
Attualità
Ospedale Nord Barese, Gemmato: «Bene gli impegni, ma servono gli atti»
Il sndaco Ninni Gemmato esprime la propria posizione sul piano di riordino ospedaliero
Terlizzi - mercoledì 7 dicembre 2016
7.31
«Bene gli impegni, bene le promesse ma a questi devono seguire gli atti, unica garanzia della tangibile volontà di dare a questo territorio il suo ospedale». Così il sindaco Ninni Gemmato, commenta il piano di riordino ospedaliero appena varato dalla giunta Michele Emiliano.
«Come ho già avuto modo di dire, una cosa sono gli annunci, altra è la deliberazione di quanto annunciato, altra ancora è l'attuazione di quanto deliberato. Staremo a vedere, senza campanilismi, pregiudizi politici, rivendicazioni: l'importante è il risultato, in difesa della salute dei cittadini».
Certo sono toni ben lontani da quelli di protesta che qualche mese fa spinsero il sindaco e tutta la maggioranza a scendere in piazza contro la riconversione dell'ospedale Sarcone (che non sarà più ospedale di base). Ma quelle di Gemmato restano parole condivisibili che fotografano bene l'incertezza che cittadini e operatori della sanità stanno vivendo in questi ultimi giorni.
Da una parte, infatti, carta e numeri alla mano, c'è il piano che penalizza fortemente i tre ospedali del nord barese senza alcun atto propedeutico per il presidio di primo livello promesso; dall'altra Emiliano continua ad affermare che l'ospedale di primo livello (da realizzare in uno dei tre ospedali, a Molfetta, a Corato o a Terlizzi, non è ancora deciso) si farà e che nel frattempo nulla si muoverà. Parole esattamente contrarie rispetto alle tabelle presentate dallo stesso Emiliano.
«Come ho già avuto modo di dire, una cosa sono gli annunci, altra è la deliberazione di quanto annunciato, altra ancora è l'attuazione di quanto deliberato. Staremo a vedere, senza campanilismi, pregiudizi politici, rivendicazioni: l'importante è il risultato, in difesa della salute dei cittadini».
Certo sono toni ben lontani da quelli di protesta che qualche mese fa spinsero il sindaco e tutta la maggioranza a scendere in piazza contro la riconversione dell'ospedale Sarcone (che non sarà più ospedale di base). Ma quelle di Gemmato restano parole condivisibili che fotografano bene l'incertezza che cittadini e operatori della sanità stanno vivendo in questi ultimi giorni.
Da una parte, infatti, carta e numeri alla mano, c'è il piano che penalizza fortemente i tre ospedali del nord barese senza alcun atto propedeutico per il presidio di primo livello promesso; dall'altra Emiliano continua ad affermare che l'ospedale di primo livello (da realizzare in uno dei tre ospedali, a Molfetta, a Corato o a Terlizzi, non è ancora deciso) si farà e che nel frattempo nulla si muoverà. Parole esattamente contrarie rispetto alle tabelle presentate dallo stesso Emiliano.