Cronaca
"Pandora", condanne definitive per mafia: anche i fratelli Baldassarre
34, in totale, gli ordini di carcerazione eseguiti dai Carabinieri del Ros: Gioacchino fu condannato a 12 anni, Vincenzo a 8
Terlizzi - mercoledì 15 novembre 2023
22.24
Tutti i mali della mafia dell'area metropolitana di Bari degli ultimi trent'anni racchiusi nel vaso di Pandora. Così, con il nome del personaggio della mitologia greca, fu denominata l'operazione dei Carabinieri del Ros che, il 18 giugno 2018, portò all'arresto di 104 persone affiliate ai clan mafiosi Mercante-Diomede e Capriati.
A 34 di queste, i militari hanno notificato altrettanti ordini di carcerazione della Procura Generale di Bari poiché sono diventate definitive le condanne della Corte d'Appello: sono accusate di associazione mafiosa, tentati omicidi, armi, rapine, furti, lesioni, sequestro di persona e dovranno espiare 222 anni di reclusione. Tra questi, due sono di Terlizzi: si tratta dei fratelli Gioacchino e Vincenzo Baldassarre, condannati a 12 e a 8 anni e già reclusi in carcere a Siracusa e Fossombrone.
Il 10 ottobre scorso la Cassazione ha riconosciuto la correttezza delle varie sentenze di primo e secondo grado del Tribunale di Bari e della Corte d'Appello e ha respinto i ricorsi. Inoltre la Cassazione ha confermato le due sentenze anche nella parte in cui avevano ritenuto che il clan Capriati, in un'attività ultradecennale, si è caratterizzato in un articolato piano criminoso, sviluppando la selezione e il reclutamento in carcere e proiettandosi sino al nord barese ed alla sesta provincia.
7 dei condannati per associazione mafiosa operavano tra Trani, Corato e Terlizzi, dove agivano i Baldassarre. L'ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale di Bari, infine, ha anche chiesto per 26 dei 34 condannati la revoca dei benefici che erano stati concessi (liberazione anticipata, indulto e sospensioni condizionali).
A 34 di queste, i militari hanno notificato altrettanti ordini di carcerazione della Procura Generale di Bari poiché sono diventate definitive le condanne della Corte d'Appello: sono accusate di associazione mafiosa, tentati omicidi, armi, rapine, furti, lesioni, sequestro di persona e dovranno espiare 222 anni di reclusione. Tra questi, due sono di Terlizzi: si tratta dei fratelli Gioacchino e Vincenzo Baldassarre, condannati a 12 e a 8 anni e già reclusi in carcere a Siracusa e Fossombrone.
Il 10 ottobre scorso la Cassazione ha riconosciuto la correttezza delle varie sentenze di primo e secondo grado del Tribunale di Bari e della Corte d'Appello e ha respinto i ricorsi. Inoltre la Cassazione ha confermato le due sentenze anche nella parte in cui avevano ritenuto che il clan Capriati, in un'attività ultradecennale, si è caratterizzato in un articolato piano criminoso, sviluppando la selezione e il reclutamento in carcere e proiettandosi sino al nord barese ed alla sesta provincia.
7 dei condannati per associazione mafiosa operavano tra Trani, Corato e Terlizzi, dove agivano i Baldassarre. L'ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale di Bari, infine, ha anche chiesto per 26 dei 34 condannati la revoca dei benefici che erano stati concessi (liberazione anticipata, indulto e sospensioni condizionali).