Politica
Pasquale Vitagliano risponde alle dichiarazioni del sindaco Gemmato durante l'ultimo consiglio comunale
"Fare paragoni tra due situazioni così dissimili è da veri pulitelo"
Terlizzi - martedì 14 aprile 2015
21.53
La vicenda penale della Tradeco che alcuni anni fa che vide coinvolto un dirigente comunale non è paragonabile alla vicenda penale che oggi coinvolge un altro dirigente comunale. L'ex consigliere comunale, Pasquale Vitagliano, esponente di spicco del movimento Città Civile, replica così al sindaco Ninni Gemmato che nell'ultimo consiglio comunale aveva fatto notare come le opposizioni utilizzino due pesi e due misure rispetto a situazioni analoghe.
Insomma, se oggi Vitagliano chiede la sospensione di Francesca Panzini e accusa l'amministrazione comunale di non essersi costituita parte civile contro la dirigente, al contrario anni fa, quando sindaco era Vincenzo Di Tria, lo stesso esponente di Città Civile accettò di buon grado la scelta del Comune di Terlizzi di proteggere il proprio dirigente (ritenuto, alla fine del procedimento giudiziario, estraneo ai fatti a lui imputati).
Ecco come ribatte Vitagliano: «La disonestà intellettuale di questa amministrazione mi permette di dimostrare il radicamento di Città Civile. Nel Consiglio odierno Gemmato mi tira in ballo per non aver in altra circostanza chiesto la costituzione di parte civile nei confronti dell'allora comandante della polizia urbana (poi assolto). Bene, lo scandalo riguardava la "falsa" isola ecologica. Chi fece scoppiare questo caso (i fatti al di là delle responsabilità penali furono accertati)? Proprio un convegno di Città Civile del 2005. L'inchiesta partì nel 2006. Ma a parte il merito, voi davvero pensate che il "danno all'immagine" e il danno erariale arrecato da questa vicenda siano solo paragonabili alla "Dirty Collection" dei tributi? Fare paragoni tra situazioni così dissimili - aggiunge Vitagliano - è da veri pulitelli. E può valere solo per chi non ha memoria. E comunque ringrazio il pro-sindaco per avermi dato l'occasione di ricordare da quanti anni (oltre dieci) Città Civile fa cittadinanza attiva nella nostra comunità a tutela unicamente del Bene Comune.»