
Vita di città
Per Carmine D'Aniello bilancio più che positivo della Festa Maggiore 2021
Intervista in esclusiva al Presidente del Comitato Feste Patronali Maria SS. di Sovereto
Terlizzi - sabato 21 agosto 2021
07.00
È ormai una pagina di storia terlizzese la Festa Maggiore 2021 che si è conclusa lo scorso ferragosto con la SS. Messa in Concattedrale e le celebrazioni del trecentesimo anniversario della fondazione della Confraternita di Santa Maria di Sovereto.
È tempo di bilanci per il Comitato Feste Patronali nell'analisi dei punti di forza e delle criticità emersi sia durante la fase preparatoria dei festeggiamenti sia nel prodotto finale delle iniziative spalmate nella prima settimana di agosto.
TerlizziViva ha intervistato Carmine D'Aniello, Presidente del Comitato, per un ragguaglio sulle riflessioni che stanno compiendo in questi giorni i componenti dello stesso.
Presidente D'Aniello, una considerazione preliminare: come reputa la sua esperienza alla guida del Comitato nel secondo anno di pandemia?
Innanzitutto, sono stato onorato della nomina vescovile da parte di Mons. Domenico Cornacchia: la fiducia che ha risposto in me è stata tanta e ho avvertito sin dal principio il peso del compito che avrei ricoperto. Ma i miei sforzi sarebbero stati vani se non ci fossero stati gli altri due componenti, nominati da Sua Eccellenza, ossia la Vicepresidente Maria Teresa De Scisciolo e l'Economo Luigi Dell'Aquila.
La sintonia venutasi a creare, a seguito di confronti e scambi di opinione, ha consentito di mettere su una squadra affiatata e desiderosa di far bene, ricercando risorse nella comunità terlizzese intente ad apportare in maniera volontaria un contributo nel nome della Madonna di Sovereto.
Come è noto, le celebrazioni in onore della Vergine Maria richiedono un'organizzazione lunga e complessa, poiché iniziano ad aprile e terminano ad agosto. Abbiamo profuso il nostro impegno secondo la logica del "work in progress" non potendo predisporre progetti a lungo termine per via delle restrizioni imposte dall'emergenza sanitaria: solo a giugno siamo diventati zona bianca e abbiamo intravisto la possibilità concreta di progettare la Festa Maggiore per la nostra Patrona nonostante alcune limitazioni.
È stata un'esperienza che di certo mi ha arricchito come cittadino e come fedele: posso affermare con una punta di orgoglio che ciascuno di noi ha messo cuore e anima in ogni minima cosa funzionale alla buona riuscita della Festa.
Quali difficoltà avete riscontrato nell'organizzazione della Festa di agosto?
Ogni componente del Comitato, comprese le persone che si sono via via avvicinate, si è imbattuto per la prima volta, dall'interno, nella macchina organizzativa della Festa Maggiore. Non esiste un manuale del buon Comitato: abbiamo tutti imparato sul campo giorno dopo giorno come muoverci, quale linea seguire, quali reti di relazioni intessere.
Non ci sono stati molti mesi per pianificare il lavoro e diluirlo in maniera più serena: le nostre energie si sono concentrate perlopiù negli ultimi due mesi, a partire da giugno, dopo che le disposizioni governative e quelle ecclesiastiche hanno acconsentito allo svolgimento dei festeggiamenti.
Non nascondo che la fatica si è fatta sentire: ciascuno di noi poi doveva portare avanti le sue attività lavorative e di studio e quel poco tempo libero era completamente dedicato al Comitato.
Sono, inoltre, soddisfatto perché si è costituito un ambiente sano e creativo, con persone dagli alti valori morali ed etici. Anche le occasionali divergenze di idee, come può capitare quando si è diverse teste, sono state superate grazie a una sintesi delle varie visioni.
Il Comitato è stato lasciato solo o ha potuto beneficiare di un supporto esterno?
Da soli non ce l'avremmo mai fatta. È stato indispensabile il continuo dialogo con l'amministrazione comunale, in particolare con il Sindaco Ninni Gemmato e con l'Assessora alla cultura Lucrezia Chiapparino, che ci hanno seguito passo passo nello stilare il programma.
