Partito Democratico: "La maggioranza non è più compatta"

Il Partito Democratico si ricompatta attorno al suo segretario Franco Barile e torna a lanciare fendenti contro l'amministrazione Gemmato dopo il consiglio comunale dell'altra sera. I consiglieri comunali Barile e Sigrisi ritirano le dimissioni presentate dopo la richiesta di tesseramento da parte del presidente Michele Grassi e dichiarano che il Pd torna lungo il suo percorso di opposizione. Nessuno spiega cosa sia accaduto di preciso per motivare questa marcia indietro così repentina a, da dal nostro punto di osservazione, incomprensibile. Quel che è certo è che nel Partito Democratico la pace è fatta. Michele Grassi, dopo la sua esperienza al fianco del centrodestra, torna nel centrosinistra e nel Partito Democratico e vissero tutti felici e contenti.

Intanto, riprendono le bordate contro l'amministrazione Gemmato e la maggioranza di centrodestra. Il Pd sottolinea le difficoltà che vive la colazione che guida Terlizzi: "Regolamento per l'armamento della Polizia Municipale: ritirato! Regolamento per l'occupazione degli spazi pubblici: rinviato! Piano delle Alienazioni: rinviato! Erano — si legge in una nota stampa — tutti punti iscritti all'ordine del giorno dei consigli comunali che si sono svolti nelle ultime settimane e su cui la maggioranza si è dimostrata impreparata e non compatta: prima si iscrivono e poi si cancellano!

"Un governo così fatto è un governo debole e deletereo per la città. Sulle armi alla Polizia Municipale Gemmato fa un clamoroso dietro-front, consapevole di non aver previsto alcun impegno di spesa nel Documento Unico di Programmazione approvato appena l'11 febbraio scorso, come evidenziato in aula dai consiglieri del PD che avevano approfondito il documento stesso. Sui Dehors si è reso improvvisamente necessario acquisire i pareri richiesti ad alcune associazioni di categoria ancora non pervenuti, diversamente da quanto accaduto per l'approvazione del Regolamento Sale da Gioco dove è stato acquisito appena un solo parere ma non è stato applicato lo stesso criterio. Sulla vendita degli immobili comunali, nessuno dei consiglieri di maggioranza si era accorto che la variante urbanistica del suolo del mercato ortofrutticolo prevede la trasformazione da zona F a zona B1 anzichè B2, come previsto nel 2013 e poi bocciato dalla Regione a seguito di un preciso e dettagliato esposto tecnico da parte dei consiglieri del PD con il coinvolgimento degli altri consiglieri comunali di opposizione.

Bastava leggere almeno una volta le carte da loro prodotte!

Insomma, una sgangherata e instabile maggioranza che non rispetta gli ordini del giorno da essa stessa proposti, che cambia (fortunatamente) idea sulle armi ai vigili, che non convoca una commissione per il rilascio del relativo parere, che non studia le carte e apprende solamente in aula, per bocca del gruppo consiliare del PD e non dell'assessore proponente, che si stanno aumentando gli indici edilizi massimizzando la volumetria a discapito di chi, da decenni, continua a pagare le tasse senza ancora poter realizzare.

Eppure si sono convocate diverse commissioni consiliari, molte delle quali sono andate deserte per l'assenza dei soli consiglieri di maggioranza, con la precisa volontà di non decidere, a discapito dei cittadini e con dispendio di denaro pubblico per ogni seduta convocata.

Nel corso della seduta del 25 febbraio l'unico punto utile approvato, anche con il voto favorevole del PD, è stato il Regolamento Sale da Gioco, resosi urgente per il contrasto al fenomeno della ludopatia che sta dilagando in molte famiglie in crisi economica, come peraltro sollecitato tempo fa dal PD, sempre sensibile dinanzi ai temi sociali.

Tutto il resto è aria fritta, fiumi di parole perchè l'amministrazione Gemmato si preoccupa soltanto, dopo quattro anni di continui disastri (vedi sottopasso ferroviario, ZTL, raccolta differenziata, aumento TARI, finanziamenti comunitari persi, ritardi sulle opere pubbliche, viabilità senza un piano urbano del traffico), di avviare la campagna elettorale trascurando le reali esigenze dei terlizzesi."