Cronaca
Presi con la marijuana, il Riesame dispone la scarcerazione
Accolto il ricorso della difesa, in libertà un 40enne ed un 26enne. Il 24 settembre udienza per il 23enne di Terlizzi
Terlizzi - venerdì 21 settembre 2018
9.16
Liberi dopo 22 giorni trascorsi nella casa circondariale di Trani con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: il Tribunale del Riesame ha scarcerato A.L., 40enne, e A.R.T., 26enne, entrambi di Giovinazzo arrestati, assieme a V.G., 23enne di Terlizzi, in flagranza di reato, dai Carabinieri.
Il collegio, retto dal giudice Giulia Romanazzi, ha accolto il ricorso presentato e discusso dall'avvocato Mario Mongelli, difensore dei due indagati. Le motivazioni alla base della decisione, arrivata ieri, saranno depositate nei prossimi giorni. Il penalista giovinazzese aveva chiesto la remissione in libertà dei suoi due assistiti, smontando il castello accusatorio e ridimensionando il giudizio di colpevolezza formulato dall'accusa.
I due giovinazzesi di 40 e 26 anni furono arrestati, assieme ad un terlizzese di 23 anni, il 30 agosto scorso dai Carabinieri della Tenenza di Terlizzi e del Nucleo Operativo della Compagnia di Bari San Paolo. Nel corso di un servizio finalizzato al contrasto del traffico delle sostanze stupefacenti, un'auto di grossa cilindrata, una Bmw, dopo un prolungato ed attento pedinamento, fu bloccata nelle campagne in località Santa Lucia, in agro di Giovinazzo.
All'interno dell'auto, di colore nero, con a bordo i tre uomini, i militari operanti rinvennero, occultati sotto il sedile anteriore lato passeggero, una busta che copriva un involucro contenente circa 1 chilo e mezzo di marijuana, subito sequestrata. E questo era solo l'inizio della storia visto che subito dopo emersero le sorprese aggiuntive. E che sorprese. Di lì a poco, infatti, sarebbe spuntata altra marijuana.
La conseguente perquisizione eseguita, subito dopo, in un trullo distante a poche decine di metri da dove si era fermata l'auto, le cui chiavi di accesso erano nella disponibilità del 40enne, consentì ai Carabinieri di rinvenire, 23,5 chilogrammi di altra sostanza, fra piante essiccate e pronte alla lavorazione ed infiorescenze già raccolte e idonee per essere imbustate e immesse nel locale mercato della droga.
Dopo l'arresto, i tre, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, furono trasportati presso il penitenziario della stessa città, mentre i loro legali hanno presentato ricorso al Tribunale del Riesame che, ieri, accogliendo l'istanza della difesa e le argomentazioni poste a fondamento, ha disposto la scarcerazione del 40enne e del 26enne, senza limitazioni della loro libertà.
«Attendiamo adesso il deposito delle motivazioni - le parole del penalista Mario Mongelli - volto a comprendere il percorso seguito dal collegio per la revoca della misura custodiale. Nei prossimi giorni, all'esito della pubblicazione delle motivazioni poste alla base della decisione del Tribunale del Riesame, comprenderemo se la vicenda giudiziaria che ha coinvolto i miei due assistiti potrà dirsi definitivamente conclusa».
Intanto fra tre giorni si tornerà in aula: il Tribunale del Riesame, infatti, il 24 settembre prossimo, prenderà una decisione sull'istanza di scarcerazione presentata anche dalla difesa di V.G., 23enne di Terlizzi, attualmente recluso nel carcere di Lecce.
Il collegio, retto dal giudice Giulia Romanazzi, ha accolto il ricorso presentato e discusso dall'avvocato Mario Mongelli, difensore dei due indagati. Le motivazioni alla base della decisione, arrivata ieri, saranno depositate nei prossimi giorni. Il penalista giovinazzese aveva chiesto la remissione in libertà dei suoi due assistiti, smontando il castello accusatorio e ridimensionando il giudizio di colpevolezza formulato dall'accusa.
I due giovinazzesi di 40 e 26 anni furono arrestati, assieme ad un terlizzese di 23 anni, il 30 agosto scorso dai Carabinieri della Tenenza di Terlizzi e del Nucleo Operativo della Compagnia di Bari San Paolo. Nel corso di un servizio finalizzato al contrasto del traffico delle sostanze stupefacenti, un'auto di grossa cilindrata, una Bmw, dopo un prolungato ed attento pedinamento, fu bloccata nelle campagne in località Santa Lucia, in agro di Giovinazzo.
All'interno dell'auto, di colore nero, con a bordo i tre uomini, i militari operanti rinvennero, occultati sotto il sedile anteriore lato passeggero, una busta che copriva un involucro contenente circa 1 chilo e mezzo di marijuana, subito sequestrata. E questo era solo l'inizio della storia visto che subito dopo emersero le sorprese aggiuntive. E che sorprese. Di lì a poco, infatti, sarebbe spuntata altra marijuana.
La conseguente perquisizione eseguita, subito dopo, in un trullo distante a poche decine di metri da dove si era fermata l'auto, le cui chiavi di accesso erano nella disponibilità del 40enne, consentì ai Carabinieri di rinvenire, 23,5 chilogrammi di altra sostanza, fra piante essiccate e pronte alla lavorazione ed infiorescenze già raccolte e idonee per essere imbustate e immesse nel locale mercato della droga.
Dopo l'arresto, i tre, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, furono trasportati presso il penitenziario della stessa città, mentre i loro legali hanno presentato ricorso al Tribunale del Riesame che, ieri, accogliendo l'istanza della difesa e le argomentazioni poste a fondamento, ha disposto la scarcerazione del 40enne e del 26enne, senza limitazioni della loro libertà.
«Attendiamo adesso il deposito delle motivazioni - le parole del penalista Mario Mongelli - volto a comprendere il percorso seguito dal collegio per la revoca della misura custodiale. Nei prossimi giorni, all'esito della pubblicazione delle motivazioni poste alla base della decisione del Tribunale del Riesame, comprenderemo se la vicenda giudiziaria che ha coinvolto i miei due assistiti potrà dirsi definitivamente conclusa».
Intanto fra tre giorni si tornerà in aula: il Tribunale del Riesame, infatti, il 24 settembre prossimo, prenderà una decisione sull'istanza di scarcerazione presentata anche dalla difesa di V.G., 23enne di Terlizzi, attualmente recluso nel carcere di Lecce.