Il Comune, inoltre, si è sobbarcato a spese onerose, come la costruzione del Carro Trionfale affidata alla ditta Marinelli e del grande palco per il Solenne Pontificale in piazza Cavour di domenica 8 agosto, usufruito successivamente dall'artista Filippo Neviani, in arte Nek, il lunedì successivo. Per non parlare poi delle luminarie della ditta Cipriani che hanno adornato in maniera allegra e vivace il paese: si è trattato di costi importanti sostenuti dall'Amministrazione.
Come Comitato, per racimolare somme cospicue, ci siamo rivolti ad attività commerciali terlizzesi e finanche di regioni diverse per pagare il resto delle maestranze e degli enti che sono stati coinvolti. Alcuni sponsor si sono prodigati sin da subito, altri all'inizio dubitavano, seppur ragionevolmente, della realizzazione della Festa visti i tempi che corrono.
Naturalmente, tengo a ringraziare anche tutti i cittadini che hanno versato spontaneamente delle oblazioni così da venirci ulteriormente incontro per gli innumerevoli importi cui abbiamo dovuto far fronte.
Il taglio della Festa Maggiore 2021 è stato differente rispetto agli anni passati: più sobrio, meno commerciale, più culturale.
È stato proprio così. Abbiamo steso un programma religioso e civile che rispecchiasse anche lo spessore dei componenti del Comitato, tenendo conto delle loro inclinazioni volte a elevare il livello di Terlizzi. L'obiettivo è stato quello di coinvolgere tutte le zone centrali terlizzesi con appositi spettacoli: oltre il megapalco di piazza Cavour, sono stati adibiti la cassa armonica in viale Roma nei pressi della scuola Don Pietro Pappagallo e i palchi in Largo Lago Dentro e al borgo di Sovereto.
Non ci siamo fatti mancare nulla: i numerosi concerti di qualità con artisti di pregio locali e dei paesi limitrofi, il divertentissimo spettacolo teatrale, i giochi per bambini, la biciclettata, la piantumazione dell'albero, l'annullo filatelico di Poste Italiane, il convegno sull'artigianato ceramicolo, la presentazione del totem "Iperuranio" con annessa mostra fotografica, la pubblicazione del giornalino con approfondimenti storici e curiosità.
È mia premura ribadire pubblicamente i ringraziamenti, come già è stato fatto nel corso nella conferenza stampa a inizio agosto, soprattutto nei confronti delle associazioni e degli enti che si sono prestati generosamente, avendo a cuore il territorio di Terlizzi: la Municipale Balcanica si conferma un ensemble di professionisti affermati e fidati che sanno catturare il pubblico e attrarre a sé capitali umani ed economici, a loro va il nostro grazie per aver portato nella Festa Mggiore 2021 concerti strepitosi tenuti da nomi di spicco dell'attuale panorama musicale; l'associazione Sovero si distingue per la raffinatezza delle scelte musicali e artistiche, connotandosi per la sua vocazione elegante e ricercata; Puliamo Terlizzi è ammirevole per assurgere a modello di comportamento per la sua filosofia ecologista; la Cooperativa Zorba intrattiene i bimbi con giochi d'altri tempi, restituendo quel genuino divertimento all'aperto, puntando sul coinvolgimento e sulla socialità; i complessi bandistici A. Gisonda, Premiata Bassa Musica Amici della Musica Città di Terlizzi, Bassa Musica Marinelli e Associazione Musicale Vito Giuseppe Millico hanno rallegrato e allietato la città creando un'atmosfera festosa e partecipata; l'agenzia PDL Comunicazione & Eventi si è messa notevolmente a diposizione per l'organizzazione del concerto del lunedì 9 agosto in cui si è esibito Nek.
Presidente, qual è stato il momento di tutta la Festa che più l'ha emozionata?
In verità, ogni giorno è stato molto intenso e ognuno di essi mi ha regalato emozioni. Ho vissuto in un turbinio di sensazioni, tra le preoccupazioni di intoppi dell'ultimo minuto, le ansie che tutto andasse per il meglio e la gioia di vivere in prima persona i festeggiamenti della Madonna di Sovereto. Sono state giornate interminabili che cominciavano la mattina presto e finivano a notte inoltrata.
