
Attualità
Terlizzi a tu per tu con carta, umido e secco residuo
Istruzioni utili per una corretta raccolta differenziata
Terlizzi - venerdì 15 gennaio 2016
7.00
Raccolta differenziata porta a porta. Facile a dirsi, più difficile quando invece ci si trova di fronte alle pattumiere e ai sacchetti colorati: cosa va in quello marrone? Cosa si intende per "rifiuto secco"? E cosa è precisamente l' "umido"? Il disorientamento di chi si avvicina la prima volta pratica può giocare brutti scherzi. Per questo l'Asipu, l'azienda che si sta occupando di lanciare il porta a porta anche a Terlizzi, ha prodotto una brochure informativa che torna utile per capirne di più.
Ed ecco allora che si scopre che nell'umido i cittadini devono raccogliere tutta la frazione organica dei rifiuti: resti alimentari, alimenti avariati, pane vecchio, ossi e gusci d'uovo, fondi di caffè, filtri di tè e tisane. Non solo: in questa categoria rientrano anche ceneri di legno spente, salviette di carta unte, fiori, cassettone in legno. Tutta roba che deve essere conferita nell'apposito cestello.
Se per il vetro è facile capire cosa buttare via e cosa no, per la carta è bene ricordarsi che in questa categoria sono ricompresi anche cartoni per bevande (latte, succhi di frutta e altro) e i fustini dei detersivi.
Tra la plastica si potranno buttare via anche barattoli in metallo per alimenti, fogli e vaschette in alluminio, tappi e coperchi metallici, confezioni in polistirolo, contenitori per uova, lattine in alluminio.
E veniamo al secco residuo, vera incognita che tormenta i cittadini. Che cosa sarà questo "secco residuo"? Si tratta di una categoria che racchiude tutti i rifiuti non rinvenibili nelle altre. E allora: mozziconi di sigaretta, cocci di ceramica, spazzolini, rasoi, collant, lampadine, penne e pennarelli, oggetti e tubi in gomma, stracci, cosmesi e tubetti di dentifricio, spazzatura raccolta dal pavimento, giocattoli.
Ed ecco allora che si scopre che nell'umido i cittadini devono raccogliere tutta la frazione organica dei rifiuti: resti alimentari, alimenti avariati, pane vecchio, ossi e gusci d'uovo, fondi di caffè, filtri di tè e tisane. Non solo: in questa categoria rientrano anche ceneri di legno spente, salviette di carta unte, fiori, cassettone in legno. Tutta roba che deve essere conferita nell'apposito cestello.
Se per il vetro è facile capire cosa buttare via e cosa no, per la carta è bene ricordarsi che in questa categoria sono ricompresi anche cartoni per bevande (latte, succhi di frutta e altro) e i fustini dei detersivi.
Tra la plastica si potranno buttare via anche barattoli in metallo per alimenti, fogli e vaschette in alluminio, tappi e coperchi metallici, confezioni in polistirolo, contenitori per uova, lattine in alluminio.
E veniamo al secco residuo, vera incognita che tormenta i cittadini. Che cosa sarà questo "secco residuo"? Si tratta di una categoria che racchiude tutti i rifiuti non rinvenibili nelle altre. E allora: mozziconi di sigaretta, cocci di ceramica, spazzolini, rasoi, collant, lampadine, penne e pennarelli, oggetti e tubi in gomma, stracci, cosmesi e tubetti di dentifricio, spazzatura raccolta dal pavimento, giocattoli.