Politica
Regionali, Ivan Scalfarotto è il candidato presidente di Italia Viva
La conferma è arrivata nella mattinata di ieri
Terlizzi - lunedì 22 giugno 2020
Ivan Scalfarotto è il candidato alla presidenza della Regione Puglia per la coalizione formata da Italia Viva, Azione e Più Europa. L'ufficializzazione, nell'aria da tempo, è giunta nella mattinata di domenica 21 giugno. Durissimo il colpo inferto dalle forze politiche guidate rispettivamente da Matteo Renzi, Carlo Calenda ed Emma Bonino al fronte di centrosinistra, che si presenterà perciò diviso all'appuntamento di domenica 20 e lunedì 21 settembre.
Tutti gli appelli all'unità di Michele Emiliano, presidente ancora in carica e pretendente alla conferma, sono risultati vani, com'era nelle previsioni considerati i rapporti da tempo deteriorati tra l'ex Sindaco di Bari e i leader dei partiti che si sono ritrovati sulla candidatura del sottosegretario agli esteri.
«Non sarebbe stato giusto costringere i pugliesi a scegliere fra tre populismi: quello antieuropeista della destra, quello di palazzo impersonificato da Michele Emiliano, quello della decrescita felice del Movimento 5 Stelle», ha affermato Scalfarotto. Inutili tutti gli appelli finalizzati alla ricerca di un'intesa, lanciati con sempre maggiore insistenza da esponenti - anche nazionali - del Partito Democratico.
La partecipazione alla contesa elettorale di una seconda coalizione ascrivibile nel campo del centrosinistra frammenta inevitabilmente il quadro politico e rende ancora più complicato, a tre mesi esatti dal voto, il compito di Emiliano. Scalfarotto si aggiunge ad Antonella Laricchia, da mesi indicata quale competitor per il Movimento 5 Stelle e una lista civica che si aggiungerà a supporto e all'ex pentastellato Mario Conca che dovrebbe presentarsi alle urne con altre due liste. La situazione favorirebbe il centrodestra, specie nel caso in cui riuscisse a individuare un candidato unitario in tempi brevi.
Tutti gli appelli all'unità di Michele Emiliano, presidente ancora in carica e pretendente alla conferma, sono risultati vani, com'era nelle previsioni considerati i rapporti da tempo deteriorati tra l'ex Sindaco di Bari e i leader dei partiti che si sono ritrovati sulla candidatura del sottosegretario agli esteri.
«Non sarebbe stato giusto costringere i pugliesi a scegliere fra tre populismi: quello antieuropeista della destra, quello di palazzo impersonificato da Michele Emiliano, quello della decrescita felice del Movimento 5 Stelle», ha affermato Scalfarotto. Inutili tutti gli appelli finalizzati alla ricerca di un'intesa, lanciati con sempre maggiore insistenza da esponenti - anche nazionali - del Partito Democratico.
La partecipazione alla contesa elettorale di una seconda coalizione ascrivibile nel campo del centrosinistra frammenta inevitabilmente il quadro politico e rende ancora più complicato, a tre mesi esatti dal voto, il compito di Emiliano. Scalfarotto si aggiunge ad Antonella Laricchia, da mesi indicata quale competitor per il Movimento 5 Stelle e una lista civica che si aggiungerà a supporto e all'ex pentastellato Mario Conca che dovrebbe presentarsi alle urne con altre due liste. La situazione favorirebbe il centrodestra, specie nel caso in cui riuscisse a individuare un candidato unitario in tempi brevi.