Attualità
Rotatoria in via Giovinazzo e in via Ruvo, gli uffici sono al lavoro per i progetti
Il sindaco: stiamo valutando anche una rotatoria in via Molfetta
Terlizzi - lunedì 1 febbraio 2016
6.49
Non solo la rotatoria sulla provinciale Terlizzi-Mariotto, in corrispondenza dell'incrocio con la Ruvo-Palombaio. Nei piani dell'amministrazione comunale ci sono altre rotatorie da realizzare agli ingressi della città. «Nel breve periodo tutti i semafori agli ingressi delle città saranno sostituiti dai rondò» ha dichiarato il sindaco Ninni Gemmato a La Gazzetta del Mezzogiorno. Gli uffici hanno già affidato la progettazione di tre rotatorie da realizzare in via Giovinazzo, in via Ruvo e via Cappella Chicoli «ma stiamo verificando — aggiunge Gemmato — la fattibilità di altre due rotatorie, in via Molfetta e nei pressi del cimitero».
Concretamente, non si conoscono i tempi di realizzazione. Delle rotatorie se ne sta parlando già tempo, non a caso qualche mese fa lo stesso primo cittadino lanciò una sorta di sondaggio per chiedere ai cittadini dove preferirebbero vedere costruita una rotatoria. Nel piano triennale delle opere pubbliche, l'amministrazione ha messo a bilancio 670 mila euro per la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza delle arterie stradali. Ovviamente, i cittadini si aspettano che si passi subito dagli annunci ai cantieri.
Un'altra rotatoria, già in programma e in parte finanziata con fondi del patto Conca Barese, è quella che sorgerà sempre in via Mariotto questa volta però ad altezza del mercato dei fiori, struttura che oggi ospita anche gli uffici comunali.
La rimozione dei semafori, fa notare l'assessore ai Lavori Pubblici Franco Tesoro, porrà rimedio al problema dei semafori guasti, criticità più volte lamentata dagli automobilisti: gli impianti semaforici sono abbastanza datati e i tempi per la sostituzione di una scheda elettronica spesso si dilatano troppo col rischio di lasciare incontrollati alcuni incroci pericolosi.
E per non farsi mancare proprio nulla, altri due rondò sono previsti nel progetto del sottopasso di viale dei Llilum, opera pubblica firmata Ferrotramviaria e di recente recepita dalla Regione Puglia. Osservando le planimetrie si nota come a monte e a valle del tracciato siano previste una rotatoria in via Favale e un'altra in viale Roma (a soli 70 metri da un'altra rotatoria già esistente tra via Sovereto e viale dei Lilium). Insomma, tutto lascia pensare che la città dei fiori presto potrebbe diventare la città dei rondò.
Concretamente, non si conoscono i tempi di realizzazione. Delle rotatorie se ne sta parlando già tempo, non a caso qualche mese fa lo stesso primo cittadino lanciò una sorta di sondaggio per chiedere ai cittadini dove preferirebbero vedere costruita una rotatoria. Nel piano triennale delle opere pubbliche, l'amministrazione ha messo a bilancio 670 mila euro per la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza delle arterie stradali. Ovviamente, i cittadini si aspettano che si passi subito dagli annunci ai cantieri.
Un'altra rotatoria, già in programma e in parte finanziata con fondi del patto Conca Barese, è quella che sorgerà sempre in via Mariotto questa volta però ad altezza del mercato dei fiori, struttura che oggi ospita anche gli uffici comunali.
La rimozione dei semafori, fa notare l'assessore ai Lavori Pubblici Franco Tesoro, porrà rimedio al problema dei semafori guasti, criticità più volte lamentata dagli automobilisti: gli impianti semaforici sono abbastanza datati e i tempi per la sostituzione di una scheda elettronica spesso si dilatano troppo col rischio di lasciare incontrollati alcuni incroci pericolosi.
E per non farsi mancare proprio nulla, altri due rondò sono previsti nel progetto del sottopasso di viale dei Llilum, opera pubblica firmata Ferrotramviaria e di recente recepita dalla Regione Puglia. Osservando le planimetrie si nota come a monte e a valle del tracciato siano previste una rotatoria in via Favale e un'altra in viale Roma (a soli 70 metri da un'altra rotatoria già esistente tra via Sovereto e viale dei Lilium). Insomma, tutto lascia pensare che la città dei fiori presto potrebbe diventare la città dei rondò.