Politica
Ospedale "Sarcone", Fratelli d'Italia: «Opposizioni non guardano in faccia la realtà»
La nota dell'intero Gruppo consiliare
Terlizzi - mercoledì 25 settembre 2019
0.46
Riceviamo e pubblichiamo integralmente nota stampa del Gruppo consiliare di Fratelli d'Italia sulle vicende che stanno interessando l'Ospedale "Sarcone" di Terlizzi.
«È necessario che la Città sappia quanto corrotto sia l'approccio di chi, non solo tace la verità sul caso "Sarcone", ma addirittura la deformi pur di favorire le nicchie partitiche e le poltrone.
Siamo arrivati alla frutta! Piovono calcinacci negli ambulatori dell'ospedale di Terlizzi. Piovono dai soffitti negli ambienti destinati alle visite, alla cura.
E mentre a noi si contorcono gli stomaci all'idea di un ospedale messo a nuovo, per essere svuotato e abbandonato dai vertici regionali, l'acrobatica opposizione di centrosinistra si ritrae indietro, nega quindici anni di storia recente e punta ancora il dito contro Raffaele Fitto.
Primi nella caccia al pelo nell'uovo, oggi, con le banane agli occhi, non scorgono le luci spente.
A causa dei crolli, dall'8 settembre – cioè, da oltre due settimane! - gli ambulatori, chiusi al pubblico, sono stati trasferiti e smistati tra Ruvo e Corato. Incredibilmente nessuno degli infaticabili paladini del centrosinistra lo ha notato. Nessun grido d'allarme, nessuna denuncia; tutti zitti zitti a non dir nulla, niente proteste, nessun appello.
Né piazze occupate, né appassionati flash-mob organizzati contro gli amichetti che da quindici anni governano in Regione.
Gli viene facile, estremamente più facile, armarsi di menzogne e andare tutti insieme addosso a un sindaco che deve dar voce ai propri cittadini, vergognosamente sballottati e disorientati dalla totale incertezza di visite, assistenza, ricoveri.
Negli ultimi quindici anni il nostro Ospedale è stato spolpato vivo.
Oggi non sono più chiari né i tempi, né il luogo della prestazione sanitaria: solo per fare un esempio, prenotare una banalissima ecografia qui da noi significa essere inseriti in una lista con tempi d'attesa che possono arrivare a febbraio del 2020.
Ci hanno scippato decine di posti letto e quotidianamente mortificano i nostri medici, gli anestesisti e gli operatori sanitari.
Smembreranno il Pronto Soccorso, vanificando ogni residua aspirazione a conservare le dotazioni infrastrutturali minime previste per un presidio ospedaliero di base. Sicché, i servizi essenziali per l'emergenza-urgenza sono ormai definitivamente localizzati altrove, in strutture sanitarie a non meno di 30 chilometri di distanza.
Davvero i prestigiatori del centrosinistra vorrebbero tentare di far sparire 15 anni di mal governo di centrosinistra a presidenza Vendola-Emiliano?
Davvero questi affabulatori perpetuano l'inganno di fingere di non sapere che scelleratamente l'amministrazione regionale degli ultimi tre quinquenni ha bruciato, sperperato, dilapidato oltre 10 milioni di euro di denaro pubblico, per allestire un Pronto Soccorso già destinato alla chiusura e sale operatorie mai utilizzate?
Davvero immaginano di poterci incantare in modo così volgare e sfacciato?
Terlizzi non dimentica: siete quelli corsi ad applaudire Michele Emiliano, camaleontico interprete nello show della "Carta di Ruvo" e dell'"Ospedale unico di primo livello", farsa colossale consumata ai danni dei cittadini di Terlizzi e di tutto il Nord Barese.
Non scorda che già due anni fa, non solo in questi giorni, in Consiglio comunale, per Fratelli d'Italia, noi stessi abbiamo sollecitato il presidente Emiliano a un confronto in aula sui temi della sanità e dell'ospedale. Lo abbiamo fatto più volte, senza ottenere risposta. Né miglior garbo è stato riservato alle proposte e alle esigenze rappresentate dal Sindaco Ninni Gemmato negli incontri e nelle sedi istituzionali.
Non ignora che per noi oggi, con una struttura mastodontica svuotata di funzione, è impossibile riuscire ad ottenere assistenza persino per curare la più banale unghia incarnita!
Se non ci fosse di mezzo soprattutto la salute dei nostri pazienti, ci sarebbe soltanto da ridere.
