Politica
Pagamenti lampade votive: La Corrente rassicura i cittadini di Terlizzi
Una nota per spiegare perché al momento non bisogna pagare
Terlizzi - martedì 30 marzo 2021
«Da qualche giorno sta arrivando questa comunicazione (via mail, via pec, attraverso notifica di un messo comunale) ai circa 1000 cittadini che hanno scelto di accogliere la nostra proposta e procedere in autotutela in merito al pagamento del canone per il servizio di illuminazione delle lampade votive».
A scriverlo è il gruppo de La Corrente Terlizzi (sotto l'articolo la foto della comunicazione, ndr) che spiega perché è bene andare cauti: «il nostro team di avvocati - spiegano dal movimento civico - sta studiando le normative e la giurisprudenza relativa e valutando la possibilità di procedere legalmente, ma nel frattempo ci sentiamo di rassicurarvi: quella ricevuta NON È un'ingiunzione di pagamento. È una semplice lettera. La scadenza del 31 marzo non è tassativa. Non abbiate timore», è la rassicurazione che in tanti attendevano.
Istanze, quelle di molti cittadini, che il Consigliere Giuseppe Volpe, ha provato a portare nella seduta telematica del Consiglio comunale, convocato per ieri, 29 marzo, dando battaglia in aula.
«Qualche valutazione politica in merito alla lettera inviata ai cittadini dal Comune di Terlizzi però vogliamo farla: come avete stabilito che la cifra sia irrisoria. Irrisoria per chi? Come vi permettete? E soprattutto cosa ne sapete delle condizioni economiche dei cittadini in questo periodo così difficile?
Come fate ad asserire che la prescrizione sia decennale e non, come noi sosteniamo, quinquennale? Nella lettera non è indicato alcun riferimento normativo.
La lettera non riporta alcun riferimento alle singole istanze inviate. È un banalissimo copia-incolla-spedisci. Carta straccia in definitiva. Vi sembra il modo appropriato di procedere di una pubblica amministrazione?», è la stoccata conclusivo rivolta all'esecutivo cittadino.
A scriverlo è il gruppo de La Corrente Terlizzi (sotto l'articolo la foto della comunicazione, ndr) che spiega perché è bene andare cauti: «il nostro team di avvocati - spiegano dal movimento civico - sta studiando le normative e la giurisprudenza relativa e valutando la possibilità di procedere legalmente, ma nel frattempo ci sentiamo di rassicurarvi: quella ricevuta NON È un'ingiunzione di pagamento. È una semplice lettera. La scadenza del 31 marzo non è tassativa. Non abbiate timore», è la rassicurazione che in tanti attendevano.
Istanze, quelle di molti cittadini, che il Consigliere Giuseppe Volpe, ha provato a portare nella seduta telematica del Consiglio comunale, convocato per ieri, 29 marzo, dando battaglia in aula.
«Qualche valutazione politica in merito alla lettera inviata ai cittadini dal Comune di Terlizzi però vogliamo farla: come avete stabilito che la cifra sia irrisoria. Irrisoria per chi? Come vi permettete? E soprattutto cosa ne sapete delle condizioni economiche dei cittadini in questo periodo così difficile?
Come fate ad asserire che la prescrizione sia decennale e non, come noi sosteniamo, quinquennale? Nella lettera non è indicato alcun riferimento normativo.
La lettera non riporta alcun riferimento alle singole istanze inviate. È un banalissimo copia-incolla-spedisci. Carta straccia in definitiva. Vi sembra il modo appropriato di procedere di una pubblica amministrazione?», è la stoccata conclusivo rivolta all'esecutivo cittadino.