Se dovessi scegliere il momento che più di tutti mi ha colpito nel profondo, farei riferimento sicuramente al Solenne Pontificale celebrato dal vescovo Cornacchia in piazza Cavour: mille posti a sedere occupati per seguire la liturgia all'aperto con la Madonna di Sovereto sul palco. È stata una cerimonia bellissima, con le istituzioni a farvi da sfondo, tra il clero e la civica Amministrazione, e il coro e i musicisti a impreziosirla con la musica.
La celebrazione eucaristica ha rappresentato il clou essenziale di tutta la Festa: ho avvertito proprio una connessione profonda con la Madre Celeste e ho compreso che con tutta la squadra la Festa Maggiore era riuscita alla grande.
Saluto anche la delegazione di Rivello, unita in gemellaggio con Terlizzi, che ha presenziato al rito in forma ufficiale, omaggiandoci in particolare con la partecipazione del Sindaco Francesco Altieri.
Sono state rivolte delle critiche al Comitato?
Nel momento in cui ci si mette la faccia, ci si espone a critiche. L'importante è che queste siano costruttive per miglioramenti successivi.
Non avremmo potuto fare più di quello che abbiamo fatto con le risorse a disposizione. Ascolteremo, però, quanti hanno colto delle perplessità: appunteremo le debolezze in cui siamo incorsi, dal momento che l'errore è sempre dietro l'angolo quando ci si adopera per manifestazioni così grosse.
Sento di affermare che il bilancio della Festa Maggiore 2021 è più che positivo, nonostante ci siano potenziali margini di perfezionamento da considerare per il futuro.
Presidente, sarebbe dunque lieto di veder riconfermata la nomina, insieme a quella della Vicepresidente e dell'Economo, il prossimo anno?
Chi di dovere prenderà in disamina il nostro operato e avrà tutti gli elementi per valutare cosa abbiamo prodotto e le modalità in cui abbiamo agito.
Sarebbe bello proseguire in questo percorso: nel 2021 abbiamo regalato alla popolazione una Festa dignitosa; nel 2022 se l'emergenza sanitaria dovesse finalmente essere scongiurata, sarà fantastico far sfilare il Carro Trionfale, sebbene sia stata già una conquista averlo visto costruire e svettare al Lamione.
È tempo di bilanci per il Comitato Feste Patronali nell'analisi dei punti di forza e delle criticità emersi sia durante la fase preparatoria dei festeggiamenti sia nel prodotto finale delle iniziative spalmate nella prima settimana di agosto.
TerlizziViva ha intervistato Carmine D'Aniello, Presidente del Comitato, per un ragguaglio sulle riflessioni che stanno compiendo in questi giorni i componenti dello stesso.
Presidente D'Aniello, una considerazione preliminare: come reputa la sua esperienza alla guida del Comitato nel secondo anno di pandemia?
Innanzitutto, sono stato onorato della nomina vescovile da parte di Mons. Domenico Cornacchia: la fiducia che ha risposto in me è stata tanta e ho avvertito sin dal principio il peso del compito che avrei ricoperto. Ma i miei sforzi sarebbero stati vani se non ci fossero stati gli altri due componenti, nominati da Sua Eccellenza, ossia la Vicepresidente Maria Teresa De Scisciolo e l'Economo Luigi Dell'Aquila.
La sintonia venutasi a creare, a seguito di confronti e scambi di opinione, ha consentito di mettere su una squadra affiatata e desiderosa di far bene, ricercando risorse nella comunità terlizzese intente ad apportare in maniera volontaria un contributo nel nome della Madonna di Sovereto.
Come è noto, le celebrazioni in onore della Vergine Maria richiedono un'organizzazione lunga e complessa, poiché iniziano ad aprile e terminano ad agosto. Abbiamo profuso il nostro impegno secondo la logica del "work in progress" non potendo predisporre progetti a lungo termine per via delle restrizioni imposte dall'emergenza sanitaria: solo a giugno siamo diventati zona bianca e abbiamo intravisto la possibilità concreta di progettare la Festa Maggiore per la nostra Patrona nonostante alcune limitazioni.
