
Attualità
Se Terlizzi è la città dei fiori lo deve anche a Pasquale Tricarico / FOTO
Questa mattina intitolata la sala vendite del mercato dei fiori
Terlizzi - martedì 25 ottobre 2016
13.05
«Pasquale Tricarico fu una persona coraggiosa: nel dopoguerra, quando tutti pensavano a coltivare verdure commestibili per sfamare la popolazione, ha avuto l'illuminazione di convertire alcune colture al fiore, non un bene di prima necessità ma che ha portato alla ricchezza di questo territorio». Con queste parole, il sindaco di Terlizzi Ninni Gemmato, nel corso di una cerimonia pubblica, ha intitolato questa mattina la sala vendite del mercato all'ingrosso dei fiori a Pasquale Tricarico uno degli storici precursori della floricoltura a Terlizzi. Nella struttura commerciale di via Italo Balbo, il sindaco ha svelato un bassorilievo in bronzo dedicato alla figura e all'opera di Tricarico. Presenti alla cerimonia lo scultore autore del bronzo, Pietro De Scisciolo, il giornalista Renato Brucoli e, in rappresentanza della famiglia, Rosaria Valentina Tricarico.
Pasquale Tricarico è unanimemente riconosciuto dalla comunità dei florovivaisti locali il pioniere della floricoltura terlizzese, essendo stato, nel lontano 1942, il primo importatore di piantine di ulivo dalla città di Pescia e successivamente, nel 1947, dalla medesima Pescia, delle piantine di garofano con cui allestì il primo vivaio terlizzese. Fu lui ad avere la brillante intuizione e il coraggio imprenditoriale per importare da una città, che, nei primi anni cinquanta, doveva sembrare a tutti la "remota Pescia", piante e tecniche, ovvero i saperi della floricoltura ancora sconosciuti alla popolazione dei coltivatori-ortolani locali".
Al termine della cerimonia è scoppiata la polemica da parte del consigliere comunale Michele Grassi che se la prende con il sindaco per non aver invitato le autorità istituzionali regionale (leggi qui).
Pasquale Tricarico è unanimemente riconosciuto dalla comunità dei florovivaisti locali il pioniere della floricoltura terlizzese, essendo stato, nel lontano 1942, il primo importatore di piantine di ulivo dalla città di Pescia e successivamente, nel 1947, dalla medesima Pescia, delle piantine di garofano con cui allestì il primo vivaio terlizzese. Fu lui ad avere la brillante intuizione e il coraggio imprenditoriale per importare da una città, che, nei primi anni cinquanta, doveva sembrare a tutti la "remota Pescia", piante e tecniche, ovvero i saperi della floricoltura ancora sconosciuti alla popolazione dei coltivatori-ortolani locali".
Al termine della cerimonia è scoppiata la polemica da parte del consigliere comunale Michele Grassi che se la prende con il sindaco per non aver invitato le autorità istituzionali regionale (leggi qui).