Politica
Sanità e ospedali, «il Governo prende voti al Sud ma si dimentica del Sud»
L'on. Gemmato aveva proposto un indirizzo che avrebbe portato più risorse al Sud
Terlizzi - martedì 18 settembre 2018
9.31
Il governo giallo-verde guidato dal pentastellato Conte prende voti al Sud ma si dimentica del Sud. E' su questa contraddizione fa leva il parlamentare terlizzese Marcello Gemmato (Fratelli d'Italia) che nei giorni scorsi alla Camera ha presentato e discusso un ordine del giorno al "Decreto Milleproroghe" volto a ridurre drasticamente la sperequazione esistente nell'assegnazione delle risorse economiche del servizio sanitario nazionale alle singole regioni.
«Il Fondo Sanitario Nazionale con 113 miliardi di euro - fa notare Gemmato - viene diviso tra le regioni italiane seguendo prevalentemente l'anzianità della popolazione. Evidentemente, a parità di popolazione, sono favorite le regioni del nord che hanno una società mediamente più anziana. Questo non fa altro che aumentare la sperequazione tra le regioni del nord e quelle del sud, anche in tema di sanità». Ne pagano le conseguenze proprio alcune regioni del Sud Italia come la Puglia che rispetto ad altre, e a parità di popolazione, registrano indici di anzianità minori e quindi ricevono meno finanziamenti nonostante, invece, risultino le più bisognose.
Gemmato aveva invece proposto un indirizzo politico volto ad impegnare il Governo ad introdurre nel sistema di calcolo l'indice di deprivazione (che tiene conto dello svantaggio sociale) «al fine di disegnare un prospetto della situazione di fabbisogno delle singole regioni quanto più prossimo alla realtà riducendo al contempo la sperequazione esistente in termini di risorse assegnate. Purtroppo l'atto non è stato accolto dal Governo ed è stato respinto dalla maggioranza alla Camera dei Deputati».
«Prendo atto con rammarico della decisione dell'Aula - conclude Marcello Gemmato - soprattutto perché gli esponenti di Lega e M5S mostrano solo mediaticamente la volontà di voler garantire il diritto costituzionale alla salute ma nei fatti si lasciano sfuggire di mano ottime occasioni per concretizzarlo, proprio come questa. Non mi fermo, ma tanti sono i dubbi che mi assalgono».
«Il Fondo Sanitario Nazionale con 113 miliardi di euro - fa notare Gemmato - viene diviso tra le regioni italiane seguendo prevalentemente l'anzianità della popolazione. Evidentemente, a parità di popolazione, sono favorite le regioni del nord che hanno una società mediamente più anziana. Questo non fa altro che aumentare la sperequazione tra le regioni del nord e quelle del sud, anche in tema di sanità». Ne pagano le conseguenze proprio alcune regioni del Sud Italia come la Puglia che rispetto ad altre, e a parità di popolazione, registrano indici di anzianità minori e quindi ricevono meno finanziamenti nonostante, invece, risultino le più bisognose.
Gemmato aveva invece proposto un indirizzo politico volto ad impegnare il Governo ad introdurre nel sistema di calcolo l'indice di deprivazione (che tiene conto dello svantaggio sociale) «al fine di disegnare un prospetto della situazione di fabbisogno delle singole regioni quanto più prossimo alla realtà riducendo al contempo la sperequazione esistente in termini di risorse assegnate. Purtroppo l'atto non è stato accolto dal Governo ed è stato respinto dalla maggioranza alla Camera dei Deputati».
«Prendo atto con rammarico della decisione dell'Aula - conclude Marcello Gemmato - soprattutto perché gli esponenti di Lega e M5S mostrano solo mediaticamente la volontà di voler garantire il diritto costituzionale alla salute ma nei fatti si lasciano sfuggire di mano ottime occasioni per concretizzarlo, proprio come questa. Non mi fermo, ma tanti sono i dubbi che mi assalgono».