Petronella ai saluti: il sindaco di Terlizzi ringrazia il dirigente della "don Pappagallo"

«Il preside Vitantonio Petronella è stato un valore aggiunto per la comunità scolastica della scuola "Don Pietro Pappagallo". Il suo garbo, la sua passione, la sua dedizione e la sua competenza restituiscono, dopo 16 mesi di dirigenza, una scuola migliorata tanto nelle sue infrastrutture, quanto nella sua potenzialità formativa».

Il sindaco di Terlizzi, Ninni Gemmato, ringrazia così il dirigente scolastico del I Circolo Didattico "Don Pietro Pappagallo" a conclusione della sua esperienza a Terlizzi. Petronella, nella sua lettera di saluto inviata al Comune di Terlizzi, saluta l'intera città di Terlizzi sottolineando di averne apprezzato l'operosità, «segno della volontà di affermare, difendere, diffondere i valori della legalità, della solidarietà, della convivenza democratica. Ne sono testimonianza — scrive ancora Petronella — anche le tante Associazioni che operano nel campo sociale, della formazione, del volontariato, dello sport, della valorizzazione del territorio che sono parte dinamica e attiva davvero importante della bella e nobile Terlizzi, con le quali il 1° CD opera di concerto da sempre».

Petronella ringrazia personalmente anche il sindaco Ninni Gemmato e l'Amministrazione comunale per la loro forza d'intervento «capace di sostenere il progresso civile e tecnologico, che ha messo la scuola nelle condizioni di affrontare la pandemia da Covid-19 con professionalità istituzionale».

Pensieri di gratitudine assolutamente ricambiati: «L'esperienza del preside Petronella — conclude il primo cittadino di Terlizzi — dimostra che la sinergia tra istituzioni, quando non è inquinata da faziosità di parte, condizionamenti di terzi o da pregiudizi personali, produce i risultati migliori per gli alunni e le loro famiglie, per i docenti e tutta la comunità scolastica. Il preside Petronella ha dato esempio della cordialità e del garbo che un uomo o una donna delle istituzioni devono sempre mantenere nell'esercizio dei propri doveri».