È stata un'esperienza che di certo mi ha arricchito come cittadino e come fedele: posso affermare con una punta di orgoglio che ciascuno di noi ha messo cuore e anima in ogni minima cosa funzionale alla buona riuscita della Festa.
Quali difficoltà avete riscontrato nell'organizzazione della Festa di agosto?
Ogni componente del Comitato, comprese le persone che si sono via via avvicinate, si è imbattuto per la prima volta, dall'interno, nella macchina organizzativa della Festa Maggiore. Non esiste un manuale del buon Comitato: abbiamo tutti imparato sul campo giorno dopo giorno come muoverci, quale linea seguire, quali reti di relazioni intessere.
Non ci sono stati molti mesi per pianificare il lavoro e diluirlo in maniera più serena: le nostre energie si sono concentrate perlopiù negli ultimi due mesi, a partire da giugno, dopo che le disposizioni governative e quelle ecclesiastiche hanno acconsentito allo svolgimento dei festeggiamenti.
Non nascondo che la fatica si è fatta sentire: ciascuno di noi poi doveva portare avanti le sue attività lavorative e di studio e quel poco tempo libero era completamente dedicato al Comitato.
Sono, inoltre, soddisfatto perché si è costituito un ambiente sano e creativo, con persone dagli alti valori morali ed etici. Anche le occasionali divergenze di idee, come può capitare quando si è diverse teste, sono state superate grazie a una sintesi delle varie visioni.
Il Comitato è stato lasciato solo o ha potuto beneficiare di un supporto esterno?
Da soli non ce l'avremmo mai fatta. È stato indispensabile il continuo dialogo con l'amministrazione comunale, in particolare con il Sindaco Ninni Gemmato e con l'Assessora alla cultura Lucrezia Chiapparino, che ci hanno seguito passo passo nello stilare il programma.
Il Comune, inoltre, si è sobbarcato a spese onerose, come la costruzione del Carro Trionfale affidata alla ditta Marinelli e del grande palco per il Solenne Pontificale in piazza Cavour di domenica 8 agosto, usufruito successivamente dall'artista Filippo Neviani, in arte Nek, il lunedì successivo. Per non parlare poi delle luminarie della ditta Cipriani che hanno adornato in maniera allegra e vivace il paese: si è trattato di costi importanti sostenuti dall'Amministrazione.
Come Comitato, per racimolare somme cospicue, ci siamo rivolti ad attività commerciali terlizzesi e finanche di regioni diverse per pagare il resto delle maestranze e degli enti che sono stati coinvolti. Alcuni sponsor si sono prodigati sin da subito, altri all'inizio dubitavano, seppur ragionevolmente, della realizzazione della Festa visti i tempi che corrono.
Naturalmente, tengo a ringraziare anche tutti i cittadini che hanno versato spontaneamente delle oblazioni così da venirci ulteriormente incontro per gli innumerevoli importi cui abbiamo dovuto far fronte.
Il taglio della Festa Maggiore 2021 è stato differente rispetto agli anni passati: più sobrio, meno commerciale, più culturale.
È stato proprio così. Abbiamo steso un programma religioso e civile che rispecchiasse anche lo spessore dei componenti del Comitato, tenendo conto delle loro inclinazioni volte a elevare il livello di Terlizzi. L'obiettivo è stato quello di coinvolgere tutte le zone centrali terlizzesi con appositi spettacoli: oltre il megapalco di piazza Cavour, sono stati adibiti la cassa armonica in viale Roma nei pressi della scuola Don Pietro Pappagallo e i palchi in Largo Lago Dentro e al borgo di Sovereto.
Non ci siamo fatti mancare nulla: i numerosi concerti di qualità con artisti di pregio locali e dei paesi limitrofi, il divertentissimo spettacolo teatrale, i giochi per bambini, la biciclettata, la piantumazione dell'albero, l'annullo filatelico di Poste Italiane, il convegno sull'artigianato ceramicolo, la presentazione del totem "Iperuranio" con annessa mostra fotografica, la pubblicazione del giornalino con approfondimenti storici e curiosità.
