
Attualità
Raccolta differenziata, artigiani e commercianti ancora critici
Non tutti hanno ricevuto i mastelli, polemiche verso le inefficienze dell'Asipu
Terlizzi - martedì 12 aprile 2016
11.18
Ieri sera, presso la nuova sede dell'Upsa Confartigianato di Terlizzi, sita in viale dei Garofani n. 39/A, si è tenuto un pubblico dibattito tra il presidente Paolo D'Aniello, alcuni esponenti dell'artigianato e dell'imprenditoria terlizzese e l'amministrazione comunale sul tema della nuova gestione della raccolta differenziata. Parrucchieri, estetiste, autoriparatori e titolari di bar hanno sollevato le criticità che maggiormente li riguardano: alcune attività non hanno ancora ricevuto i mastelli appositi, adatti alle loro esigenze per smaltire i rifiuti; altri sono ancora un po' confusi sul conferimento dei materiali di scarto.
"La principale differenza che occorre considerare è quella tra rifiuti urbani che attengono prettamente alle abitazioni e rifiuti speciali che interessano le attività", prova a difendersi Salvartore Mastrorillo, direttore dell'Asipu, "I flaconi delle tinture, i lenzuoli per i lettini delle estetiste, ad esempio, sono rifiuti speciali che devono essere smaltiti correttamente. Non vanno conferiti nel secco residuo come ancora fanno i più."
Le rimostranze, però, sono pervenute soprattutto dalla categoria degli autoriparatori, quelli che, insieme ai carrozzieri, attualmente soffrono maggiormente il nuovo modello di differenziata. Essi, infatti, non solo sono tenuti a pagare i servizi delle aziende specializzate cui sono legati contrattualmente per smaltire i loro rifiuti, come filtri, cinghie e gomme, ma devono anche pagare le tasse imposte dal comune. "A tali categorie, a livello nazionale, sono attribuiti dei coefficienti parecchio alti che vanno ad incidere fortemente sul loro portafoglio", prosegue Mastrorillo, "È bene che tali attività siano aiutate a livello centrale, perché le problematiche più ragguardevoli provengono proprio di lì."
Da parte sua l'amministrazione comunale si impegna a ricercare soluzioni concrete per far fronte alle segnalazioni giunte. "Lo scopo dell'incontro è quello di comprendere a pieno i problemi che affliggono le attività coinvolte. Il nostro obiettivo attualmente non è sanzionare gli eventuali trasgressori ma ragionare insieme per apportare le opportune migliorie al sistema", commenta Nino Allegretti, consigliere comunale con delega in materia di politiche ambientali e gestione rifiuti, "Ci facciamo carico delle situazioni particolari che riscontrano delle difficoltà: andremo sul posto a verificare insieme alla società di raccolta per tradurre in atti positivi quanto espresso. Inoltre saranno previsti nuovi orari di apertura e chiusura dell'isola ecologica, proprio per venire incontro alle esigenze mostrate".
Il consigliere Allegretti, inoltre, esorta i privati interessati a intervenire, seguendo le dovute procedure, per rimuovere e smaltire i manufatti contenenti amianto. "Voglio ricordare che nel 2015 sono stati stanziati fondi per circa 250.000 euro per la bonifica dei siti inquinati", commenta l'amministratore "Ad oggi, purtroppo, continuiamo a constatare che prosegue lo sversamento dell'amianto nel nostro territorio, nonostante ci siamo attrezzati per farvi fronte".
La raccolta porta a porta è, almeno all'inizio, un "disagio" cui la comunità deve abituarsi, per poter godere in un futuro molto prossimo di tutti i vantaggi che essa reca con sé, come il conferire meno in discarica, il rispetto dell'ambiente e l'evitare di pagare l'ecotassa. "In un mese siamo riusciti a raddoppiare la differenziata, giungendo a circa il 40%. A fine aprile auspichiamo di raggiungere il 65%, così da non dover pagare l'ecotassa", conclude Allegretti, "Chiedo ai terlizzesi di avere pazienza: più differenziamo, più la Tari col tempo si ridurrà. Come amministrazione ci stiamo impegnando a contenere le tasse e a non farle aumentare."
"La principale differenza che occorre considerare è quella tra rifiuti urbani che attengono prettamente alle abitazioni e rifiuti speciali che interessano le attività", prova a difendersi Salvartore Mastrorillo, direttore dell'Asipu, "I flaconi delle tinture, i lenzuoli per i lettini delle estetiste, ad esempio, sono rifiuti speciali che devono essere smaltiti correttamente. Non vanno conferiti nel secco residuo come ancora fanno i più."
Le rimostranze, però, sono pervenute soprattutto dalla categoria degli autoriparatori, quelli che, insieme ai carrozzieri, attualmente soffrono maggiormente il nuovo modello di differenziata. Essi, infatti, non solo sono tenuti a pagare i servizi delle aziende specializzate cui sono legati contrattualmente per smaltire i loro rifiuti, come filtri, cinghie e gomme, ma devono anche pagare le tasse imposte dal comune. "A tali categorie, a livello nazionale, sono attribuiti dei coefficienti parecchio alti che vanno ad incidere fortemente sul loro portafoglio", prosegue Mastrorillo, "È bene che tali attività siano aiutate a livello centrale, perché le problematiche più ragguardevoli provengono proprio di lì."
Da parte sua l'amministrazione comunale si impegna a ricercare soluzioni concrete per far fronte alle segnalazioni giunte. "Lo scopo dell'incontro è quello di comprendere a pieno i problemi che affliggono le attività coinvolte. Il nostro obiettivo attualmente non è sanzionare gli eventuali trasgressori ma ragionare insieme per apportare le opportune migliorie al sistema", commenta Nino Allegretti, consigliere comunale con delega in materia di politiche ambientali e gestione rifiuti, "Ci facciamo carico delle situazioni particolari che riscontrano delle difficoltà: andremo sul posto a verificare insieme alla società di raccolta per tradurre in atti positivi quanto espresso. Inoltre saranno previsti nuovi orari di apertura e chiusura dell'isola ecologica, proprio per venire incontro alle esigenze mostrate".
Il consigliere Allegretti, inoltre, esorta i privati interessati a intervenire, seguendo le dovute procedure, per rimuovere e smaltire i manufatti contenenti amianto. "Voglio ricordare che nel 2015 sono stati stanziati fondi per circa 250.000 euro per la bonifica dei siti inquinati", commenta l'amministratore "Ad oggi, purtroppo, continuiamo a constatare che prosegue lo sversamento dell'amianto nel nostro territorio, nonostante ci siamo attrezzati per farvi fronte".
La raccolta porta a porta è, almeno all'inizio, un "disagio" cui la comunità deve abituarsi, per poter godere in un futuro molto prossimo di tutti i vantaggi che essa reca con sé, come il conferire meno in discarica, il rispetto dell'ambiente e l'evitare di pagare l'ecotassa. "In un mese siamo riusciti a raddoppiare la differenziata, giungendo a circa il 40%. A fine aprile auspichiamo di raggiungere il 65%, così da non dover pagare l'ecotassa", conclude Allegretti, "Chiedo ai terlizzesi di avere pazienza: più differenziamo, più la Tari col tempo si ridurrà. Come amministrazione ci stiamo impegnando a contenere le tasse e a non farle aumentare."