Attualità
Roghi tossici: il movimento "Fridays For Future" contro gli interventi di Gemmato
Questa sera l'incontro nella sede de La Garra
Terlizzi - lunedì 27 gennaio 2020
10.03
Questa sera, 27 gennaio, a partire dalle ore 19, la sede de La Garra in Corso Dante n. 26 ospiterà l'assemblea pubblica del movimento ambientalista "Fridays For Future", costituito da cittadini volontari e da diverse realtà associazionistiche e partitiche che hanno a cuore il benessere del nostro territorio.
Si tratterà di un incontro di opposizione agli interventi programmati dall'amministrazione guidata da Ninni Gemmato a seguito del rogo appiccato in contrada Portoni lo scorso 21 gennaio, volti all'istituzione di una rete di volontari sentinella per il monitoraggio dell'agro, allo scambio di segnalazioni e alle campagne di comunicazione e sensibilizzazione nei confronti dei cittadini.
Secondo gli aderenti del "Fridays For Future", come si legge in una nota pubblicata sui social network, «Le misure che l'amministrazione ha promesso di adottare, oltre che già esistenti, paiono insignificanti per arginare un fenomeno, quello dei roghi tossici, perdurante e di vasta portata».
Gli attivisti ritengono, infatti, che il primo cittadino lanci «fumo negli occhi», evitando di confrontarsi con coloro che, sin da tempo ormai, prestano la propria volontaria attività di divulgazione, tutela e salvaguardia del diritto alla salute e a un ambiente salubre. Proprio a fronte di questo, il gruppo locale ha intenzione di intraprendere delle «azioni non più procrastinabili».
Si tratterà di un incontro di opposizione agli interventi programmati dall'amministrazione guidata da Ninni Gemmato a seguito del rogo appiccato in contrada Portoni lo scorso 21 gennaio, volti all'istituzione di una rete di volontari sentinella per il monitoraggio dell'agro, allo scambio di segnalazioni e alle campagne di comunicazione e sensibilizzazione nei confronti dei cittadini.
Secondo gli aderenti del "Fridays For Future", come si legge in una nota pubblicata sui social network, «Le misure che l'amministrazione ha promesso di adottare, oltre che già esistenti, paiono insignificanti per arginare un fenomeno, quello dei roghi tossici, perdurante e di vasta portata».
Gli attivisti ritengono, infatti, che il primo cittadino lanci «fumo negli occhi», evitando di confrontarsi con coloro che, sin da tempo ormai, prestano la propria volontaria attività di divulgazione, tutela e salvaguardia del diritto alla salute e a un ambiente salubre. Proprio a fronte di questo, il gruppo locale ha intenzione di intraprendere delle «azioni non più procrastinabili».