Politica
«Sciatteria amministrativa e sperpero di denaro pubblico»
Le opposizioni replicano al sindaco Gemmato
Terlizzi - venerdì 17 giugno 2016
9.54
Il Partito Democratico replica al sindaco e parla di «sciatteria amministrativa». Polemiche ieri da tutto il centrodestra in seguito alla scelta delle opposizioni di abbandonare l'aula in consiglio comunale al momento di discutere un provvedimento urbanistico su Borgo Sovereto. Oggi il Pd spiega le ragioni di quella scelta, ragioni legate a presunte irregolarità nella convocazione della massima assise cittadina e a documenti presentati in maniera incompleta.
«Convocazione illegittima, per stessa ammissione del presidente del consiglio, Pasquale Adamo. Il tutto alla presenza di un segretario generale supplente, di fatto impossibilitato a garantire il rispetto delle norme e del regolamento consiliare».
I consiglieri di opposizioni in aula (Barile, Cagnetta, Chiapparino, De Chirico, Grassi, Malerba, Sigrisi) hanno rimarcato ad inizio seduta una serie di illegittimità ed irritualità nell'inserimento di argomenti aggiuntivi all'ordine del giorno da parte del presidente, con atti inviati ai consiglieri comunali poche ore prima del consiglio, «procedura che - si legge in una nota congiunta - non mette i consiglieri comunali nelle condizioni di studiare e di approfondire gli atti amministrativinelle sedi di partito, sfavorisce la partecipazione dei cittadini, causa sperpero di denaro pubblico».
Il centrosinistra punta il dito anche su alcuni punti all'ordine del giorno ritirarati per l'ennesima volta. «Gemmato e la sua maggioranza pensano ormai soltanto alla prossima campagna elettorale e a rilasciare dichiarazioni e slogan sui social. Richiamati e bacchettati anche dal TAR sui ritardi con cui hanno sottoposto al consiglio la proposta di deliberazione sul riesame della variante urbanistica del borgo di Sovereto, a rischio di nomina di commissario ad acta!
Le opposizioni hanno già espresso 2 anni fa la ferma volontà di preservare il borgo di Sovereto, questione che resta ancora appesa proprio per la sciatteria con cui la questione è stata affrontata da Gemmato e dalla sua maggioranza, sia politicamente che amministrativamente: provvedimenti rattoppati, emendati, privi di parere legale.
La parte più interessante l'hanno svolta le opposizioni, ancora una volta rivolgendo all'amministrazione domande di attualità molto sentite dai cittadini: ospedale, rifiuti disseminati tra le campagne, cassonetti sporchi ed ingombranti, strade sporche, proposte di aumento raccolta plastica e umido nei mesi estivi, GAL, tributi, ARO, SANB e fondi europei Piano Sviluppo Rurale».
«Guidare una città - conclude la nota - non significa essere paladini, essere crociati bensì saper tenere uniti i cittadini, accogliere le giuste proposte, far funzionare al meglio la macchina amministrativa: Gemmato e la sua maggioranza hanno finora fallito».
«Convocazione illegittima, per stessa ammissione del presidente del consiglio, Pasquale Adamo. Il tutto alla presenza di un segretario generale supplente, di fatto impossibilitato a garantire il rispetto delle norme e del regolamento consiliare».
I consiglieri di opposizioni in aula (Barile, Cagnetta, Chiapparino, De Chirico, Grassi, Malerba, Sigrisi) hanno rimarcato ad inizio seduta una serie di illegittimità ed irritualità nell'inserimento di argomenti aggiuntivi all'ordine del giorno da parte del presidente, con atti inviati ai consiglieri comunali poche ore prima del consiglio, «procedura che - si legge in una nota congiunta - non mette i consiglieri comunali nelle condizioni di studiare e di approfondire gli atti amministrativinelle sedi di partito, sfavorisce la partecipazione dei cittadini, causa sperpero di denaro pubblico».
Il centrosinistra punta il dito anche su alcuni punti all'ordine del giorno ritirarati per l'ennesima volta. «Gemmato e la sua maggioranza pensano ormai soltanto alla prossima campagna elettorale e a rilasciare dichiarazioni e slogan sui social. Richiamati e bacchettati anche dal TAR sui ritardi con cui hanno sottoposto al consiglio la proposta di deliberazione sul riesame della variante urbanistica del borgo di Sovereto, a rischio di nomina di commissario ad acta!
Le opposizioni hanno già espresso 2 anni fa la ferma volontà di preservare il borgo di Sovereto, questione che resta ancora appesa proprio per la sciatteria con cui la questione è stata affrontata da Gemmato e dalla sua maggioranza, sia politicamente che amministrativamente: provvedimenti rattoppati, emendati, privi di parere legale.
La parte più interessante l'hanno svolta le opposizioni, ancora una volta rivolgendo all'amministrazione domande di attualità molto sentite dai cittadini: ospedale, rifiuti disseminati tra le campagne, cassonetti sporchi ed ingombranti, strade sporche, proposte di aumento raccolta plastica e umido nei mesi estivi, GAL, tributi, ARO, SANB e fondi europei Piano Sviluppo Rurale».
«Guidare una città - conclude la nota - non significa essere paladini, essere crociati bensì saper tenere uniti i cittadini, accogliere le giuste proposte, far funzionare al meglio la macchina amministrativa: Gemmato e la sua maggioranza hanno finora fallito».