Politica
Pd, in consiglio comunale esce Berardi entra Barile
Farò un'opposizione tesa al bene della comunità, no ad attacchi preconcetti
Terlizzi - giovedì 2 luglio 2015
11.55
«Il mio orientamento ideologico è cattolico, prima del Partito Democratico non sono mai stato iscritto ad altri partiti ma mi riconosco nella sua ispirazione cristiana.» Il segretario cittadino del Partito Democratico, Franco Barile, si presenta così ai suoi colleghi consiglieri comunali. Dopo tre anni di consigliatura, Barile vive il suo primo giorno da consigliere comunale. Non vi era entrato nel 2012 solo per un pugno di voti. Ora prende il posto del dimissionario Michele Berardi cui Barile augura di proseguire il suo impegno politico anche fuori dall'aula.
«Eserciterò questa mia funzione mettendo in atto ogni azione tesa al bene comune» dice Barile nel suo discorso di apertura. Insomma, la sua sarà un'opposizione sempre ferma volta ad esercitare un'azione di controllo sull'amministrazione comunale ma senza attacchi preconcetti.
Il consiglio comunale saluta il nuovo entrante e ringrazia l'uescente Berardi per il lavoro svolto: uno ad uno i consiglieri di maggioranza e opposizione sottolineano la competenza dell'ex capogruppo Pd, come consigliere comunale e come ex assessore, ne rimarcano il tratto umano e tutti insieme auspicano un ritorno a un confronto meno urlato e più costruttivo.
Si consuma anche il divorzio tra Pd e Vincenzo Di Tria che passa definitivamente nel gruppo di Uniti a Sinistra: «La mia scelta non è da mettere in relazione alle dimissioni di Berardi come qualcuno ha azzardato» spiega l'ex sindaco ribadendo il suo "malessere" legato soprattutto alla svolta renzista del suo partito. Aldo Sigrisi (Pd) ricorda che questa scelta di Di Tria era già nell'aria e che Renzi ha collocato il Partito Democratico nell'ambito del partito socialista europeo: «Certe battaglie si possono condurre anche all'interno del partito. Il Pd resta il contenitore culturale per le battaglie della sinistra italiana.» Il segretario Barile sottolinea che il Pd resta comunque il partito con più consiglieri comunali.
Intanto, il nuovo capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale è Michelangelo de Chirico.
«Eserciterò questa mia funzione mettendo in atto ogni azione tesa al bene comune» dice Barile nel suo discorso di apertura. Insomma, la sua sarà un'opposizione sempre ferma volta ad esercitare un'azione di controllo sull'amministrazione comunale ma senza attacchi preconcetti.
Il consiglio comunale saluta il nuovo entrante e ringrazia l'uescente Berardi per il lavoro svolto: uno ad uno i consiglieri di maggioranza e opposizione sottolineano la competenza dell'ex capogruppo Pd, come consigliere comunale e come ex assessore, ne rimarcano il tratto umano e tutti insieme auspicano un ritorno a un confronto meno urlato e più costruttivo.
Si consuma anche il divorzio tra Pd e Vincenzo Di Tria che passa definitivamente nel gruppo di Uniti a Sinistra: «La mia scelta non è da mettere in relazione alle dimissioni di Berardi come qualcuno ha azzardato» spiega l'ex sindaco ribadendo il suo "malessere" legato soprattutto alla svolta renzista del suo partito. Aldo Sigrisi (Pd) ricorda che questa scelta di Di Tria era già nell'aria e che Renzi ha collocato il Partito Democratico nell'ambito del partito socialista europeo: «Certe battaglie si possono condurre anche all'interno del partito. Il Pd resta il contenitore culturale per le battaglie della sinistra italiana.» Il segretario Barile sottolinea che il Pd resta comunque il partito con più consiglieri comunali.
Intanto, il nuovo capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale è Michelangelo de Chirico.