Eventi e cultura
Questa sera in Sala Consiliare la presentazione del libro “Il tenentaki”
L’evento per mantenere vivo il ricordo nel Giorno della Memoria delle vittime dell'Olocausto ebraico
Terlizzi - lunedì 27 gennaio 2025
8.23
Si terrà questa sera lunedì 27 gennaio a Terlizzi, presso la Sala Consiliare dell'ufficio dei Servizi Sociali (in corso Vittorio Emanuele 26) alle ore 18.30, la presentazione del libro "Il tenentaki", in un'importante occasione di testimonianza e condivisione.
La serata avrà luogo in concomitanza con il Giorno della Memoria, una ricorrenza internazionale che si celebra Il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell'Olocausto ebraico e creare un'opportunità per riflettere su quella che fu la tragedia della Shoah.
Sarà presente in Sala l'autore del testo, Massimo Marino Memola, a dialogare con lui le volontarie del Servizio Civile, Gaia Martinelli e Marina Tempesta. L'evento patrocinato dal Comune di Terlizzi, vedrà anche gli interventi del primo cittadino Michelangelo De Chirico e dell'assessora alla Cultura Daniela Zappatore.
La storia del libro narra di Michele Memola, nato a Terlizzi nel 1916 e vissuto a Molfetta sino al 1993. Durante la Seconda Guerra Mondiale era sottotenente di complemento Artiglieria contraerei e, assegnato prima a Rodi, fu poi trasferito a Karpathos (allora italianizzata in Scarpanto) dove giunse il 1° giugno 1943. Dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943, alcune famiglie di Mesochori, un piccolo villaggio di Scarpanto (Karpathos, isola del Dodecaneso), decisero di aiutare questo tenentino di esile e bassa statura nascondendolo alla Wehrmacht a rischio della propria vita. Dopo quattro mesi il tenentaki, sempre più braccato, si arrese e fu deportato in Germania. A guerra finita riprese i contatti con quelle famiglie e nel 1968 volle incontrarle per ringraziarle per quello che avevano fatto. Nel luglio del 2018 e del 2019 il figlio del tenentaki e suo cugino sono andati a Karpathos: molti abitanti di Mesochori conoscevano quanto era accaduto nell'isola più di settant'anni prima e hanno raccontato molti altri particolari di quella storia. I protagonisti di quei lontani avvenimenti sono tutti scomparsi, ma nessuno dei parenti di quelle famiglie ha dimenticato questa esperienza di guerra, di solidarietà, gratitudine e amicizia.
La cerimonia, aperta a tutti e gratuita, è a scopo educativo e servirà a creare dei contenuti affinché i pericoli dell'intolleranza, del razzismo e dell'antisemitismo non si ripetano mai più.
La serata avrà luogo in concomitanza con il Giorno della Memoria, una ricorrenza internazionale che si celebra Il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell'Olocausto ebraico e creare un'opportunità per riflettere su quella che fu la tragedia della Shoah.
Sarà presente in Sala l'autore del testo, Massimo Marino Memola, a dialogare con lui le volontarie del Servizio Civile, Gaia Martinelli e Marina Tempesta. L'evento patrocinato dal Comune di Terlizzi, vedrà anche gli interventi del primo cittadino Michelangelo De Chirico e dell'assessora alla Cultura Daniela Zappatore.
La storia del libro narra di Michele Memola, nato a Terlizzi nel 1916 e vissuto a Molfetta sino al 1993. Durante la Seconda Guerra Mondiale era sottotenente di complemento Artiglieria contraerei e, assegnato prima a Rodi, fu poi trasferito a Karpathos (allora italianizzata in Scarpanto) dove giunse il 1° giugno 1943. Dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943, alcune famiglie di Mesochori, un piccolo villaggio di Scarpanto (Karpathos, isola del Dodecaneso), decisero di aiutare questo tenentino di esile e bassa statura nascondendolo alla Wehrmacht a rischio della propria vita. Dopo quattro mesi il tenentaki, sempre più braccato, si arrese e fu deportato in Germania. A guerra finita riprese i contatti con quelle famiglie e nel 1968 volle incontrarle per ringraziarle per quello che avevano fatto. Nel luglio del 2018 e del 2019 il figlio del tenentaki e suo cugino sono andati a Karpathos: molti abitanti di Mesochori conoscevano quanto era accaduto nell'isola più di settant'anni prima e hanno raccontato molti altri particolari di quella storia. I protagonisti di quei lontani avvenimenti sono tutti scomparsi, ma nessuno dei parenti di quelle famiglie ha dimenticato questa esperienza di guerra, di solidarietà, gratitudine e amicizia.
La cerimonia, aperta a tutti e gratuita, è a scopo educativo e servirà a creare dei contenuti affinché i pericoli dell'intolleranza, del razzismo e dell'antisemitismo non si ripetano mai più.