Cronaca
Piano pandemico: l'On. Gemmato contro il Ministro Speranza
Il deputato terlizzese: «Resto di ghiaccio nel leggere quanto scritto a pagina 25»
Terlizzi - sabato 16 gennaio 2021
"Quando la scarsità rende le risorse insufficienti rispetto alla necessità, i principi di etica consentono di fornire trattamenti necessari preferibilmente a quei pazienti che hanno maggiori probabilità di trarne beneficio".
Non sono piaciute all'Onorevole Marcello Gemmato, Deputato e Coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, quanto scritto nel Piano pandemico dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, esponente di Liberi e Uguali. «Resto di ghiaccio - aveva commentato qualche ora fa Gemmato -nel leggere queste righe a pagina 25 del piano pandemico di Speranza. È scandaloso - continua - che l'assistenza sanitaria pubblica, che dovrebbe essere universalistica, venga superata e che il medico debba selezionare chi curare preferendo quei pazienti che hanno maggiore probabilità di trarne beneficio; ed essere messo, così, nelle condizioni di sfogliare la margherita sulla pelle di donne e uomini che, indistintamente, hanno (a questo punto dovrebbero avere) il diritto di essere curati».
Una presa di posizione netta e comune ad altri esponenti del centro-destra che non avevano gradito quel passaggio (si spera infelice nella formulazione e non nella sostanza) del titolare del Dicastero maggiormente sotto pressione in questa fase emergenziale.
«È quanto di più anti-etico ed anti-professionale possa accadere ad un medico - concludeva Gemmato -; chiederò al Ministro di ritirare immediatamente questo abominio».
Non sono piaciute all'Onorevole Marcello Gemmato, Deputato e Coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, quanto scritto nel Piano pandemico dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, esponente di Liberi e Uguali. «Resto di ghiaccio - aveva commentato qualche ora fa Gemmato -nel leggere queste righe a pagina 25 del piano pandemico di Speranza. È scandaloso - continua - che l'assistenza sanitaria pubblica, che dovrebbe essere universalistica, venga superata e che il medico debba selezionare chi curare preferendo quei pazienti che hanno maggiore probabilità di trarne beneficio; ed essere messo, così, nelle condizioni di sfogliare la margherita sulla pelle di donne e uomini che, indistintamente, hanno (a questo punto dovrebbero avere) il diritto di essere curati».
Una presa di posizione netta e comune ad altri esponenti del centro-destra che non avevano gradito quel passaggio (si spera infelice nella formulazione e non nella sostanza) del titolare del Dicastero maggiormente sotto pressione in questa fase emergenziale.
«È quanto di più anti-etico ed anti-professionale possa accadere ad un medico - concludeva Gemmato -; chiederò al Ministro di ritirare immediatamente questo abominio».