Politica
Parola di Michele Grassi: «A Terlizzi il PD è vivo e vigoroso»
Ancora un commento al voto di domenica scorsa del Consigliere comunale
Terlizzi - mercoledì 29 maggio 2019
Le Elezioni europee avrebbero di fatto aperto una nuova fase bipolare, tra una destra che guarda sempre meno al centro ed un nuovo centrosinistra, che si propone come autentica e forse unica alternativa credibile ai partiti nazionalisti.
Questa in sintesi l'analisi del voto di domenica scorsa operata dal segretario nazionale Dem, Nicola Zingaretti. Una tesi sposata in pieno da Michele Grassi, Consigliere comunale terlizzese che rivendica in una nota il buon risultato della sua compagine non solo a livello nazionale, con il 22,7% (ossia il 4% in più rispetto al risultato delle politiche del 2018, sebbene il dato sia dimezzato rispetto al plebiscito alle Europee del 2014), ma anche la nuova crescita nella città dei fiori.
«Viene quindi premiata - asserisce Grassi - la voglia di ripartire e rimettersi in gioco con pazienza e senso di responsabilità per le sorti del Paese e dell'Europa. Nella competizione europea il PD è il partito vincente nelle grandi città come Roma, Milano, Torino, Firenze e Bologna, mentre nelle elezioni amministrative riesce ad imporre il suo candidato a Bari, Firenze, Bergamo, Lecce, Bitritto e Cellamare.
Anche a Terlizzi - sottolinea il Consigliere - il PD cresce, raccogliendo il consenso di ben 1.684 votanti, ossia il 18,06%, scavalcando in tal modo Fratelli d'Italia" tra le cui fila correva per uno scranno al parlamento europeo (in realtà ruolo incompatibile con la carica di deputato a Montecitorio) il fratello onorevole del sindaco, premiato soprattutto perché unico candidato terlizzese, con poco più di 1.300 voti, dopo quasi 8 anni - è l'attacco - di "sindacato familiare"».
Grassi però non si nasconde, sa che non c'è da adagiarsi e che anzi il Partito Democratico deve davvero trovare nuova verve e tornare a «schiacciare il piede sull'acceleratore per dare un seguito al pregevole risultato ottenuto».
La presa di coscienza è tale soprattutto nel finale della nota stampa: «Sappiamo - continua Michele Grassi - che c'è molto da fare per il bene comune e per ricostruire il centro-sinistra, unico argine alla deriva populista del Capitano sovranista, ora che anche il suo alleato è in crisi di consensi. Le nuove direttrici da seguire - è il manifesto per il futuro prossimo - dovranno essere l'ecologia, il lavoro, lo sviluppo economico senza dimenticare l'inclusione sociale.
Ci davano per spacciati, finiti, moribondi - è la chiosa intrisa d'orgoglio -, ma il PD è vivo e vigoroso».
Questa in sintesi l'analisi del voto di domenica scorsa operata dal segretario nazionale Dem, Nicola Zingaretti. Una tesi sposata in pieno da Michele Grassi, Consigliere comunale terlizzese che rivendica in una nota il buon risultato della sua compagine non solo a livello nazionale, con il 22,7% (ossia il 4% in più rispetto al risultato delle politiche del 2018, sebbene il dato sia dimezzato rispetto al plebiscito alle Europee del 2014), ma anche la nuova crescita nella città dei fiori.
«Viene quindi premiata - asserisce Grassi - la voglia di ripartire e rimettersi in gioco con pazienza e senso di responsabilità per le sorti del Paese e dell'Europa. Nella competizione europea il PD è il partito vincente nelle grandi città come Roma, Milano, Torino, Firenze e Bologna, mentre nelle elezioni amministrative riesce ad imporre il suo candidato a Bari, Firenze, Bergamo, Lecce, Bitritto e Cellamare.
Anche a Terlizzi - sottolinea il Consigliere - il PD cresce, raccogliendo il consenso di ben 1.684 votanti, ossia il 18,06%, scavalcando in tal modo Fratelli d'Italia" tra le cui fila correva per uno scranno al parlamento europeo (in realtà ruolo incompatibile con la carica di deputato a Montecitorio) il fratello onorevole del sindaco, premiato soprattutto perché unico candidato terlizzese, con poco più di 1.300 voti, dopo quasi 8 anni - è l'attacco - di "sindacato familiare"».
Grassi però non si nasconde, sa che non c'è da adagiarsi e che anzi il Partito Democratico deve davvero trovare nuova verve e tornare a «schiacciare il piede sull'acceleratore per dare un seguito al pregevole risultato ottenuto».
La presa di coscienza è tale soprattutto nel finale della nota stampa: «Sappiamo - continua Michele Grassi - che c'è molto da fare per il bene comune e per ricostruire il centro-sinistra, unico argine alla deriva populista del Capitano sovranista, ora che anche il suo alleato è in crisi di consensi. Le nuove direttrici da seguire - è il manifesto per il futuro prossimo - dovranno essere l'ecologia, il lavoro, lo sviluppo economico senza dimenticare l'inclusione sociale.
Ci davano per spacciati, finiti, moribondi - è la chiosa intrisa d'orgoglio -, ma il PD è vivo e vigoroso».