Cronaca
Salvini parla di Terlizzi e dell'operazione che ha sgominato il clan Dello Russo-Ficco
Il ministro dell'Interno si complimenta con i Carabinieri. 4 i terlizzesi coinvolti
Terlizzi - lunedì 26 novembre 2018
11.37
«Colpito duramente un clan delinquente di Terlizzi (Bari), con decine di arresti in Puglia per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio, estorsione, detenzione e porto illegale di armi. Grazie ai Carabinieri per la straordinaria operazione».
Con queste parole il ministro dell'Interno Matteo Salvini si complimenta con le forze dell'ordine per l'operazione che ha condotto all'arresto di 41 persone (30 in carcere e 11 agli arresti domiciliari), accusate a vario titolo di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti, estorsione e detenzione e porto illegale di armi.
Tra queste anche 4 terlizzesi: Giambattista De Sario (detto "Rocky"), Michela De Ruvo, Roberto Dello Russo (detto "Malandrino") e Paolo Ficco, noti esponenti della mala della cittadina di Terlizzi. La loro associazione - sui territori di Tricase e Tiggiano, con ramificazioni nel capoluogo brindisino e a Terlizzi, nel barese – era dedita alla gestione di cocaina, eroina, marijuana e hashish sulle principali piazze di spaccio del territorio.
I canali di rifornimento della sostanza sarebbero riconducibili proprio ad esponenti dell'agguerrito clan terlizzese, quello dei Dello Russo-Ficco, che, a loro volta, si rifornivano anche da persone di nazionalità albanese.
Con queste parole il ministro dell'Interno Matteo Salvini si complimenta con le forze dell'ordine per l'operazione che ha condotto all'arresto di 41 persone (30 in carcere e 11 agli arresti domiciliari), accusate a vario titolo di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti, estorsione e detenzione e porto illegale di armi.
Tra queste anche 4 terlizzesi: Giambattista De Sario (detto "Rocky"), Michela De Ruvo, Roberto Dello Russo (detto "Malandrino") e Paolo Ficco, noti esponenti della mala della cittadina di Terlizzi. La loro associazione - sui territori di Tricase e Tiggiano, con ramificazioni nel capoluogo brindisino e a Terlizzi, nel barese – era dedita alla gestione di cocaina, eroina, marijuana e hashish sulle principali piazze di spaccio del territorio.
I canali di rifornimento della sostanza sarebbero riconducibili proprio ad esponenti dell'agguerrito clan terlizzese, quello dei Dello Russo-Ficco, che, a loro volta, si rifornivano anche da persone di nazionalità albanese.