
Eventi e cultura
#riaccendilcinema: questa sera flash mob del "Piccolo Osservatorio Universale Garzia"
Lo scorso 5 maggio il cinema di Terlizzi ha compiuto 14 anni
Terlizzi - venerdì 8 maggio 2020
10.40
Questa sera 8 maggio, a partire dalle ore 21.25, il cinema di Terlizzi "Piccolo Osservatorio Universale Garzia" aderirà al flash mob nazionale "#riaccendilcinema", indetto dall'ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) per puntare i riflettori sull'importante funzione sociale svolta dal cinema, quale luogo di aggregazione culturale.
In contemporanea con la 65^ edizione dei Premi David di Donatello in diretta su Rai 1, tutte le 1600 strutture cinematografiche italiane, compresa quella del nostro paese, trasmetteranno il programma su oltre quattromila schermi, tornando in attività dopo due mesi di lockdown, sebbene in assenza di una platea fisica.
Lo scorso 5 maggio, il "Piccolo Osservatorio Universale Garzia" ha festeggiato il suo quattordicesimo anniversario. Francesco Binetti, esercente cinematografico titolare del cinema insieme ad Arcangelo Fumarola, ha ripercorso con TerlizziViva gli sviluppi del cinema terlizzese, prospettando anche alcuni possibili scenari futuri che potrebbero delinearsi nella convivenza con il Coronavirus.
Francesco, può raccontarci come nasce l'idea di arricchire Terlizzi di un cinema?
Sin da giovanissimo ho coltivato la passione del cinema, tant'è che sono stato il fondatore, insieme a Michele Santeramo e altri, di un'associazione culturale, la ALMO e la ALMO Re/VISIONE, con le quali abbiamo organizzato al Casale San Giorgio, tra la fine degli anni '90 e i primi anni 2000, diverse iniziative culturali, tra cui cineforum tematici.
L'idea del cinema a Terlizzi nasce nel 2004 durante una chiacchierata estiva tra me ed Arcangelo nella quale analizzavamo che erano trascorsi più di venti anni dalla chiusura dell'ultima sala cinematografica.
Ci siamo messi in azione e dopo aver ottenuto la disponibilità da parte della curia vescovile di Molfetta dell'auditorium Garzia (così si chiamava prima il cinema), nel 2005 abbiamo costituito una società, l'ATROPINA s.n.c., che prende il nome dalla sostanza che gli oculisti usano per dilatare la pupilla e scrutare dentro l'occhio.
Così, ci siamo imbattuti in questa avventura che è iniziata il 5 maggio del 2006 con l'inaugurazione della sala, proponendo un nostro progetto, la sonorizzazione dal vivo di un film muto di Buster Keaton, "Sherlock Jr.", realizzata da Livio Minafra, docente di piano jazz al conservatorio di Bari e direttore artistico del "Talos Festival" di Ruvo di Puglia.
Il nome del cinema nasce dalla volontà iniziale di realizzare un luogo che promuovendo cultura, diventasse "Osservatorio" di ciò che ci circonda in modo "Universale", cioè che abbraccia l'umanità tutta: tutto ciò si ritrova nei film proiettati sul grande schermo del cinema, una sorta di finestra aperta sul mondo.
Cosa interessante è che già nella nostra insegna, ispirata al racconto de "Il piccolo principe" e disegnata da Cinzia Caradonna, si mostra un telescopio puntato sul mondo come un osservatorio astronomico, quindi universale.
In quattordici anni di attività, quali riscontri sono stati registrati sul territorio?
Nonostante le difficoltà nel realizzare un progetto osteggiato da molti, il Piccolo Osservatorio Universale Garzia, grazie alla qualità delle scelte proposte, è stato riconosciuto da subito come Sala D'Essai e poi Schermo di Qualità, sede delle Residenze Teatrali, insieme al Teatro Minimo di Sinisi e Santeramo.
Poi è rientrato nel Circuito D'Autore, selezione di sale di qualità pugliesi (venti schermi in tutta la regione).
Dal 2012 la trasformazione in Cinema Digitale, arrivando ai giorni nostri con la collaborazione con la Cineteca di Bologna e altre realtà nazionali.
Abbiamo vinto la scommessa di riportare il cinema a Terlizzi: ce lo dimostrano tutti i riconoscimenti che otteniamo dal pubblico e dal mondo stesso del cinema. La soddisfazione più importante è stata quella di portare i giovani nella sala a vedere sul grande schermo film storici e di grandi registi, proposti con la rassegna "Il Cinema Ritrovato Al Cinema".
Quali prospettive prevede per il cinema a seguito della pandemia?
Sicuramente la pandemia ha creato molti disagi nel mondo dello spettacolo, tanto che non si ha ancora certezza su quale fase della ripartenza ricollocare le riaperture delle sale cinematografiche. Tuttavia, sono fiducioso e credo che il pubblico stia attendendo con grandi aspettative tale momento.
Intanto, stiamo verificando la possibilità di riprendere a breve, ovviamente quando sarà consentito dai decreti e in assoluta sicurezza per il pubblico e lo staff tecnico, visto che l'ANEC sta proponendo al comitato tecnico-scientifico la possibilità di optare per le programmazioni cinematografiche all'aperto.
