Cronaca
Ragazza morta nel sottopasso, non è stata strangolata
Ascoltato il fidanzato, confermata l'ipotesi del suicidio
Terlizzi - venerdì 23 dicembre 2016
7.55
Quasi certamente si è trattato di un suicidio. Non hanno quasi più dubbi gli inquirenti: la povera studentessa di 22 anni, terlizzese, ritrovata ieri mattina con un doppio giro di cavo attorno al collo, si è tolta la vita. La ragazza è stata rinvenuta nel sottopasso che collega viale dei Lilium con via Mazzini, vestita con abiti eleganti: un completo di colore nero, una mantellina di pelliccia sulle spalle anch'essa nera abbottonata sul petto, le scarpe rosse col tacco, una cinturina rossa. Capelli tinti di color rame sugli occhi lividi. Aveva un cavo caricabatterie attorcigliato due volte sul collo.
Per tutta la giornata di ieri i carabinieri hanno ascoltato amici, parenti e il fidanzato con cui la ragazza era andata a vivere già da qualche tempo allontanandosi volontariamente dalla famiglia di origine. L'esito sembra ora delinearsi: la giovane aveva già provato a togliersi la vita sul tratto ferroviario Terlizzi-Ruvo e anche l'altra notte, dopo aver trascorso la serata a una festa di matrimonio ad Andria, aveva espresso la volontà di farla finita. Aveva bisticciato col fidanzato. Forse covava una delusione d'amore. Insomma, una storia come tante altre che però nascondeva un profondo disagio che ha portato ieri all'epilogo drammatico. Ieri l'ennesimo bisticcio e la tragica fine. Probabilmente, affermano fonti inquirenti, non sarà nemmeno necessario procedere con l'autopsia.
Ieri pomeriggio il pm della procura di Trani, Simona Merra, ha tenuto un lungo vertice nella tenenza dei carabinieri di Terlizzi: è stato a lungo sentito il fidanzato. In un primo momento si è temuto che si trattasse di un caso di femminicidio, anche perchè la postura della ragazza e alcune lesioni che presentava sul corpo non avevano convinto del tutto gli investigatori. Il fidanzato ha lasciato la caserma in serata, è stato ascoltato a lungo ma ha confermato che la sera prima aveva litigato con la ragazza, la sua versione è coincisa con quanto accertato. Non ci sono elementi che facciano pensare a qualcosa che non sia un suicidio. Inoltre, quelle lesioni sul corpo sono state giudicate dal medico legale compatibili con questa ipotesi. Insomma, la ragazza non è stata strangolata da nessuno, come era cominciato a dirsi in paese.
Per tutta la giornata di ieri i carabinieri hanno ascoltato amici, parenti e il fidanzato con cui la ragazza era andata a vivere già da qualche tempo allontanandosi volontariamente dalla famiglia di origine. L'esito sembra ora delinearsi: la giovane aveva già provato a togliersi la vita sul tratto ferroviario Terlizzi-Ruvo e anche l'altra notte, dopo aver trascorso la serata a una festa di matrimonio ad Andria, aveva espresso la volontà di farla finita. Aveva bisticciato col fidanzato. Forse covava una delusione d'amore. Insomma, una storia come tante altre che però nascondeva un profondo disagio che ha portato ieri all'epilogo drammatico. Ieri l'ennesimo bisticcio e la tragica fine. Probabilmente, affermano fonti inquirenti, non sarà nemmeno necessario procedere con l'autopsia.
Ieri pomeriggio il pm della procura di Trani, Simona Merra, ha tenuto un lungo vertice nella tenenza dei carabinieri di Terlizzi: è stato a lungo sentito il fidanzato. In un primo momento si è temuto che si trattasse di un caso di femminicidio, anche perchè la postura della ragazza e alcune lesioni che presentava sul corpo non avevano convinto del tutto gli investigatori. Il fidanzato ha lasciato la caserma in serata, è stato ascoltato a lungo ma ha confermato che la sera prima aveva litigato con la ragazza, la sua versione è coincisa con quanto accertato. Non ci sono elementi che facciano pensare a qualcosa che non sia un suicidio. Inoltre, quelle lesioni sul corpo sono state giudicate dal medico legale compatibili con questa ipotesi. Insomma, la ragazza non è stata strangolata da nessuno, come era cominciato a dirsi in paese.