Cronaca
Scommesse abusive, la Guardia di Finanza fa visita a due agenzie di Terlizzi
Denunciati alla Procura tre gestori e un giocatore
Terlizzi - mercoledì 11 novembre 2015
13.38
Scommesse sportive non autorizzate a Terlizzi. Le Fiamme Gialle della Tenenza di Molfetta, anche con l'ausilio dei funzionari dell'Agenzia Autonoma dei Monopoli di Stato, hanno posto sotto sequestro computer, monitor, stampanti, palinsesti, cedole di gioco e contanti rinvenuti all'interno di due centri per scommesse sportive on line che operavano illegalmente per conto di allibratori esteri (austriaci e maltesi). Ai gestori irregolari sono state elevate sanzioni amministrative per decine di migliaia di euro per la violazione delle norme del "Decreto Balduzzi" volto a contrastare quelle forme di dipendenza dal gioco, conosciute con il nome di "Ludopatia". Infatti, sulle cedole di gioco veniva riscontrata l'assenza delle formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincite in denaro. All'esito di tali attività venivano denunciati alla Procura di Trani i tre gestori dei due centri scommesse ed un avventore, ritenuti, a diverso titolo, colpevoli dei reato di partecipazione all'illecita attività di scommesse e raccolta e/o accettazione abusiva del gioco e delle scommesse.
La Guardia di Finanza ha appurato come gli allibratori non avevano aderito alla procedura di regolarizzazione ed emersione disciplinata dalla Legge di Stabilità 2014 che aveva previsto, per gli operatori che offrono scommesse con vincite di denaro in Italia per conto proprio ovvero di terzi anche esteri, un regime transitorio di regolarizzazione in virtù del quale sarebbe stato riconosciuto il diritto di gestire la raccolta.
La Guardia di Finanza ha appurato come gli allibratori non avevano aderito alla procedura di regolarizzazione ed emersione disciplinata dalla Legge di Stabilità 2014 che aveva previsto, per gli operatori che offrono scommesse con vincite di denaro in Italia per conto proprio ovvero di terzi anche esteri, un regime transitorio di regolarizzazione in virtù del quale sarebbe stato riconosciuto il diritto di gestire la raccolta.