Cronaca
Rifiuti, l'ARO che comprende Terlizzi candidata a 4,4 milioni di euro
I fondi arriverebbero col PNRR
Terlizzi - martedì 22 marzo 2022
14.24 Comunicato Stampa
Isole ecologiche intelligenti, mastelli con etichette elettroniche, sistemi di monitoraggio automatico dei rifiuti, compostiere di comunità e due nuovi centri di raccolta comunali a Terlizzi e Bitonto.
Il Comune di Terlizzi, capofila dell'ARO 1 BA, ha candidato ai fondi PNRR sei grandi progetti destinati a rivoluzionare la raccolta differenziata anche a Bitonto, Corato, Molfetta e Ruvo di Puglia, per un investimento complessivo previsto di oltre 4,4 milioni di euro.
I sei progetti messi a punto insieme con la Sanb spa (società a partecipazione pubblica che gestisce il ciclo di raccolta e smaltimento dei rifiuti), riguardano 20 isole ecologiche "intelligenti" (quattro per ciascun comune dell'ambito) per la raccolta differenziata di carta, plastica, vetro, lattine, tessili, rifiuti urbani pericolosi e piccole apparecchiature elettriche, capaci di identificare l'utente e misurare la quantità dei rifiuti conferita; 15 isole ecologiche recintate (tre per ogni città dell'ambito) nelle quali conferire rifiuti differenziati, compresa la frazione organica, anche in giorni e in orari diversi da quelli previsti dal porta a porta; il sistema IOT (Internet of Things) per la gestione informatizzata del porta a porta per mezzo di QRcode o etichette elettroniche sui mastelli e altri dispositivi mobili (scanner, tablet e localizzatori gps); un nuovo Centro Comunale di Raccolta (CCR) a Terlizzi e un altro CCR a Bitonto.
«È la smart city applicata alla gestione del ciclo di vita dei rifiuti» afferma Ninni Gemmato, sindaco di Terlizzi, capofila dell'ARO 1 BA. «Il ricorso a moderni sistemi informatizzati, collegati in rete, permette ai cassonetti di identificare l'utente, riconoscere la tipologia di rifiuti che vengono conferiti e pesare le quantità di rifiuti raccolti. Sapere in tempo reale quali e quanti rifiuti produce un singolo cittadino è un primo passo verso la tariffazione cosiddetta "puntuale" o personalizzata, calcolata cioè sulla base dei comportamenti più o meno virtuosi dell'utente. In sintesi: meno rifiuti indifferenziati produci e meno sarà la tassa rifiuti da pagare».
Tutti i progetti presentati al Ministero della Transizione Ecologica, infatti, sono accomunati dell'obiettivo di aumentare la percentuale di rifiuti differenziati, ridurre di conseguenza il residuo secco indifferenziato da conferire negli impianti di smaltimento finale e dunque ridurre i costi a carico della collettività.
Il Comune di Terlizzi, capofila dell'ARO 1 BA, ha candidato ai fondi PNRR sei grandi progetti destinati a rivoluzionare la raccolta differenziata anche a Bitonto, Corato, Molfetta e Ruvo di Puglia, per un investimento complessivo previsto di oltre 4,4 milioni di euro.
I sei progetti messi a punto insieme con la Sanb spa (società a partecipazione pubblica che gestisce il ciclo di raccolta e smaltimento dei rifiuti), riguardano 20 isole ecologiche "intelligenti" (quattro per ciascun comune dell'ambito) per la raccolta differenziata di carta, plastica, vetro, lattine, tessili, rifiuti urbani pericolosi e piccole apparecchiature elettriche, capaci di identificare l'utente e misurare la quantità dei rifiuti conferita; 15 isole ecologiche recintate (tre per ogni città dell'ambito) nelle quali conferire rifiuti differenziati, compresa la frazione organica, anche in giorni e in orari diversi da quelli previsti dal porta a porta; il sistema IOT (Internet of Things) per la gestione informatizzata del porta a porta per mezzo di QRcode o etichette elettroniche sui mastelli e altri dispositivi mobili (scanner, tablet e localizzatori gps); un nuovo Centro Comunale di Raccolta (CCR) a Terlizzi e un altro CCR a Bitonto.
«È la smart city applicata alla gestione del ciclo di vita dei rifiuti» afferma Ninni Gemmato, sindaco di Terlizzi, capofila dell'ARO 1 BA. «Il ricorso a moderni sistemi informatizzati, collegati in rete, permette ai cassonetti di identificare l'utente, riconoscere la tipologia di rifiuti che vengono conferiti e pesare le quantità di rifiuti raccolti. Sapere in tempo reale quali e quanti rifiuti produce un singolo cittadino è un primo passo verso la tariffazione cosiddetta "puntuale" o personalizzata, calcolata cioè sulla base dei comportamenti più o meno virtuosi dell'utente. In sintesi: meno rifiuti indifferenziati produci e meno sarà la tassa rifiuti da pagare».
Tutti i progetti presentati al Ministero della Transizione Ecologica, infatti, sono accomunati dell'obiettivo di aumentare la percentuale di rifiuti differenziati, ridurre di conseguenza il residuo secco indifferenziato da conferire negli impianti di smaltimento finale e dunque ridurre i costi a carico della collettività.