Cronaca
Orrore a Terlizzi: tre gatti bruciati vivi. «Morti tra atroci sofferenze»
La terribile scoperta all'interno dell'istituto scolastico Rodari-Catalano. Sul posto i Carabinieri e i volontari dell'Anpana
Terlizzi - domenica 28 agosto 2022
10.02
Pomeriggio di orrore, quello di venerdì, a Terlizzi, dove tre gatti (una mamma e i suoi cuccioli, nda) sono stati seviziati e poi bruciati vivi. Lasciati morire con atroci sofferenze. A trovare gli animali, all'interno della scuola dell'infanzia Rodari-Catalano in via Campo Sportivo, sono stati i componenti del personale scolastico.
Quando gli agenti di Polizia Locale sono arrivati sul posto hanno fatto la macabra scoperta. Sono state avviate le indagini dai Carabinieri della locale Tenenza e dalle guardie zoofile della Città Metropolitana di Bari che sono intervenute dopo il ritrovamento. «Sono state rilevate tutte le tracce - ha detto Filomena Urbano, presidente dell'associazione Anpana -. Erano sparse, visto che uno dei due cuccioli si è spostato da una parte all'altra dei locali fino a cadere esanime in terra».
Si tratterebbe di tre gatti che appartenevano a una delle due colonie, riconosciute dall'Asl. A riconoscerli Filomena De Nichilo, la volontaria dell'associazione che si prendeva cura di loro. «Erano tre gatti liberi - ha precisato Urbano -, potremmo anche supporre siano stati chiusi nella scuola». Pensare che si registrino ancora casi di maltrattamenti di animali e casi simili dovrebbe fare inorridire chiunque. «Faremo una fiaccolata - ha detto la presidente - in memoria di questi tre gatti».
Intanto, sul fronte investigativo, sembra sia stato individuato il materiale con cui sono stati arsi vivi i gatti. Inoltre «si presume l'intrusione di estranei nell'edificio e pare non sia stata trovata traccia di scasso», si legge in una circolare del dirigente della scuola, Francesco Saverio Messinese. Un dettaglio che lascia perplessi.
Quando gli agenti di Polizia Locale sono arrivati sul posto hanno fatto la macabra scoperta. Sono state avviate le indagini dai Carabinieri della locale Tenenza e dalle guardie zoofile della Città Metropolitana di Bari che sono intervenute dopo il ritrovamento. «Sono state rilevate tutte le tracce - ha detto Filomena Urbano, presidente dell'associazione Anpana -. Erano sparse, visto che uno dei due cuccioli si è spostato da una parte all'altra dei locali fino a cadere esanime in terra».
Si tratterebbe di tre gatti che appartenevano a una delle due colonie, riconosciute dall'Asl. A riconoscerli Filomena De Nichilo, la volontaria dell'associazione che si prendeva cura di loro. «Erano tre gatti liberi - ha precisato Urbano -, potremmo anche supporre siano stati chiusi nella scuola». Pensare che si registrino ancora casi di maltrattamenti di animali e casi simili dovrebbe fare inorridire chiunque. «Faremo una fiaccolata - ha detto la presidente - in memoria di questi tre gatti».
Intanto, sul fronte investigativo, sembra sia stato individuato il materiale con cui sono stati arsi vivi i gatti. Inoltre «si presume l'intrusione di estranei nell'edificio e pare non sia stata trovata traccia di scasso», si legge in una circolare del dirigente della scuola, Francesco Saverio Messinese. Un dettaglio che lascia perplessi.