Invece no. Dei giochi di prestigio di chi tenta ancora di mischiare le carte, non resta ormai che il forte amaro: il tempo dirà che portarsi le mani agli occhi per non guardare in faccia la realtà significa essere colpevoli, osceni complici di questo scempio».
Il gruppo consiliare e gli assessori di Fratelli d'Italia
«È necessario che la Città sappia quanto corrotto sia l'approccio di chi, non solo tace la verità sul caso "Sarcone", ma addirittura la deformi pur di favorire le nicchie partitiche e le poltrone.
Siamo arrivati alla frutta! Piovono calcinacci negli ambulatori dell'ospedale di Terlizzi. Piovono dai soffitti negli ambienti destinati alle visite, alla cura.
E mentre a noi si contorcono gli stomaci all'idea di un ospedale messo a nuovo, per essere svuotato e abbandonato dai vertici regionali, l'acrobatica opposizione di centrosinistra si ritrae indietro, nega quindici anni di storia recente e punta ancora il dito contro Raffaele Fitto.
Primi nella caccia al pelo nell'uovo, oggi, con le banane agli occhi, non scorgono le luci spente.
A causa dei crolli, dall'8 settembre – cioè, da oltre due settimane! - gli ambulatori, chiusi al pubblico, sono stati trasferiti e smistati tra Ruvo e Corato. Incredibilmente nessuno degli infaticabili paladini del centrosinistra lo ha notato. Nessun grido d'allarme, nessuna denuncia; tutti zitti zitti a non dir nulla, niente proteste, nessun appello.
Né piazze occupate, né appassionati flash-mob organizzati contro gli amichetti che da quindici anni governano in Regione.
Gli viene facile, estremamente più facile, armarsi di menzogne e andare tutti insieme addosso a un sindaco che deve dar voce ai propri cittadini, vergognosamente sballottati e disorientati dalla totale incertezza di visite, assistenza, ricoveri.
Negli ultimi quindici anni il nostro Ospedale è stato spolpato vivo.
Oggi non sono più chiari né i tempi, né il luogo della prestazione sanitaria: solo per fare un esempio, prenotare una banalissima ecografia qui da noi significa essere inseriti in una lista con tempi d'attesa che possono arrivare a febbraio del 2020.
Ci hanno scippato decine di posti letto e quotidianamente mortificano i nostri medici, gli anestesisti e gli operatori sanitari.
Smembreranno il Pronto Soccorso, vanificando ogni residua aspirazione a conservare le dotazioni infrastrutturali minime previste per un presidio ospedaliero di base. Sicché, i servizi essenziali per l'emergenza-urgenza sono ormai definitivamente localizzati altrove, in strutture sanitarie a non meno di 30 chilometri di distanza.
Davvero i prestigiatori del centrosinistra vorrebbero tentare di far sparire 15 anni di mal governo di centrosinistra a presidenza Vendola-Emiliano?
Davvero questi affabulatori perpetuano l'inganno di fingere di non sapere che scelleratamente l'amministrazione regionale degli ultimi tre quinquenni ha bruciato, sperperato, dilapidato oltre 10 milioni di euro di denaro pubblico, per allestire un Pronto Soccorso già destinato alla chiusura e sale operatorie mai utilizzate?
Davvero immaginano di poterci incantare in modo così volgare e sfacciato?
Terlizzi non dimentica: siete quelli corsi ad applaudire Michele Emiliano, camaleontico interprete nello show della "Carta di Ruvo" e dell'"Ospedale unico di primo livello", farsa colossale consumata ai danni dei cittadini di Terlizzi e di tutto il Nord Barese.
Non scorda che già due anni fa, non solo in questi giorni, in Consiglio comunale, per Fratelli d'Italia, noi stessi abbiamo sollecitato il presidente Emiliano a un confronto in aula sui temi della sanità e dell'ospedale. Lo abbiamo fatto più volte, senza ottenere risposta. Né miglior garbo è stato riservato alle proposte e alle esigenze rappresentate dal Sindaco Ninni Gemmato negli incontri e nelle sedi istituzionali.
Non ignora che per noi oggi, con una struttura mastodontica svuotata di funzione, è impossibile riuscire ad ottenere assistenza persino per curare la più banale unghia incarnita!
Se non ci fosse di mezzo soprattutto la salute dei nostri pazienti, ci sarebbe soltanto da ridere.
Invece no. Dei giochi di prestigio di chi tenta ancora di mischiare le carte, non resta ormai che il forte amaro: il tempo dirà che portarsi le mani agli occhi per non guardare in faccia la realtà significa essere colpevoli, osceni complici di questo scempio».
Il gruppo consiliare e gli assessori di Fratelli d'Italia