È mia premura ribadire pubblicamente i ringraziamenti, come già è stato fatto nel corso nella conferenza stampa a inizio agosto, soprattutto nei confronti delle associazioni e degli enti che si sono prestati generosamente, avendo a cuore il territorio di Terlizzi: la Municipale Balcanica si conferma un ensemble di professionisti affermati e fidati che sanno catturare il pubblico e attrarre a sé capitali umani ed economici, a loro va il nostro grazie per aver portato nella Festa Mggiore 2021 concerti strepitosi tenuti da nomi di spicco dell'attuale panorama musicale; l'associazione Sovero si distingue per la raffinatezza delle scelte musicali e artistiche, connotandosi per la sua vocazione elegante e ricercata; Puliamo Terlizzi è ammirevole per assurgere a modello di comportamento per la sua filosofia ecologista; la Cooperativa Zorba intrattiene i bimbi con giochi d'altri tempi, restituendo quel genuino divertimento all'aperto, puntando sul coinvolgimento e sulla socialità; i complessi bandistici A. Gisonda, Premiata Bassa Musica Amici della Musica Città di Terlizzi, Bassa Musica Marinelli e Associazione Musicale Vito Giuseppe Millico hanno rallegrato e allietato la città creando un'atmosfera festosa e partecipata; l'agenzia PDL Comunicazione & Eventi si è messa notevolmente a diposizione per l'organizzazione del concerto del lunedì 9 agosto in cui si è esibito Nek.
Presidente, qual è stato il momento di tutta la Festa che più l'ha emozionata?
In verità, ogni giorno è stato molto intenso e ognuno di essi mi ha regalato emozioni. Ho vissuto in un turbinio di sensazioni, tra le preoccupazioni di intoppi dell'ultimo minuto, le ansie che tutto andasse per il meglio e la gioia di vivere in prima persona i festeggiamenti della Madonna di Sovereto. Sono state giornate interminabili che cominciavano la mattina presto e finivano a notte inoltrata.
Se dovessi scegliere il momento che più di tutti mi ha colpito nel profondo, farei riferimento sicuramente al Solenne Pontificale celebrato dal vescovo Cornacchia in piazza Cavour: mille posti a sedere occupati per seguire la liturgia all'aperto con la Madonna di Sovereto sul palco. È stata una cerimonia bellissima, con le istituzioni a farvi da sfondo, tra il clero e la civica Amministrazione, e il coro e i musicisti a impreziosirla con la musica.
La celebrazione eucaristica ha rappresentato il clou essenziale di tutta la Festa: ho avvertito proprio una connessione profonda con la Madre Celeste e ho compreso che con tutta la squadra la Festa Maggiore era riuscita alla grande.
Saluto anche la delegazione di Rivello, unita in gemellaggio con Terlizzi, che ha presenziato al rito in forma ufficiale, omaggiandoci in particolare con la partecipazione del Sindaco Francesco Altieri.
Sono state rivolte delle critiche al Comitato?
Nel momento in cui ci si mette la faccia, ci si espone a critiche. L'importante è che queste siano costruttive per miglioramenti successivi.
Non avremmo potuto fare più di quello che abbiamo fatto con le risorse a disposizione. Ascolteremo, però, quanti hanno colto delle perplessità: appunteremo le debolezze in cui siamo incorsi, dal momento che l'errore è sempre dietro l'angolo quando ci si adopera per manifestazioni così grosse.
Sento di affermare che il bilancio della Festa Maggiore 2021 è più che positivo, nonostante ci siano potenziali margini di perfezionamento da considerare per il futuro.
Presidente, sarebbe dunque lieto di veder riconfermata la nomina, insieme a quella della Vicepresidente e dell'Economo, il prossimo anno?
Chi di dovere prenderà in disamina il nostro operato e avrà tutti gli elementi per valutare cosa abbiamo prodotto e le modalità in cui abbiamo agito.
Sarebbe bello proseguire in questo percorso: nel 2021 abbiamo regalato alla popolazione una Festa dignitosa; nel 2022 se l'emergenza sanitaria dovesse finalmente essere scongiurata, sarà fantastico far sfilare il Carro Trionfale, sebbene sia stata già una conquista averlo visto costruire e svettare al Lamione.