto per i servizi sociali. La vocazione legalitaria di Città Civile non è assolutamente un "orticello". Ci mancherebbe. Tutti siamo chiamati a promuovere una cultura che metta al centro delle azioni, private e collettive, il rispetto delle regole di convivenza e la lotta alla criminalità organizzata. Quanto all'episodio che lei cita, sappiamo tutti la delicatezza della questione sul nostro territorio, noi dobbiamo supportare le forze dell'ordine e la magistratura nel loro lavoro. A noi spetta rigenerare l'ambiente sociale nel quale viviamo.
Quale linea politica adotterà insieme alla consigliera comunale Daniela Zappatore, anch'ella espressione di Città Civile?
Città Civile nella recente tornata elettorale ha espresso il suo miglior risultato. Anzi, è mancato poco affinché questo risultato fosse ancor più significativo all'interno della coalizione.
Intanto rimarchiamo che Città Civile in questo momento è rappresentata da due donne. Al di là della retorica sulle discriminazioni di genere, credo che questo sia un segnale concreto.
A me è stato dato l'onore e l'onere di affiancare, con gli altri assessori, il Sindaco nell'azione di governo; a Daniela Zappatore, figura storica del movimento e attuale coordinatrice, quelli di esprimere il nostro indirizzo politico nel seno della maggioranza di centro-sinistra che ha fatto eleggere Michelangelo De Chirico.
Il compito è difficile, ma è appassionante: c'è ampia condivisione e collaborazione e non siamo sole, dietro di noi c'è il movimento politico più antico della città, c'è tanta voglia di fare bene, di servire il paese per una Terlizzi più bella e più attenta ai bisogni di tutti i cittadini anche dei più deboli. Per questo confidiamo in un futuro con solide radici.
Quarantadue anni e con una laurea in Scienze della Formazione Primaria, è docente di scuola primaria. Espressione di Città Civile, è al servizio della comunità, lieta di portare la sua esperienza e la sua sensibilità a favore dell'intera collettività terlizzese.
Assessora Rutigliani, quali sono i punti di forza attuali della nostra cittadina in merito alla cultura? Quali azioni intraprenderà per favorire uno sviluppo culturale di più ampio respiro?
In questo primo mese dalla mia nomina di assessore alla cultura, sono stata letteralmente inondata da richieste di incontri da parte delle varie associazioni e da proposte culturali di vario genere.
È dimostrato che Terlizzi è ricchissima di numerose eccellenze culturali in tutti i campi e questa è una grande leva di forza per la nostra comunità.
Ci sono innumerevoli associazioni attive sul territorio che, a mio avviso, non hanno avuto spazio per esprimersi a dovere: sono davvero tanti i progetti e i programmi culturali arrivati sulla mia scrivania.
Sarà mio compito a breve incontrare le associazioni operanti sul territorio cittadino per ascoltarle e per capire come questa amministrazione possa essere efficacemente al loro fianco, affinché le varie anime culturali possano esprimersi nella loro interezza. Terlizzi è ricca di giovani scrittori, poeti, musicisti, appassionati di storia locale, davvero un panorama vario con una proposta culturale enorme.
Non vanno tuttavia nascoste le criticità, prima fra tutte una certa refrattarietà a fare rete, talvolta un individualismo che non produce valore aggiunto. Ecco, spero di dare un contributo perché le nostre eccellenze culturali diventino patrimonio comune della città.
Non dimentichiamoci che ancora oggi Terlizzi non ha il suo teatro. A questo proposito, vanno distinti due aspetti: il contenitore e il contenuto.
Sul contenitore ci siamo già messi all'opera per chiarire come definire il contenzioso con la curatela del fallimento della società che ha ristrutturato l'immobile. Tengo a precisare che questa vertenza non impedirebbe di andare avanti con i lavori di completamento. Ecco, questo è un altro aspetto su cui non si è mai fatta chiarezza. I lavori sono terminati? E se no, cosa manca? E' in ballo, a questo proposito, un grosso finanziamento.
Dobbiamo capire cosa fare con il teatro e arriviamo, dunque, al contenuto. Chi lavora nel teatro mi darà ragione. Dobbiamo cominciare a ragionare sulla gestione e mi permetto di azzardare, ma solo per esemplificare il nostro approccio: se allo stato dell'arte il teatro potesse già essere aperto, l'amministrazione non dovrebbe aver paura a farlo perché ci sono tante esperienze concrete in tal senso. Così si fa Teatro di Comunità, nello spirito del Teatro Millico, che non casualmente fu realizzato nello stesso fabbricato del Municipio.
Come sarà implementata la delega ai Servizi Sociali, cavallo di battaglia del Partito Democratico? Quali sinergie saranno poste in atto tra Città Civile e il PD?
I servizi sociali, ma questo discorso vale per tutte le deleghe, non sono un appannaggio di questo o di quel partito. Sono deleghe del sindaco e sono strumenti di azione dell'amministrazione nel suo complesso. I partiti, certo, esprimono l'indirizzo politico, ma questo si esplica nelle sedi istituzionali. Le sinergie ci sono già state nel varo di questa amministrazione e proseguiranno nel rispetto reciproco, non solo con il PD ma con tutte le forze politiche della maggioranza. Principalmente, però, con le forze civili e sociali presenti sul territorio.
Da anni l'associazione "È fatto giorno aps" promuove il rispetto delle regole, organizzando il "Festival per la legalità". In qualità di istituzione, come intende controbilanciare il dilagare di fenomeni criminosi? A marzo scorso è stato scoperto un arsenale di armi nel cimitero; inoltre le relazioni della DIA segnalano Terlizzi come uno dei centri di spaccio di stupefacenti.
Vale per la legalità quello che ho detto per i servizi sociali. La vocazione legalitaria di Città Civile non è assolutamente un "orticello". Ci mancherebbe. Tutti siamo chiamati a promuovere una cultura che metta al centro delle azioni, private e collettive, il rispetto delle regole di convivenza e la lotta alla criminalità organizzata. Quanto all'episodio che lei cita, sappiamo tutti la delicatezza della questione sul nostro territorio, noi dobbiamo supportare le forze dell'ordine e la magistratura nel loro lavoro. A noi spetta rigenerare l'ambiente sociale nel quale viviamo.
Quale linea politica adotterà insieme alla consigliera comunale Daniela Zappatore, anch'ella espressione di Città Civile?
Città Civile nella recente tornata elettorale ha espresso il suo miglior risultato. Anzi, è mancato poco affinché questo risultato fosse ancor più significativo all'interno della coalizione.
Intanto rimarchiamo che Città Civile in questo momento è rappresentata da due donne. Al di là della retorica sulle discriminazioni di genere, credo che questo sia un segnale concreto.
A me è stato dato l'onore e l'onere di affiancare, con gli altri assessori, il Sindaco nell'azione di governo; a Daniela Zappatore, figura storica del movimento e attuale coordinatrice, quelli di esprimere il nostro indirizzo politico nel seno della maggioranza di centro-sinistra che ha fatto eleggere Michelangelo De Chirico.
Il compito è difficile, ma è appassionante: c'è ampia condivisione e collaborazione e non siamo sole, dietro di noi c'è il movimento politico più antico della città, c'è tanta voglia di fare bene, di servire il paese per una Terlizzi più bella e più attenta ai bisogni di tutti i cittadini anche dei più deboli. Per questo confidiamo in un futuro con solide radici.