Enti locali
Pier Paolo Pasolini approda al Mat Laboratorio Urbano
Un misto di letture e teatro. Presenti anche gli studenti del Liceo Classico
Terlizzi - domenica 25 ottobre 2015
8.12
Era la notte tra il primo e il due novembre del 1975 quando uno degli artisti più controversi del panorama italiano venne assassinato in circostanze che ancora oggi risultano misteriose. Moriva Pier Paolo Pasolini, scrittore, poeta, sceneggiatore, regista e linguista. A quaranta anni esatti dalla sua scomparsa il MAT Laboratorio Urbano grazie alla collaborazione del#CollettivoZebù, dell'Arci #Melkweg, del gruppo di lettura Mat e degli studenti del Liceo Classico "C.Sylos " di Terlizzi, organizza una giornata con mostre, proiezioni, letture, incontri, ma anche teatro e musica.
Il prossimo 1° novembre sarà una giornata tutta dedicata a Pier Paolo Pasolini:
Di seguito il programma della giornata
Ore 10.00 – 11.00
Lettura di passi della tragedia "Pilade" ad opera degli studenti del Liceo Classico "C. Sylos".
"Pilade è l'obbediente, il silenzioso, il discreto, il timido, nato per essere amico." Pilade è il diverso, "uno di noi", ma "dotato di una misteriosa grazia." Per Pilade "la più grande attrazione di ognuno di noi è verso il Passato, perché è l'unica cosa che noi conosciamo ed amiamo veramente. Tanto che confondiamo con esso la vita. E' il ventre di nostra madre la nostra meta."
Ore 11.00 – 12.00
Presentazione del volume di Gianpaolo Altamura, L'opera che brucia. La riscrittura permanente di "Petrolio" (Progedit, 2014). Gli studenti del Liceo Classico "C. Sylos" dialogano con l'autore intorno all'opera incompiuta di Pier Paolo Pasolini, volta a descrivere il complesso intreccio tra servizi segreti, politica, ambienti economici e mafia.
Ore 12.00 – 13.00
"Scatti immortali"Gli studenti del Liceo Classico "C. Sylos" raccontano Pasolini attraverso le immagini in una mostra fotografica. Pensando alle sue ultime parole:" E' più giusto, più buono un mondo repressivo di uno tollerante; perché nella repressione si vivono le grandi tragedie, nascono la santità e l'eroismo. Nella tolleranza si definiscono le diversità, si analizzano e isolano le anomalie, si creano i ghetti. Io preferirei essere condannato ingiustamente che essere tollerato".
Ore 19.00- 20.00
La vita di un uomo, poeta, regista, forse l'ultimo vero intellettuale italiano, attraverso le parole di chi gli è stato accanto fino al brutale epilogo. a cura di Giada Filannino (Libreria Ambarabacicicoco - Corato)
" L'espressione cinematografica mi offriva, grazie alla sua analogia sul piano semiologico con la realtà stessa, la possibilità di raggiungere la vita in modo più completo. Di impossessarmene, di viverla mentre la creo. Il cinema mi consente di mantenere il contatto con la realtà, un contatto fisico, carnale, direi, addirittura, sensuale" ( P.P. Pasolini) reading / conversazione sulla vita dell'autore e sulla sua esperienza di cineasta: dall'adolescenza tra Bologna e Casarsa alle sue prime passioni; la vocazione per l'insegnamento e la tragica morte del fratello Guido. Ma soprattutto la scoperta del cinema a quarant'anni e la sua poetica, raccontata analizzando i linguaggi figurativi utilizzati nelle sue pellicole.
Ore 20.30 – 21.30
Una disperata vitalità.Piccolo sconcerto in memoria di Pier Paolo Pasolini a quaranta anni dalla morte. (di Salvatore Marci e Ninnì Vernola). Uno sconcerto in forma di concerto in memoria di una voce che non può più parlare, un recupero sul suono contemporaneo delle parole di un poeta imprevisto, scandaloso, ricercato vivo o morto che sia... Concertanti ci muoviamo tra le pieghe di quest'occasione di peccato cercando di vivere la contraddizione di ciò che non vi è più, della voce che svanisce appena la si dice, dell'oblio nonostante noi, nonostante le celebrazioni e gli anniversari. Questo sconcerto è quindi un'occasione mancata per tacere sulla disperata vitalità di una voce che del suo corpo ha fatto teatro. Un'occasione mancata per stare zitti di fronte all'oblio della verità di una poesia letta ad alta voce.
