Politica
Pietro De Lucia: «Strane segnalazioni, ecco perché ci hanno estromesso»
I Cinque Stelle parlano per la prima volta dopo l'esclusione dalle elezioni
Terlizzi - lunedì 22 maggio 2017
7.10
Per la prima volta dall'esclusione dalla corsa elettorale, Pietro De Lucia, ormai ex candidato sindaco del movimento Cinque Stelle, ha rotto ieri sera il silenzio con un incontro pubblico in Largo la Ginestra per spiegare le ragioni che hanno ostacolato la partecipazione alle prossime amministrative.
Innanzitutto, la liberatoria mai pervenuta dai dirigenti del partito nazionale per l'utilizzo del logo: «Abbiamo trascorso giornate di rabbia e di umiliazione. Abbiamo anche pensato di fare ricorso al TAR ma poi ci siamo resi conto che non ne valeva la pena», commenta costernato il funzionario di polizia locale in pensione. In secondo luogo, la quasi certezza che siano intervenuti terzi soggetti a mettere i bastoni tra le ruote ai grillini, «L'unica cosa che di fatto abbiamo saputo è che molto probabilmente sono partite segnalazioni da alcuni individui per impedire la nostra partecipazione. Forse lo hanno fatto per astio nei nostri confronti: al momento non ho elementi sufficienti per trarre delle conclusioni, ma arriverò fino in fondo per scoprire la verità».
De Lucia rivolge un duro attacco ai competitor in gara che hanno scelto la via della coalizione, facendo propria, così, la «politica dei numeri» e non quella delle idee, dal momento che «ci sono tre coalizioni con circa duecento candidati. Fanno partecipare i giovani a mo' di dilettanti allo sbaraglio, ma alla fine vengono eletti i soliti personaggi noti». L'ex candidato sindaco, tuttavia, sollecita espressamente i suoi sostenitori a recarsi alle urne il prossimo 11 giugno e a votare in maniera coscienziosa. Il futuro dei pentastellati è, comunque, ancora in divenire, dal momento che è tangibile la volontà di costituire un'associazione che promuova i punti del loro programma elettorale: benessere, sicurezza, lavoro.
«Noi saremo delle sentinelle nel campo sociale e politico anche se siamo fuori. Venite a trovarci nella nostra sede di Corso Dante civico 26 per crescere insieme», conclude De Lucia.
Innanzitutto, la liberatoria mai pervenuta dai dirigenti del partito nazionale per l'utilizzo del logo: «Abbiamo trascorso giornate di rabbia e di umiliazione. Abbiamo anche pensato di fare ricorso al TAR ma poi ci siamo resi conto che non ne valeva la pena», commenta costernato il funzionario di polizia locale in pensione. In secondo luogo, la quasi certezza che siano intervenuti terzi soggetti a mettere i bastoni tra le ruote ai grillini, «L'unica cosa che di fatto abbiamo saputo è che molto probabilmente sono partite segnalazioni da alcuni individui per impedire la nostra partecipazione. Forse lo hanno fatto per astio nei nostri confronti: al momento non ho elementi sufficienti per trarre delle conclusioni, ma arriverò fino in fondo per scoprire la verità».
De Lucia rivolge un duro attacco ai competitor in gara che hanno scelto la via della coalizione, facendo propria, così, la «politica dei numeri» e non quella delle idee, dal momento che «ci sono tre coalizioni con circa duecento candidati. Fanno partecipare i giovani a mo' di dilettanti allo sbaraglio, ma alla fine vengono eletti i soliti personaggi noti». L'ex candidato sindaco, tuttavia, sollecita espressamente i suoi sostenitori a recarsi alle urne il prossimo 11 giugno e a votare in maniera coscienziosa. Il futuro dei pentastellati è, comunque, ancora in divenire, dal momento che è tangibile la volontà di costituire un'associazione che promuova i punti del loro programma elettorale: benessere, sicurezza, lavoro.
«Noi saremo delle sentinelle nel campo sociale e politico anche se siamo fuori. Venite a trovarci nella nostra sede di Corso Dante civico 26 per crescere insieme», conclude De Lucia.