Politica
Semafori spenti e luminarie sempre accese: Michele Grassi attacca l'Amministrazione
Ironia e amarezza nell'affondo del consigliere PD
Terlizzi - mercoledì 1 dicembre 2021
Semafori spenti o non funzionanti, quando occorrerebbe fossero sempre accesi, e luminarie attive 24 ore su 24, quando invece servirebbe misurare lo spreco energetico. La denuncia arriva dal consigliere comunale del Partito Democratico, Michele Grassi, che affonda il colpo nei confronti dell'amministrazione terlizzese accusata di miopia e scarsa programmazione.
IL SEMAFORO SPENTO
Il semaforo che da qualche settimana è spento o con lampeggiante arancione acceso è quello posto al pericoloso incrocio tra viale Italia, viale Pacecco, via Diaz e la provinciale 112 che conduce a Molfetta. Un quadrivio pericolosissimo, soprattutto col calare della sera, in cui è necessaria la regolamentazione semaforica per evitare incidenti.
«Un quadrivio - sottolinea il consigliere del PD - che porta a Terlizzi da Molfetta, dall'autostrada e dalla 16 bis, che porta, svoltando a destra, all'Ospedale, al Mat, all'ipermercato Famila, al mercato settimanale e a Ruvo di Puglia, mentre se si svolta a sinistra conduce alla Polizia Municipale, al Polo Liceale, all'Interspar, alla stazione dei Carabinieri, all'Hub vaccinazioni, a Giovinazzo e a Sovereto, e se si va diritto rappresenta l'ingresso al centro dell'abitato, quindi al borgo antico, al mercato dei fiori, a Mariotto e all' ex SS.98.
Ecco - denuncia Grassi - all'incrocio c'è il semaforo che da un mese non funziona, lampeggia soltanto, per fortuna. Era prevista una rotatoria ma non s'ha più da fare. Riusciranno a sistemarlo i nostri eroi?» , conclude ironico l'esponente Democratico.
LE LUMINARIE SEMPRE ACCESE
Un altro affondo arriva da Grassi nei confronti dell'esecutivo cittadino in relazione alle luminarie natalizie. Danno il senso della festa nonostante la pandemia in corso, ravvivano gli animi, aiutano anche i commercianti a far girare gente e quindi l'economia locale. Ma sono accese anche di giorno e per questo il consigliere Dem rimarca: «Le luminarie di Natale, sempre accese 24 ore al giorno. Le hanno collegate alla pubblica illuminazione, tanto paga Pantalone. Riusciranno i nostri eroi a capire che esiste il buon senso? Io a casa mia di giorno le spengo, perché non si vedono o si vedono pochissimo, così risparmio un po'» , è la chiusura ironica.
Una conclusione peraltro condivisibile che mira non a denigrare l'avversario politico, ma semplicemente a focalizzare l'attenzione degli amministratori su piccoli accorgimenti possibili che aiuterebbero l'intera comunità a mantenere in cassa qualche soldino.
IL SEMAFORO SPENTO
Il semaforo che da qualche settimana è spento o con lampeggiante arancione acceso è quello posto al pericoloso incrocio tra viale Italia, viale Pacecco, via Diaz e la provinciale 112 che conduce a Molfetta. Un quadrivio pericolosissimo, soprattutto col calare della sera, in cui è necessaria la regolamentazione semaforica per evitare incidenti.
«Un quadrivio - sottolinea il consigliere del PD - che porta a Terlizzi da Molfetta, dall'autostrada e dalla 16 bis, che porta, svoltando a destra, all'Ospedale, al Mat, all'ipermercato Famila, al mercato settimanale e a Ruvo di Puglia, mentre se si svolta a sinistra conduce alla Polizia Municipale, al Polo Liceale, all'Interspar, alla stazione dei Carabinieri, all'Hub vaccinazioni, a Giovinazzo e a Sovereto, e se si va diritto rappresenta l'ingresso al centro dell'abitato, quindi al borgo antico, al mercato dei fiori, a Mariotto e all' ex SS.98.
Ecco - denuncia Grassi - all'incrocio c'è il semaforo che da un mese non funziona, lampeggia soltanto, per fortuna. Era prevista una rotatoria ma non s'ha più da fare. Riusciranno a sistemarlo i nostri eroi?» , conclude ironico l'esponente Democratico.
LE LUMINARIE SEMPRE ACCESE
Un altro affondo arriva da Grassi nei confronti dell'esecutivo cittadino in relazione alle luminarie natalizie. Danno il senso della festa nonostante la pandemia in corso, ravvivano gli animi, aiutano anche i commercianti a far girare gente e quindi l'economia locale. Ma sono accese anche di giorno e per questo il consigliere Dem rimarca: «Le luminarie di Natale, sempre accese 24 ore al giorno. Le hanno collegate alla pubblica illuminazione, tanto paga Pantalone. Riusciranno i nostri eroi a capire che esiste il buon senso? Io a casa mia di giorno le spengo, perché non si vedono o si vedono pochissimo, così risparmio un po'» , è la chiusura ironica.
Una conclusione peraltro condivisibile che mira non a denigrare l'avversario politico, ma semplicemente a focalizzare l'attenzione degli amministratori su piccoli accorgimenti possibili che aiuterebbero l'intera comunità a mantenere in cassa qualche soldino.