Politica
«Quella slitta senza doni». Volpe contesta la scelta di spendere danaro per le luminarie natalizie
Netta presa di posizione del Consigliere de La Corrente
Terlizzi - mercoledì 16 dicembre 2020
0.24
Sta facendo discutere, in tempo di emergenza sanitaria e quindi economica, la scelta dell'Amministrazione comunale di Terlizzi di allestire le luminarie natalizie in ogni caso.
Tra i più aspri contestatori di questo modus operandi c'è il Consigliere comunale de La Corrente, Giuseppe Volpe, che riepiloga in un post Facebook quanto sta accadendo in altri comuni: «Bitonto, niente illuminazioni. Ruvo, rimontate le luci d'artista create dai cittadini nei precedenti anni, frutto di un percorso partecipativo (unica spesa prevista il montaggio)
Trani, il sindaco ha deciso di destinare una spesa più contenuta per illuminare la città in modo da destinare risorse ad investimenti di natura sociale: buoni spesa, prodotti per il banco alimentare, e i "buoni vicini" (45.000 euro) per sostenere il commercio locale in vista delle festività
Terlizzi, come tutti gli anni, spenderemo 25.000 euro per le luminarie natalizie, come se non fosse accaduto nulla».
Volpe è convinto che il paesaggio urbano che fa da sfondo alle luminarie dia la misura di quanto non sia azzeccata la scelta amministrativa: «In una piazza vuota, col Palazzo di Città e il Teatro Millico chiusi e abbandonati da anni come sfondo - insiste l'esponente di sinistra - , la solita, triste, slitta, sempre la stessa da non so quanti anni, trainata da finte e sofferenti renne che da queste latitudini non si sono mai viste, e che nulla hanno a che fare con la nostra tradizione natalizia.
Insomma - spiega Volpe -, neanche di fronte alla crisi economica e sociale generata da questa terribile pandemia chi governa questa città si è posto il problema di risparmiare risorse da destinare al sociale, di orientare le proprie scelte in nome della sobrietà o di tendere la mano alle famiglie in difficoltà e agli esercenti in crisi. Una spesa che si poteva/doveva evitare. Ennesima occasione persa per la nostra Comunità», è la sua amara conclusione.
Tra i più aspri contestatori di questo modus operandi c'è il Consigliere comunale de La Corrente, Giuseppe Volpe, che riepiloga in un post Facebook quanto sta accadendo in altri comuni: «Bitonto, niente illuminazioni. Ruvo, rimontate le luci d'artista create dai cittadini nei precedenti anni, frutto di un percorso partecipativo (unica spesa prevista il montaggio)
Trani, il sindaco ha deciso di destinare una spesa più contenuta per illuminare la città in modo da destinare risorse ad investimenti di natura sociale: buoni spesa, prodotti per il banco alimentare, e i "buoni vicini" (45.000 euro) per sostenere il commercio locale in vista delle festività
Terlizzi, come tutti gli anni, spenderemo 25.000 euro per le luminarie natalizie, come se non fosse accaduto nulla».
Volpe è convinto che il paesaggio urbano che fa da sfondo alle luminarie dia la misura di quanto non sia azzeccata la scelta amministrativa: «In una piazza vuota, col Palazzo di Città e il Teatro Millico chiusi e abbandonati da anni come sfondo - insiste l'esponente di sinistra - , la solita, triste, slitta, sempre la stessa da non so quanti anni, trainata da finte e sofferenti renne che da queste latitudini non si sono mai viste, e che nulla hanno a che fare con la nostra tradizione natalizia.
Insomma - spiega Volpe -, neanche di fronte alla crisi economica e sociale generata da questa terribile pandemia chi governa questa città si è posto il problema di risparmiare risorse da destinare al sociale, di orientare le proprie scelte in nome della sobrietà o di tendere la mano alle famiglie in difficoltà e agli esercenti in crisi. Una spesa che si poteva/doveva evitare. Ennesima occasione persa per la nostra Comunità», è la sua amara conclusione.