Obbligatoria la prenotazione fino ad esaurimento posti disponibili
Ore 22.00
Concerto dei DIAFRAMMA
Grandi ospiti dell'evento i Diaframma: la storica band fiorentina, protagonista della scena punk italiana sin dai primi anni ottanta, ripercorrerà la sua storia in uno spettacolo rock costllato di brani che sono ormai diventati veri e propri inni generazionali. La band, guidata dal leader storico Federico Fiumani, ha saputato confermare negli anni la sua forrte identità a metà strada tra una attitudine puramente rock e una ispirata vene cantuautorale.
Il prossimo 1° novembre sarà una giornata tutta dedicata a Pier Paolo Pasolini:
Di seguito il programma della giornata
Ore 10.00 – 11.00
Lettura di passi della tragedia "Pilade" ad opera degli studenti del Liceo Classico "C. Sylos".
"Pilade è l'obbediente, il silenzioso, il discreto, il timido, nato per essere amico." Pilade è il diverso, "uno di noi", ma "dotato di una misteriosa grazia." Per Pilade "la più grande attrazione di ognuno di noi è verso il Passato, perché è l'unica cosa che noi conosciamo ed amiamo veramente. Tanto che confondiamo con esso la vita. E' il ventre di nostra madre la nostra meta."
Ore 11.00 – 12.00
Presentazione del volume di Gianpaolo Altamura, L'opera che brucia. La riscrittura permanente di "Petrolio" (Progedit, 2014). Gli studenti del Liceo Classico "C. Sylos" dialogano con l'autore intorno all'opera incompiuta di Pier Paolo Pasolini, volta a descrivere il complesso intreccio tra servizi segreti, politica, ambienti economici e mafia.
Ore 12.00 – 13.00
"Scatti immortali"Gli studenti del Liceo Classico "C. Sylos" raccontano Pasolini attraverso le immagini in una mostra fotografica. Pensando alle sue ultime parole:" E' più giusto, più buono un mondo repressivo di uno tollerante; perché nella repressione si vivono le grandi tragedie, nascono la santità e l'eroismo. Nella tolleranza si definiscono le diversità, si analizzano e isolano le anomalie, si creano i ghetti. Io preferirei essere condannato ingiustamente che essere tollerato".
Ore 19.00- 20.00
La vita di un uomo, poeta, regista, forse l'ultimo vero intellettuale italiano, attraverso le parole di chi gli è stato accanto fino al brutale epilogo. a cura di Giada Filannino (Libreria Ambarabacicicoco - Corato)
" L'espressione cinematografica mi offriva, grazie alla sua analogia sul piano semiologico con la realtà stessa, la possibilità di raggiungere la vita in modo più completo. Di impossessarmene, di viverla mentre la creo. Il cinema mi consente di mantenere il contatto con la realtà, un contatto fisico, carnale, direi, addirittura, sensuale" ( P.P. Pasolini) reading / conversazione sulla vita dell'autore e sulla sua esperienza di cineasta: dall'adolescenza tra Bologna e Casarsa alle sue prime passioni; la vocazione per l'insegnamento e la tragica morte del fratello Guido. Ma soprattutto la scoperta del cinema a quarant'anni e la sua poetica, raccontata analizzando i linguaggi figurativi utilizzati nelle sue pellicole.
Ore 20.30 – 21.30
Una disperata vitalità.Piccolo sconcerto in memoria di Pier Paolo Pasolini a quaranta anni dalla morte. (di Salvatore Marci e Ninnì Vernola). Uno sconcerto in forma di concerto in memoria di una voce che non può più parlare, un recupero sul suono contemporaneo delle parole di un poeta imprevisto, scandaloso, ricercato vivo o morto che sia... Concertanti ci muoviamo tra le pieghe di quest'occasione di peccato cercando di vivere la contraddizione di ciò che non vi è più, della voce che svanisce appena la si dice, dell'oblio nonostante noi, nonostante le celebrazioni e gli anniversari. Questo sconcerto è quindi un'occasione mancata per tacere sulla disperata vitalità di una voce che del suo corpo ha fatto teatro. Un'occasione mancata per stare zitti di fronte all'oblio della verità di una poesia letta ad alta voce.
Obbligatoria la prenotazione fino ad esaurimento posti disponibili
Ore 22.00
Concerto dei DIAFRAMMA
Grandi ospiti dell'evento i Diaframma: la storica band fiorentina, protagonista della scena punk italiana sin dai primi anni ottanta, ripercorrerà la sua storia in uno spettacolo rock costllato di brani che sono ormai diventati veri e propri inni generazionali. La band, guidata dal leader storico Federico Fiumani, ha saputato confermare negli anni la sua forrte identità a metà strada tra una attitudine puramente rock e una ispirata vene cantuautorale.