Nutriamo la speranza che la Regione Puglia e l'Apulia Film Commission finanzino il progetto "D'Autore D'Estate": questo ci darebbe il sostegno per attrezzare e organizzare in sicurezza, rispettando tutti i protocolli anti-Covid19 necessari per l'arena estiva a Terlizzi.
In contemporanea con la 65^ edizione dei Premi David di Donatello in diretta su Rai 1, tutte le 1600 strutture cinematografiche italiane, compresa quella del nostro paese, trasmetteranno il programma su oltre quattromila schermi, tornando in attività dopo due mesi di lockdown, sebbene in assenza di una platea fisica.
Lo scorso 5 maggio, il "Piccolo Osservatorio Universale Garzia" ha festeggiato il suo quattordicesimo anniversario. Francesco Binetti, esercente cinematografico titolare del cinema insieme ad Arcangelo Fumarola, ha ripercorso con TerlizziViva gli sviluppi del cinema terlizzese, prospettando anche alcuni possibili scenari futuri che potrebbero delinearsi nella convivenza con il Coronavirus.
Francesco, può raccontarci come nasce l'idea di arricchire Terlizzi di un cinema?
Sin da giovanissimo ho coltivato la passione del cinema, tant'è che sono stato il fondatore, insieme a Michele Santeramo e altri, di un'associazione culturale, la ALMO e la ALMO Re/VISIONE, con le quali abbiamo organizzato al Casale San Giorgio, tra la fine degli anni '90 e i primi anni 2000, diverse iniziative culturali, tra cui cineforum tematici.
L'idea del cinema a Terlizzi nasce nel 2004 durante una chiacchierata estiva tra me ed Arcangelo nella quale analizzavamo che erano trascorsi più di venti anni dalla chiusura dell'ultima sala cinematografica.
Ci siamo messi in azione e dopo aver ottenuto la disponibilità da parte della curia vescovile di Molfetta dell'auditorium Garzia (così si chiamava prima il cinema), nel 2005 abbiamo costituito una società, l'ATROPINA s.n.c., che prende il nome dalla sostanza che gli oculisti usano per dilatare la pupilla e scrutare dentro l'occhio.
Così, ci siamo imbattuti in questa avventura che è iniziata il 5 maggio del 2006 con l'inaugurazione della sala, proponendo un nostro progetto, la sonorizzazione dal vivo di un film muto di Buster Keaton, "Sherlock Jr.", realizzata da Livio Minafra, docente di piano jazz al conservatorio di Bari e direttore artistico del "Talos Festival" di Ruvo di Puglia.
Il nome del cinema nasce dalla volontà iniziale di realizzare un luogo che promuovendo cultura, diventasse "Osservatorio" di ciò che ci circonda in modo "Universale", cioè che abbraccia l'umanità tutta: tutto ciò si ritrova nei film proiettati sul grande schermo del cinema, una sorta di finestra aperta sul mondo.
Cosa interessante è che già nella nostra insegna, ispirata al racconto de "Il piccolo principe" e disegnata da Cinzia Caradonna, si mostra un telescopio puntato sul mondo come un osservatorio astronomico, quindi universale.
In quattordici anni di attività, quali riscontri sono stati registrati sul territorio?
Nonostante le difficoltà nel realizzare un progetto osteggiato da molti, il Piccolo Osservatorio Universale Garzia, grazie alla qualità delle scelte proposte, è stato riconosciuto da subito come Sala D'Essai e poi Schermo di Qualità, sede delle Residenze Teatrali, insieme al Teatro Minimo di Sinisi e Santeramo.
Poi è rientrato nel Circuito D'Autore, selezione di sale di qualità pugliesi (venti schermi in tutta la regione).
Dal 2012 la trasformazione in Cinema Digitale, arrivando ai giorni nostri con la collaborazione con la Cineteca di Bologna e altre realtà nazionali.
Abbiamo vinto la scommessa di riportare il cinema a Terlizzi: ce lo dimostrano tutti i riconoscimenti che otteniamo dal pubblico e dal mondo stesso del cinema. La soddisfazione più importante è stata quella di portare i giovani nella sala a vedere sul grande schermo film storici e di grandi registi, proposti con la rassegna "Il Cinema Ritrovato Al Cinema".
Quali prospettive prevede per il cinema a seguito della pandemia?
Sicuramente la pandemia ha creato molti disagi nel mondo dello spettacolo, tanto che non si ha ancora certezza su quale fase della ripartenza ricollocare le riaperture delle sale cinematografiche. Tuttavia, sono fiducioso e credo che il pubblico stia attendendo con grandi aspettative tale momento.
Intanto, stiamo verificando la possibilità di riprendere a breve, ovviamente quando sarà consentito dai decreti e in assoluta sicurezza per il pubblico e lo staff tecnico, visto che l'ANEC sta proponendo al comitato tecnico-scientifico la possibilità di optare per le programmazioni cinematografiche all'aperto.
Nutriamo la speranza che la Regione Puglia e l'Apulia Film Commission finanzino il progetto "D'Autore D'Estate": questo ci darebbe il sostegno per attrezzare e organizzare in sicurezza, rispettando tutti i protocolli anti-Covid19 necessari per l'arena estiva a Terlizzi.