Attualità
Ospedale del Nord Barese, "si inizino subito le procedure"
Il sindaco Gemmato presente al convegno "La Regione Puglia dimentica l'ospedale del Nord barese"
Terlizzi - sabato 12 marzo 2016
17.17
"Il territorio Molfetta, Terlizzi, Corato è storicamente privo di una struttura ospedaliera di riferimento. Si inizino subito le procedure per la realizzazione dell'ospedale di I livello del Nord Barese e nel frattempo si lascino le attuali dotazioni di posti letto negli ospedali già esistenti". C'era anche il sindaco di Terlizzi, Ninni Gemmato, ieri sera all'incontro a Molfetta sul piano di riordino ospedaliero regionale. Il titolo, già un programma: "La Regione Puglia dimentica l'ospedale del Nord barese". Eppure non si è parlato solo dei tagli agli ospedali del nord barese contenuti nella famigerata delibera del 29 febbraio scorso. Il focus del convegno è stato il futuro della sanità in Puglia per capire, e possibilmente programmare, cosa c'è da fare immediatamente per dare ai cittadini delle prospettive di cura accettabile.
"Oggi nel nordbarese oggettivamente manca una struttura di I livello" ha fatto notare Gemmato ricordando come la Regione già negli anni passati aveva tagliato tutte le unità di terapia intensiva coronarica (Utic) cocnentrandole tutte su Bari. Oggi con il nuovo piano Emiliano chiude anche la Chirurgia bariatrica visto che questa specializzazione può essere garantita solo in presenza di una rianimazione che a Terlizzi non c'è.
La soluzione per il futuro è l'ospedale consortile del Nord Barese, un maxi presidio ospedaliero tra Bisceglie e Molfetta che contenga tutte le eccellenze mediche e specialistiche. Un presidio da realizzare con il coinvolgimento diretto dei Comuni nell'ambito di una Fondazione. Una soluzione per la sanità pugliese e in particolare del Nord Barese. Di questo si è parlato nell'aula magna "Regina Pacis" alla presenza del senatore Antonio Azzollini, i dottori Tommaso Fontana, Luigi Roselli e Stanislao Caputo, il sindaco di Terlizzi, Ninni Gemmato, e i consiglieri regionali Andrea Caroppo e Mimmo Damascelli.
Le città di Molfetta, Bisceglie e Terlizzi hanno già incominciato a lavorare dal novembre 2011 in questa direzione con un atto peraltro sottoscritto anche dai sindaci di Bitonto, Giovinazzo, Palo del Colle, Ruvo e Corato, in cui si concorda l'opportunità di creare un nuovo ospedale territoriale consortile progettato su criteri di modernità ed economicità.
Il senatore Azzollini spiega che «non si tratta solo di un no al piano di riordino, ma è soprattutto una proposta innovativa che disegna il futuro della sanità regionale». La proposta del senatore è quella di creare una struttura, un comitato, a carattere permanente che «porti avanti questo progetto dell'ospedale consortile perché la sanità si sviluppi in maniera diversa in Puglia». Come costruirlo? L'idea emersa nel corso del convegno è quella di fare ricorso a finanziamenti pubblici e privati.
"Oggi nel nordbarese oggettivamente manca una struttura di I livello" ha fatto notare Gemmato ricordando come la Regione già negli anni passati aveva tagliato tutte le unità di terapia intensiva coronarica (Utic) cocnentrandole tutte su Bari. Oggi con il nuovo piano Emiliano chiude anche la Chirurgia bariatrica visto che questa specializzazione può essere garantita solo in presenza di una rianimazione che a Terlizzi non c'è.
La soluzione per il futuro è l'ospedale consortile del Nord Barese, un maxi presidio ospedaliero tra Bisceglie e Molfetta che contenga tutte le eccellenze mediche e specialistiche. Un presidio da realizzare con il coinvolgimento diretto dei Comuni nell'ambito di una Fondazione. Una soluzione per la sanità pugliese e in particolare del Nord Barese. Di questo si è parlato nell'aula magna "Regina Pacis" alla presenza del senatore Antonio Azzollini, i dottori Tommaso Fontana, Luigi Roselli e Stanislao Caputo, il sindaco di Terlizzi, Ninni Gemmato, e i consiglieri regionali Andrea Caroppo e Mimmo Damascelli.
Le città di Molfetta, Bisceglie e Terlizzi hanno già incominciato a lavorare dal novembre 2011 in questa direzione con un atto peraltro sottoscritto anche dai sindaci di Bitonto, Giovinazzo, Palo del Colle, Ruvo e Corato, in cui si concorda l'opportunità di creare un nuovo ospedale territoriale consortile progettato su criteri di modernità ed economicità.
Il senatore Azzollini spiega che «non si tratta solo di un no al piano di riordino, ma è soprattutto una proposta innovativa che disegna il futuro della sanità regionale». La proposta del senatore è quella di creare una struttura, un comitato, a carattere permanente che «porti avanti questo progetto dell'ospedale consortile perché la sanità si sviluppi in maniera diversa in Puglia». Come costruirlo? L'idea emersa nel corso del convegno è quella di fare ricorso a finanziamenti pubblici e privati.