
Attualità
Ospedale, l'ira di Marcello Gemmato: «Disegno preordinato di svuotamento del nosocomio terlizzese»
Critiche da parte del parlamentare di Fratelli d'Italia all'accorpamento di Medicina e Chirurgia
Terlizzi - venerdì 14 settembre 2018
7.05
L'accorpamento di Medicina e Chirurgia sta facendo gridare allo scandalo un po' tutti. Medicini, pazienti, cittadini, mondo sindacale e politici nelle ultime ore hanno tutti unanimemente espresso il proprio disappunto rispetto alla scelta della direzione medica del «Sarcone» di svuotare un intero piano dell'ospedale terlizzese per accorpare i due reparti, scelta che per molti viene vista come un assaggio del piano ospedaliero di Michele Emiliano che prevede la riconversione del presidio di Terlizzi (al momento solo l'opposizione in consiglio comunale con Forza Italia, Partito Democratico e Città Civile non si è espressa ufficialmente su questa specifica questione). Durissima la posizione dell'on. Marcello Gemmato, parlamentare terlizzese di Fratelli d'Italia:
«Come già denunciato più volte - inizia la nota di Gemmato - assistiamo ad un disegno preordinato di svuotamento del nosocomio terlizzese e, col solo fine di giustificarne la chiusura, si sta operando uno smantellamento capillare di uno dei migliori ospedali pugliesi.
Questa volta tocca a reparto di Chirurgia generale, che dal 1° settembre è stato chiuso ed accorpato all'unità operativa di Medicina.
I pazienti sottoposti ad intervento chirurgico sono ricoverati insieme ai normali degenti. Il tutto giustificato dal fatto che l'unità operativa di Medicina presenta carenza di personale infermieristico per la fruizione delle ferie estive. Il tutto a danno dei pazienti perché, come opportunamente evidenziato dal direttore responsabile della Chirurgia generale dr. Giuseppe Barile, l'accorpamento non tutelerebbe il paziente chirurgico dal rischio di contrarre infezioni ospedaliere di vario tipo con aumento dell'incidenza di complicanze.
Ci chiediamo se, finite le ferie, si tornerà ad una condizione di normalità con il ripristino non solo della netta separazione tra i pazienti sottoposti ad interventi e i cosiddetti internisti, ma anche della normale attività operatoria (anch'essa sospesa, negli ultimi mesi, in forza di mancanza di personale medico).
Una direzione sanitaria degna di questo nome dovrebbe provvedere alle dotazioni organiche al fine di assicurare il normale espletamento delle attività mediche e chirurgiche.
Non si possono chiudere interi reparti sol perché mancano anestesisti, chirurghi o infermieri.
Rivolgiamo un appello al Presidente a Emiliano affinché si ravveda e consideri la richiesta di salute dell'intera popolazione del nord barese, dismettendo il progetto di smantellamento e disarticolazione del Sarcone: chi è deputato alla programmazione ed al giusto funzionamento di strutture complesse, quale è l'ospedale di Terlizzi, deve essere in grado di farlo.
Diversamente chiediamo: perché negli ultimi anni sono stati spesi milioni di euro per ammodernare e dotare l'ospedale terlizzese, in particolare le sale operatorie, se poi di lì a qualche mese l'intenzione era quella di chiuderlo?
Questo aspetto, già da me evidenziato al ministro della Salute Grillo in un'audizione in Commissione XII-Sanità Affari Sociali alla Camera sarà oggetto di particolare attenzione.
Il ministro Grillo ha evidenziato di voler condurre una battaglia agli sprechi, allora iniziamo da questo.
Il Movimento 5 Stelle, oltre al ministro della Salute Grillo, esprime in Parlamento il presidente della Commissione Sanità alla Camera ed al Senato.
Invito quindi i parlamentari grillini del territorio, stranamente assenti nel dibattito, a prendere una posizione senza colori e divisioni partitiche ma avendo come unico obiettivo la difesa della salute dei cittadini.
«Come già denunciato più volte - inizia la nota di Gemmato - assistiamo ad un disegno preordinato di svuotamento del nosocomio terlizzese e, col solo fine di giustificarne la chiusura, si sta operando uno smantellamento capillare di uno dei migliori ospedali pugliesi.
Questa volta tocca a reparto di Chirurgia generale, che dal 1° settembre è stato chiuso ed accorpato all'unità operativa di Medicina.
I pazienti sottoposti ad intervento chirurgico sono ricoverati insieme ai normali degenti. Il tutto giustificato dal fatto che l'unità operativa di Medicina presenta carenza di personale infermieristico per la fruizione delle ferie estive. Il tutto a danno dei pazienti perché, come opportunamente evidenziato dal direttore responsabile della Chirurgia generale dr. Giuseppe Barile, l'accorpamento non tutelerebbe il paziente chirurgico dal rischio di contrarre infezioni ospedaliere di vario tipo con aumento dell'incidenza di complicanze.
Ci chiediamo se, finite le ferie, si tornerà ad una condizione di normalità con il ripristino non solo della netta separazione tra i pazienti sottoposti ad interventi e i cosiddetti internisti, ma anche della normale attività operatoria (anch'essa sospesa, negli ultimi mesi, in forza di mancanza di personale medico).
Una direzione sanitaria degna di questo nome dovrebbe provvedere alle dotazioni organiche al fine di assicurare il normale espletamento delle attività mediche e chirurgiche.
Non si possono chiudere interi reparti sol perché mancano anestesisti, chirurghi o infermieri.
Rivolgiamo un appello al Presidente a Emiliano affinché si ravveda e consideri la richiesta di salute dell'intera popolazione del nord barese, dismettendo il progetto di smantellamento e disarticolazione del Sarcone: chi è deputato alla programmazione ed al giusto funzionamento di strutture complesse, quale è l'ospedale di Terlizzi, deve essere in grado di farlo.
Diversamente chiediamo: perché negli ultimi anni sono stati spesi milioni di euro per ammodernare e dotare l'ospedale terlizzese, in particolare le sale operatorie, se poi di lì a qualche mese l'intenzione era quella di chiuderlo?
Questo aspetto, già da me evidenziato al ministro della Salute Grillo in un'audizione in Commissione XII-Sanità Affari Sociali alla Camera sarà oggetto di particolare attenzione.
Il ministro Grillo ha evidenziato di voler condurre una battaglia agli sprechi, allora iniziamo da questo.
Il Movimento 5 Stelle, oltre al ministro della Salute Grillo, esprime in Parlamento il presidente della Commissione Sanità alla Camera ed al Senato.
Invito quindi i parlamentari grillini del territorio, stranamente assenti nel dibattito, a prendere una posizione senza colori e divisioni partitiche ma avendo come unico obiettivo la difesa della salute dei cittadini.